Russia: sesto giorno di bombardamenti contro l’Ucraina [1 marzo 2022]

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Inizia marzo, il mese della primavera, ma la bella stagione in Ucraina ancora non arriva. Ieri si sono tenute le negoziazioni fra Russia e Ucraina, ma non si è riusciti ancora, come era prevedibile, un accordo. Intanto il territorio ucraino veniva bombardato, altre persone, altri civili come altri militari sono morti e siamo entrati anche nell’ottica dei militari russi che sono stati catapultati in questa guerra. Perché anche loro sono, in modo diverso, delle vittime di un dittatore pazzo che pensa solo ai propri interessi e che ha mandato il suo popolo a morire.

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Mappa attuale delle operazioni militari in Ucraina da parte dell’American Institute of War Studies

Per i giorni precedenti:

  1. Russia: è scoppiata la guerra contro l’Ucraina [aggiornamenti del 24 febbraio 2022]
  2. Russia: la guerra contro l’Ucraina [25 febbraio 2022]
  3. Russia: continua la guerra contro l’Ucraina [26 febbraio 2022]
  4. Russia: il quarto giorno di guerra contro l’Ucraina [27 febbraio 2022]
  5. Russia: siamo al quinto giorno di resistenza dell’Ucraina [28 febbraio 2022]

Facciamo giusto una brevissima digressione sui giorni precedenti alla guerra. Cos’è successo nei giorni scorsi? Il primo a parlare di terza guerra mondiale per riferirsi al conflitto fra la Russia e l’Ucraina è stato proprio il Presidente Biden, ed è sempre stato lui, insieme agli Stati Uniti, a provare a prevedere quando ci sarà un attacco. Quando, perché per gli americani è stato sicuro sin dal principio che ci sarebbe stato. «La Russia sta cercando un pretesto per invadere l’Ucraina», aveva detto Jake Sullivan. Inizialmente si pensava che sarebbe stato mercoledì 16 febbraio, ma invece è iniziato oggi, giovedì 24 febbraio. Putin l’ha chiamata operazione per proteggere il Donbass. Insomma, ecco il casus belli. Una guerra iniziata per proteggere.

Cinque giorni fa, poi, Vladimir Putin ha deciso di riconoscere l’indipendenza delle repubbliche separatiste ucraine di Donetsk e Lugansk, firmando al Cremlino, in diretta televisiva, il riconoscimento con i leader delle due repubbliche del Donbass. Ha affermato il presidente russo: «L’Ucraina è serva dei padroni occidentali, se avrà armi di distruzione di massa il mondo cambierà drammaticamente. Kiev deve fermare immediatamente le operazioni militari». Questa decisione è stata presa «dopo una richiesta del capo della Repubblica popolare di Donetsk al ministero della Difesa della Federazione Russa, per garantire l’attuazione delle funzioni a sostegno della pace sul territorio prima della conclusione dell’accordo di amicizia, cooperazione e mutuo soccorso» con Mosca.

Nella giornata di ieri quello che mi è rimasto più impresso è l’ultima conversazione di un soldato russo con sua madre. Un ragazzo che, purtroppo, come tanti altri russi e ucraini, è morto a causa di Vladimir Putin. Il ragazzo si trovava in Crimea ma, all’improvviso, è stato spostato in Ucraina e ha raccontato della brutta situazione, della disperazione, di come stavano bombardando persino le residenze civili. Altro dato importante: Zelensky ha ufficialmente firmato i fogli per far entrare il Paese nell’Unione Europea e ha già ottenuto il sostegno di molti paesi.

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Un rifugio a Kiev

Sesto giorno di bombardamenti in Ucraina: DIRETTA

Bombe, tante bombe. Così comincia il marzo in Ucraina, in particolare nelle zone vicino all’aeroporto di Kherson. Su NEXTA Live leggiamo che «la Russia sta sprecando il suo potenziale offensivo, ma sta ancora effettuando attacchi aerei, anche utilizzando lo spazio aereo della Bielorussia. Secondo i servizi segreti ucraini, prevede di arruolare le unità militari più addestrate dei bielorussi». Nel frattempo si registra un grande convoglio di MLRS russi con altro materiale:

Verso l’1.05 di notte i media ucraini hanno riferito che i russi hanno cominciato ad attaccare Kherson, e le autorità ucraine hanno subito confermato queste informazioni. Kuleba, Ministro degli Esteri ucraino, ha avuto una chiamata con il Segretario di Stato americano Blinken. Su Twitter racconta: «Nella nostra chiamata, il Segretario Blinken ha affermato che gli Stati Uniti supportano un’Ucraina libera. Ho sottolineato che l’Ucraina desidera la pace, ma finché saremo sotto l’attacco della Russia abbiamo bisogno di più sanzioni e armi. Il segretario mi ha assicurato su entrambi. Abbiamo coordinato ulteriori passi».

