Ungheria: indagine su una serie Netflix per un bacio fra due personaggi femminili

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In Ungheria il cartone animato disponibile su Netflix Jurassic World Camp Cretaceous è in pericolo: sembra che abbia violato la legge anti-LGBT approvata lo scorso anno, secondo cui sono vietate tutte le rappresentazioni di persone omosessuali o transgender in contenuti destinati ai minori. La legge è stata ampiamente promossa da Viktor Orbán, alleato di Matteo Salvini e Giorgia Meloni che “non sono assolutamente omofobi“. Adesso bisognerà vedere come reagirà l’NMHH, in quanto la legge ungherese è stata condannata dall’Unione Europea.

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A giugno 2021 il Parlamento ungherese ha ufficialmente approvato una legge anti-LGBT che, in poche parole, paragona l’omosessualità alla pedofilia, come se ogni omosessuale fosse un pedofilo. Tuttavia, non ci stupì più di tanto, in quanto lo stesso primo ministro ungherese qualche anno fa disse che «le persone gay “possono fare quello che vogliono, ma il matrimonio non può essere riconosciuto dallo stato“» e ancora «una mele non può chiedere di essere chiamata pera», «la madre è una donna, il padre è un uomo». Vi ricorda qualcosa?

La legge promossa dal partito di estrema destra del primo ministro Viktor Orbán, Fidesz, mira a “tutelare i bambini dalla pedofilia”, perché le destre vogliono sempre “tutelare i bambini”, tranne dall’evidente prova della pedofilia della chiesa cattolica (e sia chiaro, non voglio fare di tutta l’erba un fascio, ma le prove sono più che evidenti). In che modo? Vietando alle associazioni della comunità LGBT di promuovere i programmi educativi e diffondere informazioni sull’omosessualità o sulla possibilità di richiedere un intervento per fare la transizione da uomo a donna o viceversa. Queste sono le stesse persone che dicono che “oggi non si può dire più niente”, ma sono loro stessi artefici della censura.

Questa legge vieta in Ungheria le adozioni da parte di persone gay, single e non sposate. Stabilisce anche che il governo «protegge il diritto dei bambini all’identità di genere in cui sono nati». In più, vieta alle persone e alle scuole di introdurre o parlare di omosessualità, transgenderismo o qualsiasi topic LGBT prima dei 18 anni (quindi anche contenuti LGBT da parte di Ikea, Coca Cola, Netflix, qualsiasi media o social, è, diciamolo la verità: una vera e propria censura). E proprio quest’ultimo punto ha messo nei guai Netflix.

Ungheria: una serie Netflix indagata per contenuti LGBT

La serie Netflix Jurassic World Camp Cretaceous è classificata per bambini di 7 anni e oltre, e il problema per l’Ungheria è che uno dei personaggi principali che confessa il suo amore a un’altra ragazza e la bacia. Per questo motivo sembra che diversi genitori ed esponenti abbiano denunciato il cartone all’NMHH, ovvero l’Autorità nazionale per i media e le comunicazioni, che ha aperto un fascicolo sulla serie e sulla piattaforma e dovrà comprendere come agire in modo legislativo.

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L’Autorità infatti dovrà capire come proseguire in quanto la serie Netflix viola la legge approvata in Ungheria, ma la stessa legge è stata aspramente condannata dalla Corte di giustizia europea. La stessa Ursula von der Leyen al Parlamento Europeo disse che «l’Europa non permetterà mai che parti della nostra società siano stigmatizzate: sia per il motivo per cui amano, per la loro età, la loro etnia, le loro opinioni politiche o le loro convinzioni religiose». «L’uguaglianza e il rispetto della dignità e dei diritti umani sono valori fondamentali dell’Ue, sanciti dall’articolo 2 del trattato dell’Unione europea. La Commissione utilizzerà tutti gli strumenti a sua disposizione per difendere questi valori».

Quest’indagine, tra l’altro, rischia ancora di aggravare le tensioni tra la Commissione europea e il governo ungherese tra le preoccupazioni per i continui attacchi del primo ministro Viktor Orbán alla comunità LGBTQ+ del paese, e speriamo che davvero la Commissione faccia qualcosa di concreto, adesso. Non c’è stato però un commento sul caso specifico da parte del regolatore, in quanto l’indagine è ancora in corso.

L’autorità di regolamentazione dei media ungherese ha affermato di aver ricevuto 84 reclami dall’entrata in vigore della legge nel luglio 2021 e dodici reclami finora nel 2022, ma nessuno di questi ha mostrato alcuna violazione. Netflix era l’obiettivo di una precedente indagine su una serie giapponese che mostrava un uomo incinta. La denuncia è stata però respinta. Il regolatore ha aggiunto che se avesse ritenuto che Netflix avesse violato la sua legge, avrebbe dovuto informare l’autorità dei media olandese, che sovrintende a Netflix perché la sede europea dell’azienda si trova nei Paesi Bassi.

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«Netflix è una società registrata nei Paesi Bassi, che è soggetta alle norme di classificazione olandesi, e secondo la legislazione ungherese, solo i fornitori di servizi di media che offrono servizi di media radiofonici e televisivi sono obbligati a classificare i programmi nella categoria di età, mentre nel caso dei cosiddetti servizi di media on demand (servizi di streaming), i fornitori di servizi di media sono tenuti a classificare i programmi nella categoria di età a partire dal 2010.

Ai sensi della legge CLXXXV del 2010 (legge sui media), devono essere attuate soluzioni tecniche efficaci per garantire che i programmi non raccomandati per i minori di diciotto anni e contenenti pornografia o violenza estrema e gratuita non siano accessibili ai minori, l’NMHH notificherà alla co-autorità olandese la storia d’amore tra persone dello stesso sesso».

Nota dell’NMHH

Vedremo come si evolverà questa storia, ma fa davvero vergognare il fatto che l’Ungheria non si lamenti per contenuti come 365 giorni in cui ci sono scene sessualmente esplicite (made in Poland, tra l’altro, altro paese con un tasso di omofobia estremamente alto), tuttavia un bacio, solo perché in un cartone per bambini e solo perché omosessuale, fa così tanto scalpore. Il 25 settembre, ricordate chi sono gli alleati di Viktor Orbán.

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