The Crown 5: tra realtà e romanzo

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Lo abbiamo fatto per la stagione precedente, e lo facciamo anche per la quinta. The Crown è una delle serie tv Netflix più discusse: c’è chi la ama, chi ama Diana, chi odia Carlo e la famiglia reale, e chi detesta proprio la serie perché romanza troppo. In realtà, però, come abbiamo visto anche nella quarta stagione, ci sono cose romanzate, ma anche cose piuttosto reali. In questo articolo, in attesa della recensione della stagione che uscirà in serata, vediamo insieme quali sono queste fiction or facts.

La serie è stata molto apprezzata all’estero, anche in Italia sui social si leggono solo parole buone nei confronti di The Crown e soprattutto della povera Lady Diana, che continua a essere apprezzata anche a distanza di anni dalla sua morte, ma non di Carlo, oggi re, e, ancor di più, della famiglia reale che ha costretto i due in un matrimonio senza amore e che noi sappiamo benissimo a cosa ha portato. In questa stagione poi c’è anche tutta la storia del rapporto fra i due, il divorzio, il revenge dress, insomma tutti i momenti tragici della storia. Tuttavia, tutti sanno che la storia è abbastanza romanzata e che sono state escluse diverse cose.

Proprio per questo motivo, The Crown, non è esattamente apprezzata dai giornalisti inglesi, che hanno riferito, tramite fonti della famiglia reale, che la serie di Netflix, sin dalla quarta stagione, ha sfruttato molto la licenza poetica e ha romanzato troppo i drammi della royal family, approfittando dell’amore che, ancora oggi, il personaggio di Lady Diana riceve a discapito di Carlo e Camilla, che, oggi come a quei tempi, sono quasi secondari nei confronti della Principessa triste.

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The Crown

Proprio per questo motivo, con la quinta stagione The Crown ha dovuto aggiungere un alert, sin dal trailer: «Ispirata da eventi reali, la serie è una drammatizzazione di una fiction che racconta la storia della Regina Elisabetta e degli eventi personali e politici che hanno plasmato il suo regno», abbiamo letto nella scritta sovraimposta a immagini drammatiche. Probabilmente è stato aggiunto anche per rispetto alla sovrana defunta di recente. Ad esempio, Judi Dench, Premio Oscar, descrisse The Crown come una «fiction crudele» chiedendo di «mostrare rispetto alla memoria di una sovrana che per oltre 70 anni ha servito il Paese mostrando sempre un alto senso del dovere». 

Vediamo, quindi, quante licenze poetiche si è davvero presa The Crown nella sua quinta stagione (la prossima, sarà l’ultima, per cui non arriveremo a vedere la morte della regine Elisabetta). Come fonti, utilizzeremo articoli di People, Evening Standard e Consequence.

The Crown 5: tra realtà e finzione

HMY Britannia

Lo yatch della Regina ha avuto un ruolo fondamentale nel corso della stagione, utilizzato quasi come una metafora per la popolarità e la necessità della famiglia reale, in particolare della Regina che adorava quella nave. È anche un attrito tra lei e il primo ministro John Major. Ma è una storia vera o falsa? Sì, la Regina amava il suo yatch, ma è abbastanza improbabile che abbia parlato con Major dei suoi sentimenti per lui, così come Major non avrebbe partecipato al Ghillies Ball.

C’è comunque un fondo di verità: documenti segreti del 1996 rivelano che Major era molto ambivalente sulla questione del finanziamento dello yacht, con il segretario privato Alex Allan che scrive: «Alla luce del dibattito in corso riguardo alla famiglia reale e alla monarchia, il Primo Ministro non ha ritenuto che fosse il momento giusto per prendere una decisione su un nuovo yacht reale».

Carlo voleva che la regina abdicasse

Sempre nel primo episodio, gli assistenti della regina fanno di tutto per tenerle nascosta una copia del Sunday Times dell’11 agosto 1991, che affermava che la regina avrebbe dovuto abdicare a favore del principe Carlo. In The Crown, sembra che Carlo sia d’accordo con quel sondaggio: in realtà, però, l’edizione vera e propria del Sunday Times menzionava solo la Regina in una pubblicità dell’omonima nave da crociera. In un sondaggio del 1990 si parlava di un 47% delle persone che ritenevano che avrebbe dovuto abdicare “a un certo punto”, ma nove persone su dieci la consideravano “principalmente favorevole“. In più, non ci sono prove di un incontro segreto fra il primo ministro dei tempi e l’oggi re Carlo.

