La canzone di Tananai è più profonda di quello che tutti si aspettavano

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Quando ho ascoltato per la prima volta Tango, non avevo così tante aspettative. Sarà che Tananai è quello divenuto famoso per “Sesso Occasionale“, per cui non ci potevamo aspettare testi profondi e commoventi. E invece, quando ho riascoltato la canzone di Tananai e ho guardato il video clip, sono scoppiata a piangere come non facevo da tantissimo tempo per una canzone. “Tango” non parla di un semplice amore, di un amore concluso o di un amore come ce ne sono tanti, ma parla di un amore a distanza e ha come protagonisti Olga, Liza e Maxim, una famiglia ucraina, separata dalla distanza della guerra.

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Come blog, abbiamo in diverse occasioni parlato di relazioni a distanza, in particolare in relazione al Covid-19. “Trattieni le lacrime negli occhi perché vuoi essere forte, perché non vuoi lasciare vincere, ancora una volta, la paura di poter stare lontani per troppo tempo. Mentre gli altri continuano la loro vita con le persone che amano, mentre le storie dei tuoi following su Instagram sono piene di persone che si incontrano, tu sei lì, in casa, a sperare nel miracolo di Natale, a sperare che si ricordino di voi, i congiunti di serie B, quelli che hanno scelto una relazione a distanza nonostante tutto e tutti“, scrivevamo a novembre 2020.

Ma per le persone che vivono una relazione a distanza, che può essere una relazione d’amore o d’amicizia, a causa della guerra, è completamente diverso. Nulla da togliere alle altre long distance relationship, ma quando il tuo partner è in guerra, un singolo messaggio è un tuffo al cuore, perché sai che è vivo. L’una vive con la paura che quello sia l’ultimo messaggio, che l’altro non le risponderà più, vive con angoscia tutti i momenti in cui non riescono a parlare, a messaggiare, in attesa anche di una singola emoji per farle comprendere che è vivo.

L’altro, invece, vive e lotta in vista del momento in cui potrà riabbracciare la sua amata, la sua bambina, o anche la sua amica, qualcuno a cui tiene davvero. Si gode quei pochi momenti in cui riesce a parlare con lei, con loro e, soprattutto, riesce a sorridere nonostante tutto. Si accontenta proprio di quei piccoli momenti e di quelle piccole gioie. Il video clip di Tananai è di una realtà assurda che ci travolge e chiunque dovrebbe vederlo.

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Tango: il capolavoro di Tananai presentato a Sanremo

«Ero impegnato nella scrittura di “Tango” quando mi è stata raccontata da amici la storia di Olga e Maxim e sono stato subito travolto da emozioni forti e contrastanti», ha detto Tananai in un’intervista. Olga, Maxim e la loro figlia quattordicenne si sono dovuti separare a causa della guerra in Ucraina, e l’intento del cantante, come spiega lui stesso, non è politico, ma umano: «mi spezza come queste due persone cerchino di darsi forza, con sorrisi carichi di speranza perché sperano di rivedersi. È un messaggio di pace e umanità. Se serve a renderci conto della situazione e a sentirci grati per quello che abbiamo, possiamo essere persone migliori».

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Inizialmente, quindi, Tango non era destinata a parlare di Olga e Maxim, 35enni della provincia di Kirovohrag che insieme hanno una figlia, Liza, di 14 anni e che si trova in Italia da circa un mese dopo da quando è esplosa la guerra, bensì di un semplice amore a distanza, ma poi, parlando con un suo amico videomaker, gli «ha raccontato che ricollegava la storia a quella vicenda, da lì in poi, continuando a scrivere la canzone ho pensato a Olga e Maxim continuamente. Così il brano, il video e la mia partecipazione a Sanremo parlano di loro, servono a far conoscere la loro storia».

Il cantante aggiunge che «l’obiettivo della mia musica è sempre stato quello di arrivare a più persone possibili e mi sembrava giusto, visto il tema della canzone, dare voce e immagini alla testimonianza di questi due ragazzi ucraini, rappresentando una delle tipologie di relazione a distanza, quella a cui non penseremmo mai: la separazione forzata a causa di una guerra. È passato un anno dall’inizio di questo conflitto e forse ci siamo dimenticati che non si tratta solo di strategia e politica ma di quotidianità che si sfaldano e si riadattano per non far svanire ogni traccia di umanità, di amore».

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Olga non è più in Italia, è tornata in Ucraina perché non riusciva a restare, ma lei e suo marito sono ancora divisi dalla distanza della guerra, perché lui si trova al fronte.

Il testo e il video di Tango

Non c’è un amore senza una ragazza che pianga
Non c’è più telepatia
È un’ora che ti aspetto
Non volevo dirtelo al telefono
Eravamo da me, abbiamo messo i Police
Era bello finché ha bussato la police
Tu, fammi tornare alla notte che ti ho conosciuta
Così non ti offro da bere e non ti ho conosciuta

Ma ora addio, va bene amore mio
Non sei di nessun altro
E di nessuna io
Lo so quanto ti manco
Ma chissà perché Dio
Ci pesta come un tango
E ci fa dire

Amore tra le palazzine a fuoco
La tua voce riconosco
Noi non siamo come loro
È bello, è bello, è bello
È bello stare così

Davanti a te in ginocchio
Sotto la scritta al neon di un sexy shop
Se amarsi dura più di un giorno
È meglio, è meglio
È meglio che non rimani qui
Io tornerò un lunedì

Come si salva un amore se è così distante
È finita la poesia
È un anno che mi hai perso
È quel che sono, non volevo esserlo
Eravamo da me, abbiamo messo i Police
Ridevamo di te che mi sparivi nei jeans

Tu, fammi tornare alla notte che ti ho conosciuta
Così non ti offro da bere e non ti ho conosciuta
Ma ora addio, va bene amore mio
Non sei di nessun altro
E di nessuna io
Lo so quanto ti manco
Ma chissà perché Dio
Ci pesta come un tango
E ci fa dire

Amore tra le palazzine a fuoco
La tua voce riconosco
Noi non siamo come loro
È bello, è bello, è bello
È bello stare così
Davanti a te in ginocchio
Sotto la scritta al neon di un sexy shop

Se amarsi dura più di un giorno
È meglio, è meglio
È meglio che non rimani qui
Io tornerò un lunedì
Ma non è mai lunedì
Qui non è mai lunedì

Amore, tra le palazzine a fuoco
La tua voce riconosco
Noi non siamo come loro
È meglio, è meglio
È meglio che non rimani qui
Io tornerò un lunedì
Ma non è mai lunedì

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