Russia: la guerra continua dopo una settimana [3 marzo 2022]

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Esattamente una settimana fa iniziava quest’incubo che ancora non ha fine. Dall’inizio della guerra sono morti almeno 227 civili e 525 sono stati feriti in Ucraina, e le perdite sul fronte dei russi sono ancora superiori. Non sono persone civile, ma sono soldati, e alcuni di questi sono anche dei cadetti, dei poco più che adolescenti che sono stati mandati a morire da un dittatore comodamente seduto e al sicuro. I russi, però, cominciano a svegliarsi, non solo i cittadini che pur di manifestare si fanno arrestare, ma anche quelli sul fronte che chiamano le madri per raccontare la verità: quella che la dittatura di Putin nasconde.

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All’Odessa Bomb Shelter viene celebrato un matrimonio

Per i giorni precedenti:

  1. Russia: è scoppiata la guerra contro l’Ucraina [aggiornamenti del 24 febbraio 2022]
  2. Russia: la guerra contro l’Ucraina [25 febbraio 2022]
  3. Russia: continua la guerra contro l’Ucraina [26 febbraio 2022]
  4. Russia: il quarto giorno di guerra contro l’Ucraina [27 febbraio 2022]
  5. Russia: siamo al quinto giorno di resistenza dell’Ucraina [28 febbraio 2022]
  6. Russia: sesto giorno di bombardamenti contro l’Ucraina [1 marzo 2022]
  7. Russia vs Ucraina: sette giorni dopo, la guerra non ha ancora fine [2 marzo 2022]

Facciamo giusto una brevissima digressione sui giorni precedenti alla guerra. Cos’è successo nei giorni scorsi? Il primo a parlare di terza guerra mondiale per riferirsi al conflitto fra la Russia e l’Ucraina è stato proprio il Presidente Biden, ed è sempre stato lui, insieme agli Stati Uniti, a provare a prevedere quando ci sarà un attacco. Quando, perché per gli americani è stato sicuro sin dal principio che ci sarebbe stato. «La Russia sta cercando un pretesto per invadere l’Ucraina», aveva detto Jake Sullivan. Inizialmente si pensava che sarebbe stato mercoledì 16 febbraio, ma invece è iniziato oggi, giovedì 24 febbraio. Putin l’ha chiamata operazione per proteggere il Donbass. Insomma, ecco il casus belliUna guerra iniziata per proteggere.

Sette giorni fa, poi, Vladimir Putin ha deciso di riconoscere l’indipendenza delle repubbliche separatiste ucraine di Donetsk e Lugansk, firmando al Cremlino, in diretta televisiva, il riconoscimento con i leader delle due repubbliche del Donbass. Ha affermato il presidente russo: «L’Ucraina è serva dei padroni occidentali, se avrà armi di distruzione di massa il mondo cambierà drammaticamente. Kiev deve fermare immediatamente le operazioni militari». Questa decisione è stata presa «dopo una richiesta del capo della Repubblica popolare di Donetsk al ministero della Difesa della Federazione Russa, per garantire l’attuazione delle funzioni a sostegno della pace sul territorio prima della conclusione dell’accordo di amicizia, cooperazione e mutuo soccorso» con Mosca.

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La città di Izyum, nella regione di Kharkiv

Nella giornata di ieri la città di Kharkiv è stata forse quella più colpita. Sono stati bombardati edifici residenziali, scuole, luoghi che prima di questa guerra avevano vita all’interno, piena di gioia e risate. I cittadini continuano a resistere: cantano, non dimostrano di aver paura quando scendono per strada e affrontano i soldati russi che, a loro volta, si arrendono. Bisogna quindi fare una differenza. Non tutti i soldati russi sono cattivi. Non tutti i russi lo sono. Ci sono i pro-Putin e gli anti-Putin. La differenza sta proprio in questo piccolo dettaglio. E lo stesso vale per il popolo bielorusso.