La Disney ha preso la decisione di non trasmettere più i suoi film all’interno del territorio russo, mentre Netflix ha rifiutato di trasmettere 20 canali televisivi federali russi. Taiwan ha inviato 27 tonnellate di medicine in Ucraina e secondo Reuters che fa riferimento al Ministero degli Affari Esteri di Taiwan, una spedizione di forniture mediche è stata portata a Francoforte, dove poi è stata consegnata agli ucraini. L’Australia ha invece promesso all’Ucraina 75 milioni di dollari, 50 per la difesa e 25 per l’assistenza umanitaria.

Le sirene anti attacchi aerei continuano a suonare a Bila Tserkva e a Kiev, per cui i cittadini si recano nei rifugi più vicini. In Russia invece Putin nasconde le morti russe, per cui le famiglie dei morti e dei prigionieri, non sanno che fine ha fatto il proprio figlio, fratello, amato. Ci pensa comunque l’esercito ucraino a chiamare i genitori dei prigionieri russi. Anche Mastercard ha bloccato l’accesso alla rete di pagamento ad alcuni istituti finanziari in seguito alle sanzioni verso la Federazione russa.

È stata ufficialmente avviate la procedura per l’esame sulla domanda sull’adesione all’Unione Europea dell’Ucraina. Ci teniamo comunque a sottolineare che l’Ucraina ha avuto rapporti non da poco con nazisti e fascisti in tempi recenti, per cui l’entrata nell’Unione dovrebbe significare rispettare tutti i valori. Non abbiamo bisogno di un’altra Polonia o Ungheria. Intanto già mezzo milione di ucraini si è rifugiato nell’Unione Europea, e anche la Corea del Sud ha evacuato i suoi cittadini dall’Ucraina, lo fa sapere il Ministero degli Affari Esteri della Repubblica di Corea.

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Bambini che dormono in un seminterrato di Kharkiv

Secondo la CNN, la Casa Bianca ritiene che la prossima fase della guerra russa sarà un blocco di Kiev con l’obiettivo di rompere la resistenza degli ucraini. Il senatore repubblicano Lindsay Graham ha anche chiesto a Washington di imporre sanzioni sul settore energetico della Russia. Anche la Bielorussia dovrà affrontare delle conseguenze se Lukashenko continuerà a sostenere l’amico dittatore Putin. «Il regime continua a reprimere brutalmente le aspirazioni democratiche del popolo bielorusso. Come ho già detto, diventa sempre più subordinato alla Russia, dimostrando ancora una volta la disponibilità di Lukashenko ad agire contro gli interessi del suo popolo, a servire Mosca e rimanere al potere», ha detto Ned Price, segretario stampa del Dipartimento di Stato USA.

«Sulle entrate di Kherson l’esercito della Federazione Russa ha posto dei blocchi stradali. È difficile dire come la situazione si svilupperà ulteriormente», ha fatto sapere il sindaco di Kherson Igor Kolyheyev. Almeno 70 soldati ucraini sono stati uccisi ad Akhtyrke, ha fatto sapere il capo dell’amministrazione regionale Dmitry Zivitsky. Una fanteria russa è entrata a Kherson, e sta avanzando nell’entroterra. Lo fanno sapere i media ucraini. Intanto a Kharkiv, questa è la situazione questa mattina:

Secondo i media ucraini, la Russia avrebbe anche sganciato una bomba a vuoto, che è vietata dalla Convenzione di Ginevra. «Gli occupanti russi non nascondono che hanno iniziato l’agonia», ha detto il Ministro della Difesa Reznikov. Tuttavia a Kharkiv continuano i bombardamenti: un missile è stato lanciato contro il palazzo del governo, e alcuni starebbero cadendo proprio vicino ai rifugi dove si trovano i civili. Secondo il Ministero delle Emergenza, sei persone (tra cui un bambino) sono stati feriti.

