Trieste, diciassettenne rapito e ucciso da un coetaneo per gelosia

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L’epilogo tragico di questo articolo avviene nella notte tra il 7 e 8 gennaio a Trieste: un ragazzo di 17 anni di origini serbe è stato rapito e strangolato da un ventenne. Ancora ignoto il motivo di tale gesto, si ipotizza per motivazioni di cuore; i due giovani si contendevano la stessa ragazza da tempo e la lite è culminata in un omicidio.

Tutto è accaduto verso le 22 nell’atrio del condominio in via Rittmeyer 13. Robert Trajkovich è stato ritrovato morto nel sottoscala dell’appartamento, con accanto un laccio che dalle ricostruzioni degli inquirenti sembrerebbe essere stato utilizzato per strangolarlo. Non ci sono conferme riguardo il movente, ma stando ai racconti la lite è scoppiata tra i due per via di ragazza 22enne, ed è culminata in un impeto di rabbia e di gelosia da parte dell’aggressore. Tuttavia, il contorno dietro la macabra vicenda resta ancora da chiarire.

Come avevamo già anticipato nell’articolo sul femminicidio di Livorno, l’autore dell’uccisione è un 21enne coetaneo di Robert, arrestato nella medesima notte del delitto. Il ragazzo ha accusato un malore ed è stato trasportato al pronto soccorso di Cattinara, dove è piantonato dai carabinieri. 

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Fonte: Pinterest

Omicidio a Trieste: il padre e i familiari

«Mio figlio è stato vittima di un’imboscata »  sostiene il padre Peter, raccontando che Robert aveva un appuntamento con la sua ragazza 22enne, e che l’ex fidanzato di origini marocchine li pedinava ed era geloso di lei.

La sera prima Robert aveva avvisato di essere al rione di S. Giacomo, poi non si sono più avute sue notizie. La famiglia, non vedendolo rientrare a casa, aveva lanciato un appello sui social nel tentativo disperato di ritrovare il proprio ragazzo, scoprendo che Robert non sarebbe mai più rientrato nella loro casa.

Prosegue duro Peter: «L’ex fidanzato si trovava con la giovane. Quindi è sceso, gli sarebbe andato incontro e l’avrebbe strangolato. C’era anche un romeno con lui. Non si sa se l’hanno messo in macchina o se l’hanno strangolato subito. Sono devastato».

Tra le lacrime della madre del ragazzo rimbombano le parole del padre, a malincuore si ricorda di avergli detto che era meglio non frequentare quella ragazza, che quella sera sarebbe dovuto rientrare e proseguire nella sua normale vita da 17enne. I familiari chiedono giustizia al tribunale di Trieste e sostegno per il funerale, che noi di Cup of Green Tea ci sentiamo di dare a tutti loro.

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Fonte: Wikipedia

Omicidio a Trieste: le indagini della procura

Gli investigatori hanno trascorso l’intera nottata sul luogo del ritrovamento del corpo per ricostruire l’esatta dinamica dell’omicidio insieme al medico legale e al magistrato di turno, mentre il Nucleo Operativo dei Carabinieri di Trieste coordinato dal procuratore Lucia Baldovin, si è messo subito sulle tracce del presunto omicida, un ventunenne residente da tempo a Trieste.

L’interrogatorio si è tenuto nella mattinata di oggi 9 Gennaio dopo le sue dimissioni dalla struttura ospedaliera, la ricostruzione degli eventi è adesso al vaglio degli inquirenti. Fino all’esito, è stato disposto il fermo del giovane, che è stato condotto in carcere a disposizione dell’Autorità giudiziaria.

A breve verrà eseguita l’autopsia, affidata al medico legale Fulvio Costantinides, il quale ha già svolto i necessari rilievi sul luogo dell’omicidio. Nella stanza è stato ritrovato soltanto il corpo della vittima ed un laccio, non vi era alcuna sostanza stupefacente. Ad oggi la posizione del soggetto indagato è tutelata dalla presunzione d’innocenza di rilievo costituzionale.

Lunedì la Procura di Trieste aprirà formalmente il fascicolo delle indagini preliminari con accusa di omicidio volontario. Le indagini proseguiranno nei prossimi giorni, in cui verranno ascoltati tutti coloro che potranno fornire informazioni utili per fare piena luce sul grave fatto di sangue.

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