Guerra in Ucraina: una settimana dopo, DIRETTA

Durante la notte di sono state allerte antiaeree a Kiev e a Kiev Oblast, Mykolaiv, Lviv, Zhytomyr, Ivano-Frankivsk, Chernihiv e Chernihiv Oblast, Volyn Oblast, Cherkasy Oblast, Kirovohrad Oblast, Poltava Oblast, Khmelnytskyi Oblast, Zaporizhzhia e Odesa. Il segretario del Consiglio nazionale per la sicurezza e la difesa dell’Ucraina, Oleksiy Danilov: «Se il nemico pensa che l’Ucraina si difenderà solo da sé, si sbaglia. Faremo ciò che riteniamo opportuno». Intanto più di un milione di rifugiati sono scappati dall’Ucraina dall’inizio della guerra.

Un gesto di solidarietà e vicinanza a Parigi: la metro “Europe” è stata rinominata “Europe-Ukraine”. Intanto il Ministero della Trasformazione Digitale ucraino ha lanciato un’app con le notifiche di allerta aerea. L’app è già disponibile sul Play Store e sull’Apple Store. Il ministero estero russo, Sergei Lavrov, ha parlato delle sanzioni: «La Russia era pronta alle sanzioni, ma Mosca non si aspettava che venissero imposte ad atleti, giornalisti, rappresentanti della sfera culturale».

Intanto continuano le allerte aeree: Kiev, puntuale alle 7.30. Il Kyiv Independent fa anche sapere che nel bombardamento di stanotte in un edificio civile nella città di Izyum sono morti sei adulti e due bambini. Un edificio della facoltà militare della Sumy State University nella città nord-orientale dell’Ucraina, Sumy, è stato bombardato questa mattina dalle forze russe, ha riferito il capo dell’amministrazione militare regionale di Sumy, Dmytro Zhyvytsky.

«Il conflitto tra Ucraina e Russia non ha nulla a che fare con il Kazakistan. Non supportiamo nessuna delle parti», ha detto il viceministro della Difesa Sultan Kamaletdinov, del Kazakistan. Intanto anche gli atleti paraolimpici russi e bielorussi sono bannati dalle Paralimpiadi, e non potranno partecipare neanche sotto una bandiera neutrale. Secondo l’intelligence ucraina riferisce che il 4 marzo Putin introdurrà la legge marziale sul territorio della Russia. L’agenzia stampa russa Sputnik è stata presa di mira da un attacco hacker (DDoS).

Un soldato russo catturato dagli ucraini ha confermato di aver ricevuto l’ordine di sparare anche ai civili, nonostante alla stampa il governo russo e Putin stesso abbiano sempre detto che i civili non sarebbero stati coinvolti nel conflitto. Sin da subito, però, i missili sugli edifici residenziali hanno fatto storcere il naso davanti a queste dichiarazioni. Anche la Federazione Internazionale dei Gatti ha bannato i gatti russi dai propri show. A Gerusalemme gli israeliani stanno pregando per gli ucraini. Se solo gli importasse anche della vita dei palestinesi.

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La base petrolifera di Chernigov, in fiamme a causa del bombardamento russo

A Sky News il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, avrebbe detto che la Nato starebbe valutando l’ipotesi di dar vita a una no fly zone sui cieli dell’Ucraina, su richiesta di Kiev. «La guerra non può essere accettata per nessuno scopo, e chiunque scelga questa strada riceve la chiara condanna dell’Ungheria», ha detto il premier ungherese Viktor Orban. «Dobbiamo tornare al più presto al tavolo dei negoziati, motivo per cui ci siamo offerti di avviare colloqui di pace a Budapest. Ma il punto è iniziare. Ora l’intera Europa dovrebbe lavorare per la pace».

Il Canada chiede alla Russia di mettere fine alla campagna di disinformazione: «Chiediamo la cessazione della conduzione e della sponsorizzazione di campagne di disinformazione e sollecitiamo tutte le parti interessate ad adottare misure attive per affrontare la questione in un modo che rispetti i diritti umani, la democrazia e lo stato di diritto». Nel frattempo anche il Giappone apre il confine ai rifugiati ucraini. La Germania, invece, manda altri 2700 missili antiaerei.