Le sirene anti attacchi aerei suonano nel frattempo a Vinnytsia, a Rivne, a Volyn, Ternopil, Uman, Cherkasy e a Rivne Oblasts, e continuano a Kiev. La giornalista Alyona Panina sul canale 24 ha comunicato che Kherson «è effettivamente circondata, ci sono molti soldati russi e attrezzature militari su tutti i lati, hanno istituito posti di blocco alle uscite». Vicino Kiev è stato colpito l’ospedale per la maternità: lo ha fatto sapere su Facebook Vitaliy Girin, CEO dell’ospedale che si trova in un villaggio di Buzova sull’autostrada Zhytomyr. Tutte le persone erano state evacuate.

La Finlandia inizierà presto un dibattito parlamentare sull’adesione alla NATO. L’alleanza disse che la Finlandia poteva essere adottata entro 24 ore dall’approvazione parlamentare. Zelensky ha comunicato che «non c’è ancora alcun risultato. La Russia ha dichiarato la sua posizione, e abbiamo argomentato per fermare la guerra. Abbiamo ricevuto dei segnali. Quando la delegazione tornerà a Kiev, analizzeremo quello che ci è stato detto e decideremo come procedere al secondo round di negoziati», che, ricordiamo, si terrà al confine fra la Bielorussia e la Polonia.

«Sia Vladimir Putin sia i comandanti militari di Mosca saranno chiamati a rispondere di qualsiasi violazione delle leggi di guerra», ha detto il vicepremier e ministro della Giustizia britannico, Dominic Raab su Sky News UK. Ha anche detto che il governo britannico e gli alleati NATO si impregneranno «a lungo andare Putin fallisca. Affamare la macchina da guerra russa con le sanzioni sta intanto dando gli effetti che volevano». A mezzogiorno il presidente ucraino interverrà, ovviamente in collegamento, alla plenaria straordinaria del Parlamento europeo.

«Per evitare che la situazione peggiori, ho suggerito al presidente Putin di rimanere in contatto nei prossimi giorni. Continueremo le nostre discussioni», ha detto Macron su Twitter, che ieri ha avuto una lunga chiamata con il presidente russo. Lukashenko nel frattempo ha detto che la Russia ha iniziato le operazioni in Ucraina in quanto non aveva altra scelta, ma Minsk è pronta a negoziare con chiunque per la pace. Ha anche detto che la Bielorussia non prenderà parte alle operazioni di combattimento.

Intanto il sindaco di Mariupol: «Da cinque giorni i quartieri residenziali vengono bombardati con artiglieria, razzi e forze aeree. Abbiamo infrastrutture civili danneggiate: scuole, case. Ci sono molti feriti. Ci sono donne e bambini uccisi». Il leader dei separatisti di Donetsk, Pushilin, potrebbe avere il compito di conquistare Mariupol oggi. Cominciano però a esserci dei segnali dai militari russi, che si arrendono in massa in quanto sembra che nessuno voglia morire per Putin.

Continuano i bombardamenti a Kherson, mentre a Kupiansk, venduta dal proprio sindaco ai russi, il popolo non si arrende e cantano in coro l’inno ucraino. La Corea del Sud ha annunciato delle sanzioni contro la Russia, tra cui la sospensione della cooperazione con Sberbank, WEB e VTB. «Mentre condanniamo la posizione di Putin, dobbiamo ricordarci che questo non è uno contro contro la nazione e i suoi cittadini – molti dei quali non approvano le azioni del loro Governo. Dall’inizio dell’invasione, sono circa 6.000 le persone arrestate per aver manifestato contro l’invasione dell’Ucraina – 2.700 solo nella giornata di domenica. Ammiro il coraggio di chi vi prende parte. Il Cremlino dovrebbe ascoltare queste voci e abbandonare i suoi piani di guerra», ha detto Mario Draghi.

