Striscia la Notizia sotto i riflettori internazionali per razzismo verso gli asiatici

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Abbiamo spesso parlato del razzismo verso gli asiatici negli USA, ma in realtà anche in Italia esiste questo problema. A essere sotto i riflettori è il programma Striscia la Notizia, in particolare i presentatori Michelle Hunziker e Gerry Scotti. Lo sketch è stato denunciato dalla pagina Instagram Diet PRADA che è seguita da quasi 3 milioni di persone. Inutile dire che i commenti verso la conduttrice siano stati tanti, così come c’è chi invita a segnalare il suo profilo in modo che venga eliminato da Instagram.

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Storia di @louispisano

Non è una novità che Striscia la Notizia sia un programma molto discutibile, in molti hanno smesso di guardarlo ormai da un pezzo poiché ritenuto razzista, cringe e spesso anche molto cattivo, tuttavia per altri è una sorpresa. Dispiace solamente che ad andarci di mezzo sia la nostra Italia, poiché nonostante il razzismo, l’omofobia e l’islamofobia di molti cittadini, non tutti siamo così, e leggere commenti come «non mi stupisce che avvenga in Italia» ci fa davvero tristezza. Soprattutto considerando che magari sono le stesse persone che romanticizzano la nostra mafia o ci considerano tutti come mafiosi. Ma questa è un’altra storia.

Striscia la Notizia: lo sketch razzista

Qualche giorno fa una ragazza aveva denunciato su Twitter lo sketch di Michelle Hunziker e Gerry Scotti in cui si tirano gli occhi in modo da imitare gli occhi allungati tipici degli asiatici e poi parlano eliminando le R, come in genere si pensa che facciano le persone asiatiche quando parlano un’altra lingua diversa dalla loro. La questione poi è arrivata a Diet Prada, con quasi 3 milioni di followers, in un post che ha raggiunto più di 100k likes e più di 6k commenti, anche da account verificati.

«Conduttori italiani fanno il gesto razzista degli occhi obliqui mentre imitano l’accento cinese», c’è scritto nella prima slide del post che parla di Striscia la Notizia. Continua poi: «Lunedì sera sul programma satirico italiano Striscia la Notizia, i conduttori Gerry Scotti e Michelle Hunziker hanno presentato un segmento nella sede della RAI a Pechino», per poi sostituire la R di Rai con la L, dicendo più volte Lai.

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Storia di @louispisano

«La trasmissione dell’episodio ha ricevuto 4.662.000 visualizzazioni secondo Auditel, una società che misura i dati televisivi italiani. @Striscialanotizia è in onda su Canale 5, un canale televisivo di Mediaset, una società di media di destra di proprietà dell’ex primo ministro Silvio Berlusconi» continua il post, per poi dire che entrambi i conduttori di Striscia la Notizia hanno una buona reputazioni riguardo i diritti delle donne e i diritti LGBT. Diet Prada ha poi spiegato la situazione delle persone asiatiche in Italia:

«L’Italia ospita la più grande popolazione di cinesi in tutta Europa, con circa 310.000 cittadini cinesi che costituiscono la terza più grande comunità di cittadini stranieri del paese. Durante la prima ondata di coronavirus del paese, l’anno scorso, le imprese locali hanno iniziato a escludere i cinesi dai loro stabilimenti.

Quattro governatori delle regioni dell’Italia settentrionale hanno anche richiesto che i bambini di ritorno dalla Cina non frequentino la scuola per 2 settimane, come riportato dalla BBC. Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, che ha dichiarato di non avere l’autorità per farlo, è stato condannato.»

Non è comunque finita qui. Louis Pisano un «accanito appassionato di social media», come lui stesso si descrive, ha pubblicato diverse storie contro Striscia la Notizia e Michelle Hunziker (e anche gli screen degli insulti che gli sono arrivati in privato perché gli italiani proprio non riescono a essere rispettosi a quanto pare), facendo anche presente quello che in un episodio della scorsa settimana, Michelle Hunziker ha presentato una parodia di Laura Boldrini in cui il bambino nero viene chiamato «ne*ro» o «Congo», in modo molto irrispettoso.

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Storia di @louispisano

In molti si nascondono dietro la satira. Striscia la Notizia ha affermato che «il servizio di Giass su Laura Boldrini era satira. E la satira usa questo linguaggio: è per sua natura scorretta e irriverente e si esercita rovesciando i luoghi comuni, gli atteggiamenti convenzionali, l’uso abituale delle parole». No, non hanno neanche chiesto scusa. Peccato che quando la satira viene fatta nei confronti degli italiani, scende il cielo. A noi dà fastidio essere chiamati mafiosi, fascisti o amici di Mussolini, allora perché a chi è costantemente vittima di razzismo non può dar fastidio esser chiamato ne*ro?

«Chi non capisce la satira è chi non riesce ad andare oltre il primo sguardo, e crede che nei film di cowboy gli attori muoiano veramente trafitti da frecce indiane», concludono la mail inviata e postata da deifuturoantirazzista su Instagram. La situazione purtroppo è seria. Nascondersi dietro la satira non fa che normalizzare il razzismo, perché adesso chiunque, anche delle persone che non sanno neanche cosa sia la satira, avranno una scusa in più per essere razzisti, verso i neri e verso gli asiatici. Intanto, l’Italia, grazie a Striscia la Notizia, ha fatto l’ennesima figuraccia all’estero.

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