Che cos’è il super Green Pass?

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Ultimamente sentiamo parlare di super Green Pass e ci sono, come sempre, opinioni contrastanti a riguardo. C’è chi lo ritiene necessario, e chi invece continua a lamentarsi e a protestare come è stato fatto negli ultimi mesi, o nell’ultimo anno e mezzo, da quando il Covid-19 ha completamente stravolto le nostre vite. Il super Green Pass, anche detto Green Pass rafforzato, entrerà in vigore dal 6 dicembre al 15 gennaio 2022, dopo esser stato approvato, due giorni fa, dal Consiglio dei Ministri.

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Fonte: web

Abbiamo più volte parlato del Green Pass, di come abbia dei lati positivi e dei lati negativi. Quando cominciò a uscire la notizia della certificazione verde per tornare alla normalità, c’è chi è stato felice, tuttavia sin da subito sorsero dei dubbi: ma le persone senza tessera sanitaria o documenti italiani, magari proprio i migranti che il governo vuole difendere? Ma le persone transgender con i documenti non aggiornati che dovranno automaticamente subire un outing? Ma i ragazzini minorenni con genitori no-vax che ancora non possono prendere delle decisioni sulla propria salute?

Poi, vabbè, sappiamo un po’ cos’è successo negli ultimi mesi, da manifestazioni insieme ai fascisti, a studentesse che ritengono che il proprio diritto di studio valga più di quello degli altri (potrebbe interessarvi anche la versione della professoressa: La versione della professoressa sulla studentessa cacciata dall’Università di Bologna), ma ricordiamo anche che a causa della burocrazia italiana, fin troppo lenta, a volte il Green Pass è davvero discriminatorio (come per la storia di Viro Garzone). In ogni caso, facciamo un recap.

Il Green pass è stato introdotto in tutta Italia a partire dal 6 agosto con l’intento di far accedere a bar e ristoranti, ma solo se questi sono al chiuso e se i clienti devono sedersi a un tavolo, in palestre, cinema, teatri, musei, stadi, palazzetti, eventi sportivi e concerti solo chi lo possiede. Potremmo definirlo una sorta di compromesso per la normalità. A essere esentati da questa regola saranno gli under 12, poiché ancora non esiste un vaccino autorizzato, e ovviamente chi non può vaccinarsi per motivi di salute. Come abbiamo scritto in altre occasioni, per ottenerlo basta un tampone negativo oppure aver fatto almeno la prima dose di vaccino (oppure l’unica).

Peccato, però, che ci siano delle situazioni che il Governo non ha minimamente preso in considerazione. Se da una parte il green pass ci sembra necessario in quanto i locali sono più sicuri, dall’altro è una discriminazione per alcune persone e no, non sto parlando dei no-vax che scelgono di non vaccinarsi perché «non so cosa c’è dentro» o tutti gli altri complotti ma poi vanno a mangiare al McDonald’s che non è sicuramente il fast food più salutare e amato dai dietologi o nutrizionisti. Sto parlando di persone transgender, a cui il green pass fa un outing forzato. Parlo delle persone migranti che non posseggono ancora dei documenti. Insomma, persone che non hanno scelta.

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Fonte: web

Perché un conto è non scegliere di non vaccinarsi, un altro è non poterlo fare. Con il super Green Pass, però, la questione non è mica risolta! Continueranno lo stesso a esserci cittadini di serie A e cittadini di serie B (e no, non sono i complottisti convinti che gli venga iniettato il 5G). Vediamo, quindi, cosa cambia con questo nuovo documento.

Super Green Pass: tutto quello che c’è da sapere

Cos’è il super Green Pass

Partiamo dal principio. Il decreto approvato dal Consiglio dei Ministri riduce la validità del Green Pass, che passa dai 12 ai 9 mesi. Il super Green Pass, però, a differenza della forma base, è valido solo per chi è vaccinato o per chi è guarito dal Covid-19, quindi non sarà più possibile ottenerlo facendo dei tamponi ogni due giorni come molte persone stanno facendo in questo momento. In poche parole, è una sorta di obbligo vaccinale, senza però mettere l’obbligo vaccinale.

Per quanto sarà in vigore il super Green Pass

Il super Green Pass sarà in vigore dal prossimo 6 dicembre fino al 15 gennaio 2022, quindi per il periodo natalizio. Ricorderete come a Natale dell’anno scorso il governo abbia quasi deciso di dimenticarsi dell’esistenza del Covid-19 per far andare avanti il commercio, per poi chiuderci completamente nei giorni di Natale, come se il virus in quei giorni fosse più pericoloso. Anche quest’anno ci sono delle restrizioni ad hoc per il periodo, che però potrebbero essere anche prorogate. Il super Green Pass è una di queste.

I divieti del super Green Pass

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Cosa non può fare una persona che non avrà il super Green Pass? Non potrà entrare in bar e ristoranti al chiuso, e quest’estate i no-vax ci ridevano sopra visto che avevano la precedenza ai posti fuori. Vedremo quest’inverno. Non potrà poi partecipare a feste, assistere a spettacoli, tantomeno andare in discoteca, neanche in zona bianca o gialla. Non potrà neanche partecipare a eventi sportivi. Riguardo agli spostamenti, al momento sono consentiti in zona gialla e arancione solo a chi ha il super Green Pass.

I mezzi di trasporto ferroviario regionale e trasporto pubblico locale, le strutture alberghiere e gli spogliatoi delle palestre saranno aperti solamente per chi ha la certificazione, o per chi ha un tampone negativo. Un’altra caratteristica è che le eventuali restrizioni in zone arancioni sono valide solo per chi non si è vaccinato, mentre per chi lo è avrà la libertà. In zona rossa, però, valgono per tutti. E in effetti è una cosa più che lecita, poiché il vaccino non ti rende immune, bensì semplicemente non ti fa (o almeno non dovrebbe) finire in terapia intensiva.

Vaccino obbligatorio

La novità che più ha fatto scalpore, però, è il vaccino obbligatorio dal 15 dicembre per alcune categorie di lavoratori, proprio come è stato fatto con i sanitari. Adesso a doversi obbligatoriamente vaccinare è anche il personale amministrativo del comparto sanità, i docenti e il personale amministrativo della scuola, i militari, i poliziotti e il soccorso pubblico. «Sarà esteso l’obbligo del vaccino anche al personale non sanitario che lavora nel comparto salute, alle forze dell’ordine, ai militari e a tutto il personale scolastico. Inoltre l’estensione riguarda anche la terza dose o il richiamo», ha detto Roberto Speranza.

Adesso, quindi, la situazione si fa più seria. Vedremo se le persone continueranno a non vaccinarsi anche con il super Green Pass, oppure se decideranno di non resistere più ai poteri forti. Quello che speriamo, però, è che non chiudano di nuovo le regioni e gli spostamenti come se il Covid-19 fosse più pericoloso fuori regione, mentre nella proprio città ognuno fa quel che vuole. Vediamo comunque qualche opinione su Twitter a riguardo:

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