«L’invasione dell’Ucraina da parte della Russia segna una svolta decisiva nella storia europea. Negli ultimi decenni, molti si erano illusi che la guerra non avrebbe più trovato spazio in Europa. Che gli orrori che avevano caratterizzato il Novecento fossero mostruosità irripetibili. Che le istituzioni multilaterali create dopo la Seconda Guerra Mondiale fossero destinate a proteggerci per sempre. In altre parole, che potessimo dare per scontate le conquiste di pace, sicurezza, benessere che le generazioni che ci hanno preceduto avevano ottenuto con enormi sacrifici.

L’aggressione – premeditata e immotivata – della Russia verso un Paese vicino ci riporta indietro di oltre ottant’anni, all’annessione dell’Austria, all’occupazione della Cecoslovacchia e all’invasione della Polonia. Non si tratta soltanto di un attacco a un Paese libero e sovrano, ma di un attacco ai nostri valori di libertà e democrazia e all’ordine internazionale che abbiamo costruito insieme. Come aveva osservato lo storico Robert Kagan, la giungla della storia è tornata. Ora tocca a noi tutti decidere come reagire. L’Italia non intende voltarsi dall’altra parte.

Un altro segnale preoccupante proviene dalla vicina Bielorussia, i cui cittadini domenica hanno votato a favore di alcune rilevanti modifiche della Costituzione ed eliminato lo status di Paese ‘denuclearizzato’. Questo potrebbe implicare la volontà di dispiegare sul proprio suolo armi nucleari provenienti da altri Paesi.

In Ucraina sono presenti circa 2.300 nostri connazionali, di cui oltre 1.600 residenti. Dal 12 febbraio la Farnesina ha raccomandato agli italiani presenti nel Paese di lasciare l’Ucraina con i mezzi commerciali disponibili. A partire dal 24 febbraio, in seguito agli attacchi da parte russa, l’avviso è stato modificato. Ai connazionali ancora presenti nella capitale ucraina e dintorni abbiamo raccomandato di utilizzare i mezzi tuttora disponibili, inclusi i treni, per lasciare la città, negli orari in cui non c’è il coprifuoco. In queste ore non vige il coprifuoco, ma la situazione potrebbe cambiare in conseguenza dell’andamento delle operazioni militari. Raccomandiamo la massima cautela.

L’Italia ha risposto all’appello del Presidente Zelensky che aveva chiesto equipaggiamenti, armamenti e veicoli militari per proteggersi dall’aggressione russa. È necessario che il Governo democraticamente eletto sia in grado di resistere all’invasione e difendere l’indipendenza del Paese. A un popolo che si difende da un attacco militare e chiede aiuto alle nostre democrazie, non è possibile rispondere soltanto con incoraggiamenti e atti di deterrenza. Questa è la posizione italiana, dell’Unione Europea, dei nostri alleati.

L’Italia è pronta a ulteriori misure restrittive, ove fossero necessarie. In particolare, ho proposto di prendere ulteriori misure mirate contro gli oligarchi. L’ipotesi è quella di creare un registro internazionale pubblico di quelli con un patrimonio superiore ai 10 milioni di euro. Ho poi proposto di intensificare ulteriormente la pressione sulla Banca centrale russa e di chiedere alla Banca dei Regolamenti Internazionali, che ha sede in Svizzera, di partecipare alle sanzioni».

Mario Draghi

Il premier Draghi conclude dicendo che dal 31 marzo non ci sarà più lo stato di emergenza per il Covid-19, tuttavia l’Italia «è pronta a fare di più, sia attraverso le principali organizzazioni umanitarie attive sul luogo, sia con donazioni materiali. Nel Consiglio dei ministri di ieri abbiamo stanziato 10 milioni di euro, a carico del Fondo per le emergenze nazionali, per assicurare soccorso e assistenza alla popolazione ucraina. Per farlo è stato dichiarato uno stato di emergenza umanitaria, che durerà fino al 31 dicembre e che ha esclusivamente lo scopo di assicurare il massimo aiuto dell’Italia all’Ucraina».

L’AFP riporta che il governatore della regione ucraina di Donetsk, Pavlo Kyrylenko, ha dichiarato che l’importante città portuale di Mariupol, nel sud-est dell’Ucraina, è senza elettricità dopo gli attacchi delle truppe russe: «Mariupol e Volnovakha sono nostre! Le due città sono sotto pressione dal nemico, ma stanno resistendo. A Mariupol, le linee elettriche sono state interrotte e la città è senza corrente». Il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, invece: «Oggi i pericoli rappresentati dal regime di Zelensky per i Paesi vicini all’Ucraina sono significativamente aumentati».