«Ti prego, Fratello, di fare appello a Vladimir Putin, affinché termini l’insensata lotta col popolo ucraino, nella quale stanno morendo persone innocenti, e la sofferenza non riguarda solo i militari, ma anche le persone civili, soprattutto donne e bambini», lo ha scritto l’arcivescovo Stanisaw Gdecki, presidente della Conferenza Episcopale Polacca in una lettera a Kirill, Patriarca di Mosca e di tutte le Russie.

Il Comitato per l’applicazione della legge della Verkhovna Rada dell’Ucraina ha appena votato all’unanimità per rafforzare significativamente la responsabilità penale per il saccheggio e ha revocato tutte le restrizioni all’uso di armi da fuoco da parte della popolazione civile in risposta all’aggressione armata della Russia Federazione/di un altro paese, durante la legge marziale. Lamorgese: «L’Italia è abituata a gestire situazioni anche emergenziali, con la rete delle prefetture, il mondo dell’associazionismo, i comuni, faremo fronte a tutte le necessità che si presenteranno».

«In queste ore buie la nostra unità e solidarietà con l’Ucraina e le vittime di questa atroce guerra offre un po’ di luce» e «finora almeno un milione di persone hanno lasciato l’Ucraina» per «scappare dalla bombe di Putin lasciandosi alle spalle le loro case e le loro vite, a volte camminando a lungo nella neve con i loro bambini piccoli per cercare sicurezza nell’Unione europea». Lo ha detto la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, nella conferenza stampa a Bucarest con il presidente della Romania, Klaus Iohannis.

Pier Luigi Lopalco, epidemiologo e docente di igiene all’Università del Salento: «Rischi Covid in Ucraina? Sul piano tecnico ed epidemiologico qualunque instabilità politica, a maggior ragione una guerra, è nemica di qualsiasi piano di prevenzione. Un esempio storico: la poliomielite è stata debellata in tutto il mondo, ma resta endemica in quelle regioni tra Afghanistan e Pakistan in cui non è possibile portare avanti un piano di vaccinazione a causa di crisi e conflitti». Per Lopalco «la guerra è uno dei più grandi ostacoli per la prevenzione necessaria nel contrasto di una pandemia».

L’Unione Europea sta valutando l’espulsione della Bielorussia dal circuito SWIFT. Zelensky: «Siamo sopravvissuti a due guerre mondiali, tre carestie, l’Olocausto, Babyn Yar, la Grande Purga, l’esplosione di Chernobyl, l’occupazione della Crimea e la guerra nell’est del nostro stato. Volevano distruggerci così tante volte, ma non ci sono riusciti. Ne abbiamo passate tante. E se qualcuno pensa che dopo aver superato tutto questo, gli ucraini, tutti noi, saremo spaventati, distrutti o arresi, non sa nulla di noi. Non sa nulla dell’Ucraina».

Lorenzo Guerini, ministro della Difesa, a La Repubblica: «Oggi credo che il tema fondamentale, l’obiettivo, sia provare a trovare il modo di imporre una tregua. Il nostro primo obiettivo, il primo obiettivo della comunità internazionale deve essere quello di consentire di bloccare le sofferenze del popolo ucraino». Le agenzie Tass e Interfax confermano che i colloqui tra i rappresentanti di Russia e Ucraina si svolgeranno oggi.

Donne in Bielorussia contro la guerra

La Russia ha accettato una tregua per fare evacuare tutti i civili dall’Ucraina. Il presidente Zelensky ha detto in un video che la Russia risarcirà il suo paese per tutti i danni subito durante la guerra. Intanto Binance, celebre piattaforma per lo scambio di cryptovalute, ha annunciato che ha limitato l’accesso alle aziende russe. Biden ha chiesto al Congresso di approvare aiuti per 10 miliardi di dollari per l’Ucraina. I soldi sarebbero spesi per combattere l’emergente crisi umanitaria nel paese e per la difesa dell’Ucraina nel mezzo della guerra in corso con la Russia, riporta il Washington Post.

«Siamo pronti a creare corridoi umanitari ovunque, in qualsiasi momento», ha detto il ministro della Difesa russo, secondo quanto riporta l’Interfax. Ursula von der Leyen, invece: «Ci stiamo preparando in caso di ritorsioni In particolare stiamo lavorando per diversificare le fonti di energia. Stiamo aumentando le nostre forniture di gas naturale liquefatto per assicurarci di averne abbastanza durante questa stagione; stiamo raddoppiando le energie rinnovabili, che sono la soluzione più intelligente e più pulita per creare l’indipendenza dalle fonti energetiche russe. Dobbiamo essere indipendenti dal gas, dal petrolio e dal carbone russo».