Il libro di Andrew Morton

Nella quinta stagione di The Crown, Lady Diana collabora tramite l’amico James Colthurst con il giornalista Andrew Morton per la stesura del libro “Diana: Her True Story”, incoraggiandola a scrivere la sua versione del suo disordinato matrimonio con Carlo. Questo, è assolutamente vero! Il libro è uscito nel 1992: Colthurst è stato minacciato, venendo buttato giù dalla sua bicicletta, sebbene non fuori strada, mentre l’ufficio di Morton (e non la casa) è stato perquisito, ma non si ancora oggi chi sia stato. Questa parte di storia, quindi, è vera, e per di più avvenne anche ad Anthony Holden che stava scrivendo una biografia non autorizzata sul principe Carlo.

Il rapporto fra Filippo e Penelope Knatchbull

L’ormai defunto principe Filippo aveva un’amicizia con Penelope Knatchbull, la contessa Mountbatten di Birmania (l’unica figlia del proprietario dell’Angus Steakhouse Reginald Eastwood, il cui marito era il figlioccio di Filippo)? È vero che la figlia di Leonora è morta di cancro ai reni (all’età di cinque anni, nel 1991) ed è vero che il principe Filippo era un appassionato guidatore di carrozze, è anche vero che i due hanno avuto un’amicizia lunga e duratura, nonostante la loro differenza di età (aveva 32 anni più di lei), ma non sappiamo se sia stato lui a incoraggiarla a dedicarsi all’hobby, né sappiamo se le abbia aggiustato la carrozza.

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The Crown

Il personaggio di Mohamed Fayed e il rapporto del figlio con Diana

C’è molto da dire qui. Iniziamo dal fatto che in The Crown Mohamed Fayed incontra Lady Diana quando la Regina la manda al suo posto al palco reale durante una partita di polo di Windsor, e lui poi le presenta il figlio e futuro amante, Dodi. In primis, il primo incontro con Diana ha avuto luogo ad Harrods, dove Fayed cercava di invitarla a stare nelle sue case a Gstaad, Balnagown nelle Highlands scozzesi e St Tropez, anche se lei diceva sempre di no , fino all’estate del 1997 quando ha intrapreso la sua storia d’amore con Dodi.

In secundis, quest’ultimi due si incontrarono per la prima volta a una partita di polo nel 1986, ma l’incontro fu insignificante: il punto in cui andarono davvero d’accordo fu a casa di Fayed nel sud della Francia, dove essenzialmente fece combaciare i due.

L’intervista di Carlo a Dimbleby

Sì, c’è l’importantissima intervista di Lady Diana con Bashir, di cui si parla ancora oggi, ma in realtà in The Crown 5 si parla anche dell’intervista del 1994 di Re Carlo con l’emittente televisiva Jonathan Dimbleby. Una delle domande che fanno più scalpore è quella sull’infedeltà, a cui lui risponde negativamente dicendo di non aver mai tradito la moglie «finché non è diventato evidente che il matrimonio non poteva essere salvato, entrambi abbiamo fatto del nostro meglio. A quel punto ho cercato di fare il mio dovere, ma non c’era niente da fare. Quindi sì, le vecchie amicizie si sono riaccese».

Vero o falso? Sì, Dimbleby ha davvero chiesto all’oggi re Carlo se fosse stato infedele nel suo matrimonio con Diana fin dall’inizio. Carlo però rispose: «Queste cose sono così personali. È difficile sapere come parlare di queste cose davanti a tutti. Non credo che molte persone vorrebbero… Tutto quello che posso dire è che non c’è verità in così tante speculazioni. La signora Parker Bowles è una mia grande amica… ed è un’amica da molto tempo… e continuerà ad esserlo per molto tempo». Poi, riguardo al matrimonio, commentò: «Sì… fino a quando non si è irrimediabilmente rotto, ci abbiamo provato entrambi».

La chiamata privata fra Carlo e Camilla

Vorremmo fosse falsa perché è davvero imbarazzante, ma in realtà quello che vedete in The Crown è quasi del tutto vero, inclusa la parte del tampone: sebbene la conversazione sia avvenuta nel 1989, è stata pubblicata nel gennaio 1993 da People, che descrive in dettaglio una chiamata esplicita di sei minuti in cui Charles desiderava reincarnarsi nel tampone Tampax di Camilla e ovviamente è diventata rapidamente una delle più grandi umiliazioni del principe, ora re, Carlo. Riguardo chi ha fatto la registrazione, mentre nella serie è suggerito che la linea fosse professionalmente intercettata, sembra molto più probabile che sia stato il lavoro dell’appassionato di radio.

