Simone Pillon e le facoltà da uomini e le facoltà da donne

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Avete presente quella citazione in cui si parla di toccare il fondo e poi risalire, inevitabilmente? Beh, non è sempre così. Vi faccio l’esempio di Simone Pillon, che ha proprio cominciato a scavare in quel fondo, sempre più giù, giù e giù. Mi spiace utilizzare queste parole, tuttavia nel momento in cui, nel 2021, leggi che un senatore non solo non riesca a comprendere dopo non so quante spiegazioni che una persona non si sveglia e decide di essere donna ma che addirittura afferma che ci siano delle facoltà più per uomini e facoltà più per donne, non trovi davvero altri modi per esprimere il tuo disgusto.

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Simone Pillon
Fonte: Twitter

Partiamo dalle origini, ovvero dalla decisione dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro di ridurre le tasse per le studentesse nelle facoltà in cui la presenza maschile è superiore al 70%. Perché questa decisione? Per incitare le studentesse a iscriversi a quelle facoltà. Noi vi abbiamo già detto che non la troviamo una decisione molto intelligente, sia perché una ragazza non si deve iscrivere a una facoltà perché costa meno, bensì perché le piace la materia, sia perché, allora, l’università dovrebbe fare lo stesso in facoltà con maggioranza femminile.

Tuttavia, un conto è essere contrari (e sono tantissime le persone contrarie, donne incluse e lo sottolineiamo solamente perché lo sappiamo che in molti penseranno che le donne sono solo felici di questa decisione) perché si ritiene che una persona non scelga il proprio futuro in base a quanto costi una facoltà, dato che se vuoi essere un insegnante di italiano non vai a studiare fisica perché costa di meno, un altro è perché si ritiene che esistano facoltà più per uomini e facoltà più per donne, come ha scritto il senatore Simone Pillon sul suo profilo Facebook.

L’ultima di Simone Pillon

«L’università di Bari spinge per far iscrivere ragazze a corsi di laurea tipicamente frequentati in prevalenza dai ragazzi», presenta così il suo post, riportando una semplice notizia. Fin qui tutto okay. Poi, però, sgancia la bomba: «È naturale che i maschi siano più appassionati a discipline tecniche, tipo ingegneria mineraria per esempio, mentre le femmine abbiano una maggiore propensione per materie legate all’accudimento, come per esempio ostetricia». Ma una persona può leggere nel 2021 una cosa del genere? Può leggere che una donna è più legata all’accudimento rispetto a un uomo?

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Simone Pillon
Fonte: Twitter

Forse il signor Simone Pillon ritiene anche che sia normale che una donna resti a casa a prendersi cura della famiglia mentre il patriarca sfama i loro 7 figli? Perché, più o meno, come mentalità stiamo a quel punto. «Questo però non sta bene ai cultori del Gender, secondo i quali ci DEVONO essere il 50% di donne nelle miniere e il 50% di uomini a fare puericultura», scrive ancora. Il fatto è che avrebbe potuto dire tante cose e magari dire, per una volta, la cosa giusta, perché le basi per dire qualcosa di giusto c’erano, ma ha deciso comunque di attaccare i “cultori del Gender“.

Peccato che in questo caso non si tratti di gender, non si tratti di uomini o donne o non-binary, ma semplicemente di passione. Se io sono una donna e mi piace la fisica, mi iscrivo a fisica. Se io sono un uomo e mi piace prendermi cura dei bambini, mi iscrivo a ostetricia. Non si tratta di “cose da uomini” e “cose da donne”, ma di semplici passioni che vanno al di là del sesso, e questo dovrebbe comprenderlo Simone Pillon come anche il rettore dell’Università di Bari che, per quanto possa aver avuto ottime intenzioni, questa volta non ci ha pensato troppo.

«Ovviamente ognuno è libero, e ci sono le sacrosante eccezioni, ma è naturale che le ragazze siano portate verso alcune professioni e i ragazzi verso altre», ha scritto ancora Simone Pillon, mettendo le mani davanti. Sì, certo, ci sono delle eccezioni, a qualche donna piace lavorare in miniera, perché è noto che che se si pensa a lavori per uomini si pensa subito ai minatori. «Imporre ai maschi di pagare più delle femmine per orientare la libera scelta di un percorso universitario è un modo di fare ideologico, finalizzato a manipolare le persone e la società», scrive, concludendo la prima parte.

Sì, giusto: imporre ai ragazzi di pagare più delle donne per orientare la liberà scelta di un percorso universitario è sbagliato. Ma l’ideologia non c’entra nulla! Cosa c’entra un’ideologia con questa decisione? Sarebbe stato sbagliato anche se fossero stati gli uomini a pagare di meno. Il problema è il provare a far iscrivere delle persone in facoltà che non vogliono frequentare, perché se una persona vuole iscriversi a una facoltà, lo fa perché la trova interessante, non perché costa di meno. Ora, comunque, arriva la parte divertente.

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Simone Pillon
Fonte: Twitter

«La cosa divertente è che proprio sulla base della stessa ideologia Gender, orgogliosamente propugnata dal DDL Zan, agli studenti maschi basterà autopercepirsi come femmine per i pochi minuti necessari all’atto dell’iscrizione per poter beneficiare legalmente dello sconto… Già Manzoni insegnava che più le regole sono idiote, più è facile aggirarle…»: e ti pareva? E ti pareva che non avrebbe inserito il DDL Zan anche in quest’occasione? Citandolo, tra l’altro, in modo errato.

In primis, non esiste alcuna ideologia Gender nel DDL Zan, ma solo il rispetto per tutti i cittadini a prescindere da orientamento sessuale, sesso ed eventuali disabilità. In secundis, non è vero che un giorno un uomo decide di autopercepirsi donna e allora tutti lo devono percepire come tale. La transizione è un percorso lungo e difficile che impiega anche anni e che deve passare persino da un giudice che l’approverà solo con determinate prove. Il fatto che debba essere io, una semplice studentessa, a spiegarlo a un senatore italiano, è davvero penoso.

Per cui, no, caro Simone Pillon, con il DDL Zan un uomo non potrà iscriversi all’università di Bari e pagare di meno le tasse. E, soprattutto, svegliamoci: nel 2021 leggere che le donne sono più propense all’accudimento rispetto agli uomini, è davvero scandaloso.

L’università di Bari spinge per far iscrivere ragazze a corsi di laurea tipicamente frequentati in prevalenza dai…

Pubblicato da Simone Pillon su Martedì 25 maggio 2021

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