L’Ucraina ha confermato che oggi si terranno i colloqui di pace. Lo ha confermato un membro della delegazione ucraina, il legislatore David Arakhamia. Intanto le forze russe hanno colpito altri edifici residenziali nel centro di Chernihiv. Secondo le Forze di difesa del territorio del Nord, non ci sono infrastrutture militari nella zona vicina, solo diverse scuole, asili nido e un ospedale.

Anche il primo ministro della Georgia ha firmato la richiesta di adesione all’Unione Europea. Intanto in Bielorussia la situazione è questa: code immense poiché, a causa dell’attacco hacker di oggi, è impossibile acquistare biglietti ferroviari online:

Le forze armate ucraine e le guardie di frontiera hanno riconquistato il confine di stato dell’Ucraina nell’oblast di Sumy, secondo il segretario del Consiglio di sicurezza e difesa nazionale Oleksiy Danilov. Lo fa sapere il Kyiv Independent. Sono ufficialmente iniziati i negoziati russo-ucraini, come riferito dal ministro degli Esteri bielorusso a RIA Nostovi. Putin ha parlato, intanto, con Macron, presidente francese, e gli ha detto che continuerà con le operazioni militari. Macron ha riferito che gli ha detto che «andrà fino in fondo».

Il Consigliere del Capo dell’Ufficio del Presidente Mykhailo Podolyak partecipa al secondo round di negoziati come parte della delegazione ucraina. Su Twitter ha scritto che i punti chiave dell’ordine del giorno sono il cessate il fuoco immediato, l’armistizio e i corridoi umanitari per l’evacuazione dei civili da città e villaggi distrutti o costantemente bombardati.

Liliana Segre, durante l’evento “Mai più genocidi, il comandamento morale di Giusti” promosso dall’associazione Gariwo a Milano in occasione della Giornata dei Giusti: «In giornate come queste ultime tv e giornali ci riportano a qualcosa che non avremmo mai neanche immaginato lontanamente in Europa, non avremmo immaginato di sentire così vicino a noi il rombo dei cannoni, case distrutte, le persone che piangono e muoiono. Io ho pensato ai quattro cavalieri dell’apocalisse, perché cosa ci manca ancora? La pandemia l’abbiamo avuta, la guerra, l’odio, la morte, la fame».

Intanto arriva una novità condivisa da Ukraine Now su Telegram: se una madre di un soldato russo catturato in Ucraina vuole suo figlio indietro, dovrà andare in Ucraina, a Kiev, a prenderlo. Bisogna utilizzare le hotline del Ministero della Difesa Ucraina (+380894201860 +380894201861 +380894201862), chiedere del proprio figlio e, se dovesse essere lì, andare a prenderlo. Si può anche inviare una mail a questo indirizzo Vernis_iz_ukraine@gmail.com o utilizzare il canale Telegram.

Biden ha imposto altre sanzioni a degli oligarchi russi e alle loro famiglie, fa sapere Bloomberg. È vietato viaggiare negli Stati Uniti e saranno adottate delle misure per bloccare il trasferimento di attività. NBC News riferisce anche che negli USA si discute sulle sanzioni contro il settore energetico russo che interesseranno la produzione e gli investimenti.

Zelensky si rivolge direttamente a Putin: «Se non vuoi andartene ora – siediti con me al tavolo delle trattative, sono libero. Ma non di 30 metri, come con Macron, Scholz – sono un vicino! Non mordo. Io sono un uomo normale, siediti con me, parlami, di cosa hai paura?». Intanto Sergej Naryškin: «L’Occidente non sta solo cercando di circondare la Russia, ma stanno provando a distruggere il nostro stato. Lo status neutrale dell’Ucraina è fondamentale per la Russia, è una barriera necessaria per respingere gli attacchi dall’Occidente».