Il legame con la Russia

Nel sesto episodio della quinta stagione di The Crown si approfondisce una storia che ha a che fare con la Russia, quando a re Giorgio V viene chiesto di inviare una nave per salvare suo cugino, lo zar Nicola II, che ha abdicato per sé e per suo figlio dopo la Rivoluzione di febbraio. Come consigliato dalla moglie, non lo fa, indicando e c’era una rivalità tra la regina Mary e la zarina russa. In più, a Filippo viene chiesto di fornire il suo DNA per aiutare a identificare i Romanov. Questo è parzialmente vero e parzialmente falso.

I documenti del governo rilasciati negli anni ’80 mostravano che era re Giorgio, non la regina Mary, a non desiderare che i Romanov arrivassero in Gran Bretagna (per la reputazione). È però vero che Eltsin ha visitato la Gran Bretagna nel 1992, ed è vero che durante quel viaggio ha pranzato con la Regina. Ha visitato la Russia nel 1994, ma, secondo Vickers, che era lì durante il viaggio, «si è impegnata a evitare il maggior numero possibile di collegamenti zaristi». Il DNA di Filippo è stato anche utilizzato per identificare lo zar Nicola II, che fu infine sepolto a San Pietroburgo nel 1998.

La relazione di Diana e il chirurgo Hasnat Khan

In questa stagione di The Crown viene anche descritta la relazione tra il chirurgo britannico-pakistano Hasnat Khan e la principessa Diana, che non aveva ancora divorziato ai tempi ma che comunque era separata. Si incontrano diverse volte al Royal Brompton Hospital di Kensington, e in seguito sgattaiolano al cinema insieme per guardare l’Apollo 13, con Diana travestita. La loro storia finirebbe dopo l’intervista a Panorama. Questo è parzialmente vero, tant’è che la sua amica e biografa Stewart Pearce ha detto:

«Nessun altro sapeva che era lei perché indossava una lunga parrucca bionda [ e] occhiali da sole con un trench nero… camminavamo molto svelte per la strada fino al cinema e andavamo a vedere un film».

È anche vero che Lady Diana ha visto l’Apollo 13, ma lo ha visto alla premiere di settembre 1995. Non si sa se l’abbia rivisto con Khan. I due si sono frequentati per due anni dal 1995 fino a poche settimane prima della sua morte nel 1997, era molto riservato e infatti ha avuto molte difficoltà con la stampa. Dopo la morte di lei, lui disse: «La mia principale preoccupazione per il fatto che ci sposassimo era che la mia vita sarebbe stata un inferno a causa di ciò che era».

L’intervista di Diana a Panorama

Già citata prima, nel settimo episodio si parla dell’intervista di Diana con Panorama. In realtà, in The Crown vediamo il giornalista come un cattivo sin dal principio, mostrando come inganna il fratello di Diana, Earl Spencer, facendogli credere di essere un giornalista fidato. Viene anche visto falsificare documenti che mostrano che sia Diana che i segretari privati ​​di Carlo venivano pagati per spiarla, il che alla fine convinse Diana ad accettare l’intervista, poiché pensava che la famiglia reale stesse complottando contro di lei. Il risultato, lo sappiamo tutti. Ma è una storia vera o falsa?

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The Crown

Lo sappiamo: è per lo più vero. Nel 2020, è emerso che Bashir aveva effettivamente falsificato i documenti (compresi gli estratti conto bancari) che aveva usato per convincere Diana a parlargli, anche se forse è meno drammatico di quanto sembri lo show televisivo, e Bashir meno compulsivo bugiardo e manipolatore. La BBC in più occasioni si è scusata (La BBC ha chiesto scusa per l’intervista fatta a Lady Diana) e si è anche impegnata a non mandare in onda mai più l’intervista, anche se quando è andata in onda nel novembre 1995 ha dominato i titoli dei giornali per settimane e danneggiato gravemente la percezione della monarchia da parte del pubblico.

Ci sono in realtà altre cose di cui potremmo parlare, come l’episodio dei freni non funzionanti di Diana (non ci sono prove, ma sappiamo che aveva cambiato auto perché credeva che i freni fossero manomessi) o l’accordo di divorzio, oltre a tutte le conversazioni con Carlo, ma per il momento ci fermiamo qui. Sappiamo già che la prossima stagione sarà dura a causa della morte della principessa, ma non vediamo l’ora di scoprire come The Crown gestirà la situazione!

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