National Galleries of Scotland: scoperto autoritratto di Van Gogh dietro una tela

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A distanza di più di 100 anni, Vincent Van Gogh resta uno dei pittori più amati. Sarà l’utilizzo del colore, sarà la sofferenza e la passione che metteva sulle tele, sarà anche la sua storia un po’ triste: un grandissimo pittore non riconosciuto da vivo, ma solamente dopo la sua morte. Ma oggi parliamo di lui per una meravigliosa scoperta: un autoritratto del famosissimo Van Gogh è stato scoperto, nascosto, sul retro di un altro suo dipinto.

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Tra i 27 anni, età in cui ha iniziato a dipingere, trovando nella pittura un modo per esprimere se stesso e i propri pensieri, e i 37 anni, età in cui si è tolto la vita, Vincent Van Gogh ha dipinto quasi 900 quadri. E pensate quanti altri ne avrebbe disegnati se non ci avesse lasciati così presto, o se avesse iniziato a dipingere ancora da più giovane. E pensate se fosse stato riconosciuto! Certo, la pittura era uno sfogo, ma immaginate se fosse stato davvero apprezzato.

Tuttavia, si sa, gli artisti sono persone tormentate dai propri pensieri, e Van Gogh non era assolutamente un’eccezione. Forse era proprio questo suo essere tormentato, questa sofferenza che lo ha accompagnato sin da subito, quando i suoi genitori gli hanno dato il nome del suo fratello maggiore morto un anno prima, ad aver reso le sue opere quasi parlanti. Perché quando vediamo qualsiasi sua opera, persino quelle che sono dei ritratti, riusciamo a sentire le sue emozioni, il peso del pennello su quella tela.

«Per me Van Gogh è il più grande pittore tra tutti. Di sicuro un grande pittore, il più famoso di tutti i tempi, il più amato, la sua padronanza del colore è magnifica: trasformò il dolore, il peso della sua vita tormentata in un’estatica bellezza. Il dolore è facile da rappresentare, ma usare la collera e il colore per rappresentare l’estasi e la gioia e la grandezza del mondo, nessuno lo aveva mai fatto prima e forse nessuno lo rifarà mai. Ai miei occhi quello strano uomo selvaggio che vagava nei campi della Provenza non è stato solo il più grande artista del mondo ma anche uno dei più grandi uomini che abbia mai vissuto.»

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Van Gogh: scoperto un autoritratto

Gli esperti delle National Galleries of Scotland hanno fatto la scoperta quando la tela della “Testa di Contadina” è stata radiografata prima di una mostra, facendo venire allo scoperto questo nuovo autoritratto, mai visto prima d’oggi, nascosto e coperto da strati di colla e cartone sul retro dell’opera, in quanto, lo sappiamo, poiché il pittore era povero molto spesso riciclava le tele e quindi dipingeva su alcune vecchie opere.

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Fonte: BBC

La restauratrice senior della galleria Lesley Stevenson ha detto di essersi sentita «scioccata» nel trovare l’artista «che ci guardava». Ha detto: «Quando abbiamo visto la radiografia per la prima volta, ovviamente eravamo estremamente eccitati. Questa è una scoperta significativa perché si aggiunge a ciò che già sappiamo sulla vita di Van Gogh». La prof. Frances Fowle, curatrice senior dell’arte francese presso le National Galleries of Scotland, ha descritto la scoperta come «un regalo incredibile per la Scozia».

«Momenti come questo sono incredibilmente rari. Abbiamo scoperto un’opera sconosciuta di Vincent Van Gogh, uno degli artisti più importanti e popolari al mondo».

Prof. Frances Fowle, curatrice senior dell’arte francese presso le National Galleries of Scotland

La “Testa di contadina” è entrata nella collezione della National Gallery of Scotland (NGS) nel 1960, come parte di un dono di un importante avvocato di Edimburgo. Mostra il volto di una donna locale della città di Nuenen, nel sud dei Paesi Bassi, dove l’artista visse dal dicembre 1883 al novembre 1885. Si pensa che Van Gogh abbia poi dipinto l’autoritratto sull’altro lato in un momento chiave della sua carriera, dopo essersi trasferito a Parigi ed essere stato esposto al lavoro degli impressionisti francesi.

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La curatrice senior Frances Fowle con Testa di contadina
Fonte: BBC

Circa 15 anni dopo la sua morte, Testa di contadina fu prestata per una mostra allo Stedelijk Museum di Amsterdam. Si ritiene che questo sia il momento in cui la tela è stata incollata sul cartone prima di essere incorniciata, in quanto si riteneva che il ritratto della contadina fosse più “finito” dell’autoritratto che si trovava sull’altro lato. Il dipinto passò di mano più volte e nel 1923 fu acquisito da Evelyn St Croix Fleming, il cui figlio, Ian, divenne il creatore di James Bond. Solo nel 1951 è arrivato in Scozia, con la collezione di Alexander e Rosalind Maitland, che in seguito lo donò alla NGS.

I visitatori della mostra a Edimburgo potranno vedere per la prima volta l’immagine a raggi X attraverso un lightbox appositamente realizzato. Il ritratto fa vedere un soggetto barbuto con un cappello a tesa con un fazzoletto da collo legato alla gola. Fissa lo spettatore con uno sguardo intenso, il lato destro del viso in ombra e l’orecchio sinistro chiaramente visibile.

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