È stato raggiunto un accordo UE: per la prima volta verrà applicata la direttiva per la protezione temporanea in caso di afflusso massiccio di sfollati, con l’obiettivo di garantire ai profughi ucraini di restare nell’Unione Europea per un anno. Putin invece ha tenuto un incontro con i membri del Consiglio di Sicurezza della Federazione Russa, dove ha detto che «russi e ucraini sono un unico popolo» e che «l’operazione speciale in Ucraina procede secondo i piani, nel rigoroso rispetto dei tempi». Ha anche detto che «agli ucraini è stato fatto il lavaggio del cervello».

«I nostri militari forniscono corridoi sicuri per i civili, ma i neonazisti ucraini lo impediscono e stanno trattando i civili come scudi umani». Chissà che corridoi intende, fra un missile e un altro. Il secondo giorno di trattative, comunque, si è concluso: «Sfortunatamente, i risultati di cui l’Ucraina ha bisogno non sono ancora pronti. C’è solo una soluzione per l’organizzazione dei corridoi umanitari», ha detto il consigliere del Capo dell’Ufficio del Presidente Zelensky, tuttavia sia Mosca che Kiev sono d’accordo sul continuare con i negoziati. La terza seduta dovrebbe tenersi il prima possibile.

Intanto, Matteo Salvini propone che anche l’Italia, o tramite Berlusconi o tramite Draghi, parli con il Presidente Putin: «Macron parla con Putin e fa bene a farlo, a me piacerebbe che anche l’Italia fosse protagonista di questo dialogo. Berlusconi per la sua storia sicuramente potrebbe essere un interlocutore, ma io penso al presidente del Consiglio. Chi più di Draghi ha l’autorevolezza internazionale per chiedere il cessate il fuoco? Mi piacerebbe che fosse in prima linea, magari lo è, ma noi non lo sappiamo».

«Il nuovo missile balistico intercontinentale ‘Sarmat’ garantirà la sicurezza della Russia per i decenni a venire: quest’anno entrerà a far parte delle forze nucleari strategiche della Russia», ha detto il capo dell’agenzia spaziale russa Roscosmos, Dmitry Rogozin, durante un talk show a Mosca. In Germania invece si boicottano anche i fornitori russi: su un annuncio in un negozio leggiamo, con uno sconto del 50%, che «queste merci russe sono vendute e non saranno più ordinate. Interrompiamo la comunicazione con questo fornitore russo».

Intanto i bombardamenti a Sumy Oblast hanno lasciato senza alcuni servizi i civili: «Okhtyrka è senza acqua, riscaldamento ed elettricità. Sumy è rimasta almeno in parte senza elettricità. Il governatore dell’Oblast di Sumy, Dmytro Zhyvytskyi, ha affermato che è in programma un’evacuazione della regione», ha scritto il Kyiv Independent. Il Ministero dell’Interno ucraino ha annunciato che le truppe russe sono entrate a Zaporizhzhia, dove si trova anche la più grande centrale nucleare del Paese.

Alle 22 circa, sono state riattivate le sirene di emergenza in quasi tutte le regioni dell’Ucraina. Il sindaco di Energodar riferisce che un convoglio di equipaggiamento militare russo è partito in direzione della centrale nucleare di Zaporozhye. In città si sentono fortissimi colpi. Scholz ha detto che un intervento della Nato «sarebbe una drammatica escalation in questa difficile situazione, e comporterebbe gravi pericoli. Per questo non sarebbe una politica responsabile».

Il capo della Cecenia Ramzan Kadyrov si è offerto come negoziatore con Zelensky, e ha detto che «in mezz’ora con lui risolverà tutto». In più, si è rivolto anche a Putin dicendo che di dare ordini ai combattenti ceceni in Ucraina e di «chiudere un occhio» per concludere tutto «in un giorno o due». A Kiev, intanto, c’è stata un’altra esplosione. Il capo della diplomazia di Mosca ha paragonato, invece «Washington» che «domina l’Europa» a «Napoleone o Hitler ai loro tempi». Poi ha sottolineato con con Kiev «una soluzione si troverà». Il Canada ha chiesto, tramite il primo ministro Justin Trudeau, di escludere la Russia dall’Interpol.

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