Telegram: blitz della Polizia contro no-vax violenti

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Oggi ci sono state diverse perquisizioni nelle abitazioni di alcuni membri di un gruppo Telegram che si facevano chiamare i guerrieri. Ma contro chi combattevano questi grandi guerrieri? Contro uno Stato che uccide gli oppositori? Contro un paese che costringe le donne a restare a casa e a lavorare? Contro un governo che non combatte le LGBT Free Zones? Contro l’ignoranza generale? No. Questi guerrieri di Telegram lottavano contro i provvedimenti del governo per contrastare la pandemia da Covid-19.

Al Green Pass si può essere contrari come lo si può sostenere. Noi stessi abbiamo espresso parecchi dubbi a riguardo, ma semplicemente perché non tutti, a causa del lento sistema burocratico italiano, riusciamo a ottenerlo, anche chi vorrebbe averlo, anche chi è vaccinato, anche chi vorrebbe vaccinarsi ma non può. Tuttavia, da qui a creare delle vere e proprie azioni violente che farebbero del male a delle persone, ce ne vuole. Che la violenza non è mai giusta dovrebbe saperlo chiunque ha avuto un’educazione. Ma evidentemente chi entra in quei gruppi non ha studiato abbastanza.

D’altronde, il solo definire quel che stiamo vivendo una dittatura ci fa pensare che manchino proprio le basi. Viene lecito chiedersi se a fallire siano stati i genitori di questi individui, un sistema scolastico o universitario che non è stato capace di far comprendere loro che durante una dittatura non avrebbero neanche potuto avere il diritto di pensare che è sbagliato, oppure entrambi. Perché la dittatura esiste ancora oggi. Esiste in Bielorussia. Esiste in Russia. Esiste in Corea. Ma non esiste in Italia.

In ogni caso, abbiamo già visto che su Telegram esistono diversi gruppi che sostengono quest’idea malsana. Ci sono quelli degli studenti universitari, quelli di persone che urlano alla dittatura incitando alla shitstorm nei confronti di giornalisti o politici, e poi ci sono quelli che vogliono organizzare delle vere e proprie azioni violente durante delle manifestazioni, tecnicamente, pacifiche. Questi ultimi, però, sono troppo pericolosi persino per Telegram.

Telegram: blitz polizia contro No-Vax

È stato annunciato questa mattina il Blitz di Polizia Postale e Digos di Milano nei confronti di membri del gruppo No-Vax dei “Guerrieri” su Telegram. Le città coinvolte sono Milano, Roma, Bergamo, Reggio Emilia, Venezia e Padova, per un totale di otto persone, cinque donne e tre uomini, tutti e otto dei membri molto attivi del gruppo Telegram denominato proprio «I Guerrieri» e che adesso sono stati denunciati per istigazione a delinquere aggravata. Una delle loro vittime doveva essere proprio il Premier Mario Draghi.

«Quando andremo a Roma, i primi da aggredire sono i giornalisti», si leggeva in alcune chat. Chiedevano ai loro membri di «usare le molotov» per «far saltare i furgoni delle tv». Da quel che riferisce la Questura di Milano, «per la stampa, ritenuta asservita al regime, nutrivano un vero e proprio odio», ma non solo. In un messaggio uno di loro aveva scritto proprio l’indirizzo di casa di Mario Draghi, sebbene la sua fonte fosse «non sicura», ma già l’intento ci fa comprendere che tipo di persone abbiamo davanti.

Addirittura un utente ha progettato un attacco al Parlamento con «un piccolo drone pilotato a distanza da uno dei tetti di Roma. Un 500 grammi di tritolo e lo lasci cadere durante una seduta. Non resterà nessuna prova e farà il suo effetto». Nelle case di alcune delle persone denunciate, gli agenti hanno trovato armi da fuoco, coltelli e bastoni. Sono anche stati controllati i loro pc, cellulari, tablet e profili social. Il loro obiettivo infatti era quello di partecipare a manifestazioni come quelle che si terranno l’11 e il 12 settembre, per aggredire delle persone.

Tuttavia, non si limitavano a volerlo fare, ma spronavano anche gli altri membri del gruppo Telegram a essere violenti «contro non meglio precisati obiettivi istituzionali o approfittando della visita di esponenti dell’esecutivo, come quella, poi annullata, prevista a Padova lo scorso 2 settembre da parte del ministro della Salute, Roberto Speranza». Gli otto membri avevano anche intenzione di «realizzare una riunione preparatoria in vista dell’appuntamento romano e di approvvigionarsi di armi bianche da utilizzare in quell’occasione».

I dirigenti della Digos Guido D’Onofrio e del Compartimento di Polizia Postale e delle Comunicazioni Lombardia, Tiziana Liguori, hanno rassicurato che «non risulta, al momento, dal nostro monitoraggio, che ci siano altre chat analoghe, con No Vax che istigano ad azioni violente». Il gruppo Telegram dei Guerrieri aveva circa 200 partecipanti, ma vi ricordo che altri più popolari arrivano a quasi 44k e potrebbero essere ancora più pericolosi. Perché sebbene non istighino alla violenza fisica bensì solo alla shitstorm, non sappiamo se fra questi ci sia qualche esaltato pronto a sparare un colpo per la causa.

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