Il Kyiv Independent ha fatto sapere che delle truppe bielorusse sono entrate in Ucraina. «Secondo il parlamento, le truppe bielorusse sono entrate nell’oblast di Chernihiv in Ucraina per assistere la Russia nella sua guerra contro l’Ucraina». Intanto l’esercito russo ha perso 5.710 soldati, circa 198 carri armati e 29 elicotteri, 7 sistemi di difesa aerea in cinque giorni. Lo ha detto il Generale Maggiore delle Forze Armate dell’Ucraina. 200 soldati russi sono stati anche fatti prigionieri.

Wizz Air nel frattempo ha sospeso i voli per l’Ucraina fino a domenica 27 marzo. VISA Foundation: «L’azienda condanna l’invasione russa dell’Ucraina e sostiene il popolo ucraino. Visa Foundation fornirà 2 milioni di dollari all’UNICEF per l’assistenza umanitaria agli ucraini. Potremmo anche raddoppiare la quantità di tutte le donazioni del personale (fino a $ 1 milione) per l’UNICEF e la Croce Rossa per fornire assistenza all’Ucraina». Le persone a Kupiansk, città occupata, si lanciano contro le macchine dei russi a mani nude per fermarle:

Stoltenber, in conferenza stampa con il presidente polacco Andrzej Duda, ha detto che «la Russia deve cessare le ostilità, ritirare le sue truppe dall’Ucraina e impegnarsi con buona volontà nei negoziati». Continua dicendo che in queste ore «per la prima volta stiamo dispiegando le forze di risposta della Nato e truppe francesi sono in arrivo in Romania. Noi proteggeremo e difenderemo qualsiasi territorio della Nato. Noi siamo un ‘Alleanza difensiva. Non cerchiamo il conflitto con la Russia, che deve immediatamente fermare la guerra e tornare alla diplomazia». «La guerra di Putin ha effetti su tutti e gli Alleati della Nato sono uniti».

Il consigliere del ministro degli Interni ucraino, Anton Gerashchenko, invece, si è rivolto verso i militari: «Cari difensori di Kiev, Charkiv e le nostre altre città! I nostri eroi! Vi esorto ad essere cortesi e attenti a più di 2.000 giornalisti stranieri venuti da tutto il mondo per difendere l’Ucraina. Cercate di trattarli educatamente e aiutarli a raggiungere le posizioni di ripresa». Ha poi sottolineato che «i media stranieri e ucraini sono nostri alleati nella lotta contro il fascismo di Putin».

Zelensky: «Lanciare un razzo nella piazza centrale di Kharkiv è stata una vera e propria azione terroristica. Dopo questo, la Russia è diventata uno stato terrorista. Nessuno perdonerà. Nessuno dimenticherà». Il Presidente Zelensky ha anche nominato il Maggiore Generale Mykola Zhyrnov a capo della difesa di Kiev.
Il Sindaco Klitschko si occuperà delle questioni dei civili. Secondo il Cremlino è «troppo presto per dare una valutazione» dei negoziati.

«I bombardamenti contro civili a Kharkiv violano le leggi di guerra. L’Ue è al vostro fianco in questi drammatici momenti», ha detto l’Alto Rappresentante Ue per la Politica Estera Josep Borrel in un colloquio telefonico con il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba. Zelensky ha ritirato gli ambasciatori dal Kirghizistan e dalla Georgia per consultazioni. Ha aggiunto che il Kirghizistan ha sostenuto l’aggressione russa e che le autorità georgiane stavano impedendo ai volontari di aiutare l’Ucraina.

Le prossime negoziazioni fra Russia e Ucraina potrebbero essere domani, 2 marzo. La domanda di adesione dell’Ucraina all’Unione Europea nell’ambito della procedura accelerata è stata accettata, registrata ed è al momento all’esame. Il ministro degli esteri russo, intanto, ha detto che «il regime di Kiev vuole l’atomica. Non possiamo non rispondere a questo pericolo reale».

Zelensky al Parlamento Europeo: «Sapevamo che ci sarebbe stato un prezzo da pagare ma la tragedia che stiamo vivendo è immane. Siamo sotto i bombardamenti, sotto l’attacco dei missili, è stata una mattinata tragica
questa. Stiamo dando la nostra vita per la libert
à. Putin parla di operazioni contro le infrastrutture militari, ma si trattata di bambini, ieri ne ha uccisi 16 con i suoi missili». «Vorrei sentire da parte vostra che la scelta dell’Ucraina verso l’Europa venga incoraggiata. Vogliamo essere membri a pari diritti dell’Ue. Stiamo dimostrando a tutti che questo è quello che siamo», ha concluso. Ci sono almeno 10 persone morte nel bombardamento a Kharkiv.

Michel, presidente del Consiglio europeo: «Il messaggio del mondo è uno: Russia poni fine alla guerra, torniamo al tavolo negoziale, parliamo». Sull’adesione dell’Ucraina all’Ue, «dovremo essere all’altezza del momento: l’allargamento é un tema difficile, ci sono opinioni diverse». Fabio Prevedello, dell’Associazione Culturale Europea Italia-Ucraina, ha detto all’ANSA che «sono attesi in Italia circa 800-900 mila profughi ucraini. È una stima che si basa sul fatto che gli ucraini in Italia sono circa 250mila, che molti parenti cercheranno di congiungersi a loro e che ogni famiglia ucraina ha in media 2-3 figli».

Il primo ministro russo, Mikhail Mishustin, ha affermato: «Alla fine questa pressione delle sanzioni diminuirà, e coloro (gli investitori stranieri) che non avranno fermato i loro progetti nel Paese saranno i vincitori. Come insegna l’esperienza, è facile abbandonare un mercato, ma è molto più difficile tornare dove i concorrenti hanno acquisito una solida presenza». Il Ministero degli Affari Esteri della Federazione Russa intende perseguire Google e Meta per «incitamento alla guerra». Anche Youtube e TikTok hanno imposto delle restrizioni europee sull’accesso ai canali di Russia Today e Sputnik.

Alcuni gruppi e artisti stranieri hanno annullato i propri concerti in Russia. Fra questi: Iggy Pop, Brainstorm, Green Day, The Neighborhood, Tommy Genesis, Franz Ferdinand, Apashe, Foals, The Killers, Imagine Dragons. Zelensky ha chiesto la Russia venga riconosciuta come Stato terrorista.

Von der Leyen, presidente della Commissione europea, al Parlamento europeo: «Uomini, donne e bambini stanno morendo, ancora una volta, perché un leader straniero, il presidente Putin, ha deciso che il loro Paese, l’Ucraina, non ha diritto di esistere. Questo non lo possiamo accettare. Né ora né mai». Parla anche dei russi che protestano e che vengono arrestati per questo: «C’è un’altra Russia oltre ai carri armati di Putin. A quest’altra Russia tendiamo una mano di amicizia e sicuramente avrà il nostro appoggio».

Anonymoys intanto ha rivendicato su Twitter la pubblicazione dei «database del ministero dello Sviluppo economico russo». I parlamentari europei hanno lasciato l’aula prima del discorso di Lavrov. NEXTA Live fa sapere che «è stato riferito che i russi stanno preparando una massiccia campagna di disinformazione per sopprimere il morale degli ucraini. Il loro obiettivo principale è convincere la gente che il governo ha capitolato e dovrebbe arrendersi». La notizia è seguita da una sirena di allarme a Kiev e anche a Lviv.

Una bomba ha colpito una casa residenziale a Kharkov. È stato distrutto anche l’ospedale e ci sono diversi morti e feriti. In Bielorussia, intanto, il popolo è dalla parte dell’Ucraina contro il nemico comune: i due dittatori Lukashenko e Putin. È stata creata una società bielorussa con dei volontari per aiutare gli ucraini. La commissaria europea agli Affari interni, Ylva Johansson, in una conferenza stampa da Bratislava: «Finora oltre 400 mila persone hanno lasciato l’Ucraina per entrare in Unione europea. La maggior parte in Polonia, Ungheria, Slovacchia e Romania. Purtroppo dobbiamo prepararci per l’arrivo di milioni di persone. Allo stesso tempo ci sono enormi necessità umanitarie in Ucraina, con un grande numero di sfollati interni».

«La Corte europea dei diritti umani ha ordinato alla Russia di fermare i bombardamenti e i bombardamenti di obiettivi civili in Ucraina, secondo la Pravda europea. Le azioni militari russe in Ucraina hanno creato una minaccia “reale e costante” di gravi violazioni dei diritti umani della popolazione», lo ha detto il Kyiv Independet. Lukashenko intanto ha confermato che i soldati russi feriti vengono curati negli ospedali della Bielorussia e anche che le persone uccise nelle guerra in Ucraina sono «false».

L’ambasciata ucraina in Israele ha chiesto ai media di «non esporre nei loro materiali e video posizioni dell’esercito ucraino e altri oggetti strategici. Aiuta solo gli invasori russi a commettere il loro reato». «Crediamo fermamente che in tempi di propaganda senza precedenti e disinformazione che sono diffusi in tutto il mondo dalla Federazione Russa, i valori e gli standard elevati dei media liberi democratici sono cruciali», hanno concluso. E, a proposito di ciò, gli occupanti russi hanno attaccato il canale televisivo di Kiev e altri impianti di comunicazione.

L’ambasciata ucraina presso la Santa Sede ha comunicato che «secondo l’intelligence le truppe russe stanno preparando un attacco aereo sulla Cattedrale di Santa Sofia a Kiev, patrimonio dell’Unesco». Su NEXTA Live leggiamo che «l’Ucraina non esclude la possibilità di un attacco missilistico preventivo sul territorio della Bielorussia in risposta alle azioni di un dittatore». Zelensky ha detto che per sedersi al tavolo dei negoziati, deve prima esserci un cessate il fuoco.

Il ministero dei servizi di Emergenza dell’Ucraina ha comunicato che cinque persone sono morte nell’ultimo attacco agli impianti di comunicazione di Kiev. Non sarebbero degli impiegati della torre, bensì dei passanti civili. Filippo Grandi, l’Alto Commissario dell’Onu per i rifugiati, ha parlato delle persone che si sono rifugiate in Polonia e ha comunicato che «potremmo aver visto soltanto l’inizio, stiamo attualmente pianificando di avere fino a 4 milioni di rifugiati nei prossimi giorni».

Andriy Yermak, capo d’Ufficio del Presidente ucraino, ha detto che «in questo momento, il Presidente dell’Ucraina è stato intervistato dalla CNN e dalla Reuters. Il sesto giorno di guerra. Siamo al lavoro. Il lavoro presso la sede del Comandante Supremo è in pieno svolgimento tutto il giorno. Siamo già abituato a quasi nessuna modalità di sospensione. È stato in questo momento che un potente attacco missilistico stava colpendo il territorio in cui si trova il complesso memoriale Babyn Yar! Questi mostri stanno uccidendo le vittime dell’Olocausto per la seconda volta! Sappiamo esattamente per cosa stiamo lottando».

Kharkov è nuovamente sotto attacco. Il presidente kosovara Vjosa Osmani durante la conferenza stampa ad Ankara con il turco Erdogan, ha detto che «alla luce della situazione in Ucraina, è arrivato il momento che il Kosovo entri nella Nato». Zelensky: «Ho appena avuto una conversazione con il presidente Biden. Si è discusso della leadership americana sulle sanzioni anti-russe e sull’assistenza alla difesa all’Ucraina. Dobbiamo fermare l’aggressore il prima possibile. Grazie per il vostro sostegno!».

Il premier Draghi, nella replica alla Camera: «Non è vero che ci siamo rassegnati a non perseguire la pace, non c’è alcuna rassegnazione. Vi ringrazio molto del ruolo che alcuni mi vogliono attribuire. Ma io credo che non occorra cercare un ruolo, ma cercare la pace, e su questo potete contare che lo farò con tutta la mia volontà senza pausa».

In Polonia, nel frattempo, grandi catene di negozi come Biedronka, Carrefour, Żabka e Rossmann, stanno rimuovendo dagli scaffali i prodotti russi e bielorussi. Il primo ministro polacco ha anche proposto che l’Unione Europea rinunci all’acquisto del carbone russo.

L’ufficio del procuratore generale russo ha chiesto di limitare l’accesso alla radio Ekho Moskvy e al canale Rain TV. Nancy Pelosi su Putin: «“Alcune persone dicono che abbia il cancro, altre che ha il cervello annebbiato dalla Covid. Altre persone pensano che sia bullo completamente furioso. Qualunque cosa sia, le persone in Ucraina ne stanno pagando il prezzo». È stato riportato un down di Telgram in Bielorussia, Russia e Ucraina, e anche la radio russa Echo of Moscow è andata in down. Nel frattempo una grande esplosione si è verificata a Kharkiv e una vicina all’aeroporto di Chuhuiv, nella regione di Kharkiv.

Dalla giornata di domani, alla Russia sarà vietato esportare una valuta superiore a $10.000. La Polonia intanto ha iniziato il processo di sequestro degli immobili russi a Varsavia, incluso l’edificio scolastico presso l’ambasciata. Nel frattempo anche la Nike e la Apple sono uscite dal mercato russo. Un soldato ucraino a Mariupol ha lanciato un messaggio: «Se succede qualcosa non fate sì che ci dimentichino. Siamo circondati da Mariupol senza via d’uscita.»

La NATO ospiterà una riunione di emergenza del Consiglio del Nord Atlantico a livello di ministri degli Esteri. L’incontro sarà venerdì 4 marzo e si terrà di persona sotto la presidenza del segretario generale della NATO Jens Stoltenberg. La sede del meeting sarà annunciato martedì. Il ministro dell’Interno ucraino ha annunciato che 80.000 ucraini sono tornati dall’estero dal 24 febbraio. La maggioranza erano uomini che si sono uniti alle forze armate.

«Cari amici italiani, da San Siro vi chiedo di far sentire il vostro sostegno per la pace in Ucraina. Il popolo ucraino vuole la pace, perché la pace non ha confini, perché ciò che ci unisce deve essere più forte di ciò che ci divide. Fermiamo insieme questa guerra. Un abbraccio a tutti!»: lo ha detto Andriy Shevchenko sul maxi schermo di San Siro pochi minuti prima del fischio d’andata del derby di Coppa Italia.

La Turchia ha fatto sapere di non voler partecipare alle sanzioni contro la Russia, poiché ritengono che non dando delle sanzioni si potrebbe accelerare il processo di soluzione pacifica della guerra. Guerini, ministro della Difesa: «Putin ha perso in maniera clamorosa: voleva meno Nato, invece oggi c’è una Nato più forte e un’Europa più unita. L’impegno del Parlamento è rivolto al Governo. Il decreto interministeriale è già in lavorazione per poter essere inviato. Parliamo di ore. Io ho già firmato il decreto». Di Maio: «Il popolo russo non sta con Putin. Ci sono già duemila arrestati fra i manifestanti perché in Russia è vietato manifestare».

Durante la notte, come anche nelle scorse, si sentono dei bombardamenti in diverse città ucraine, anche nelle zone residenziali. Un missile ha colpito un appartamento vicino a un ospedale. Nel frattempo NEXTA Live su Telegram ha condiviso delle foto di bambini russi nelle centrali di polizia, in seguito alle manifestazioni contro la guerra:

La storia delle precedenti foto vede due donne che, insieme ai figli, sono andate all’Ambasciata ucraina a Mosca. I bambini avevano disegnato dei cartelli con scritto “Niente Guerra”. Sono stati arrestati tutti. E con tutti, intendo tutti, anche i bambini. La Corte internazionale di Giustizia nel frattempo ha programmato un’udienza per il 7-8 marzo sull’appello dell’Ucraina contro la Russia. A Kiev, invece, dei medici si sono sposati in ospedale. L’amore è l’unica speranza che ci resta in mezzo alla guerra.

Kharkiv continua a essere bombardata: i russi hanno attaccato la caserma della scuola di volo. Tutto è in fiamme. Lo fa sapere il consigliere del capo del Ministero degli affari interni Anton Gerashchenko. Il conteggio delle vittime a Zhytomyr è di due morti e tre feriti, alcuni erano sotto le macerie e sono stati salvati. Intanto la senatrice russa Lyudmilla Narusova comunica che «il quartier generale del distretto militare ha affermato che non c’è motivo per raccogliere i corpi dei soldati morti in Ucraina».

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