#52 – Riviviamo i classici della nostra adolescenza: Selena Gomez

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Oggi dedichiamo le nostre attenzioni alla splendida Selena Gomez che, con gli anni, è solo andata migliorando. L’abbiamo conosciuta come Alex ne I maghi di Waverly ma poi ci siamo appassionati anche alla sua voce e alla sua storia. Oggi è una splendida donna e cantante che cerca di sensibilizzare sul corpo e sulle curve, che ci ha fatto tanto commuovere con le sue canzoni in cui ci racconta di una storia d’amore tossica. Per questo articolo di Riviviamo i classici della nostra adolescenza, abbiamo deciso di parlare di Selena Gomez, oltre che dei One Direction, di cui abbiamo parlato nel primo articolo, di Demi Lovato, nel secondo, e di Miley Cyrus, nello scorso.

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Fonte: Pinterest

Personalmente scegliere solo quattro cantanti è difficile, tuttavia ho deciso di prendere giusto i teen idle, quelli ascoltati principalmente da adolescenti e che oggi ricordiamo con un sorriso ma che molti di noi non ascolta più se non quando si è malinconici di quei bei tempi. Abbiamo iniziato con i One Direction, nella scorsa abbiamo continuato con Demi Lovato, e poi nel prossimo riconosceremo Selena Gomez, insomma, il golden trio più i One Direction che sono tipo i… cinque incomodo. Ma non perdiamoci in altre chiacchiere e passiamo subito a ricordare i nostri idoli.

Non mi sono subito appassionata a Selena Gomez, devo ammettere di averla cominciata ad apprezzare di più quando si è separata da Justin Bieber, che è un cantante e una persona che, personalmente, non mi è mai piaciuto. Quando si è lasciata con il cantante divenuto popolare per Baby, ho voluto informarmi di più su Selena e su quello che aveva fatto nella sua vita dopo I maghi di Waverly e soprattutto sul perché avesse rotto con il fidanzato storica. La grande passione per lei è iniziata con Lose you to love me in cui mi sono immedesimata tanto.

Selena Gomez: chi è

Come abbiamo fatto con gli altri cantanti in questo mese, ci dedicheremo soprattutto alla sua vita e a quello che ha fatto come persona più che alla sua carriera, poiché non vogliamo divenire una pagina di Wikipedia. Prima però vi ricordiamo che Selena Gomez ha una malattia, il lupus: «Selena Gomez soffre di lupus, malattia autoimmune generata dallo stress che provoca dolori o infiammazioni al livello osseo ed epidermico», tanto che, a causa della malattia, dovette interrompere il tour Stars Dance Australian Tour per poter riposare e guarire. La malattia le ha dato altri problemi durante la sua carriera, ma oggi splende ed è una donna e cantante meravigliosa.

Riguardo le attività benefiche, nel 2008 ha partecipato alla campagna UR Votes Count, per incoraggiare i coetanei e i ragazzi più giovani a informarsi sulle elezioni presidenziali e soprattutto a votare. Lo stesso anno partecipa anche a Runaway for Life, con più di un milione di firme. È poi divenuta ambasciatrice di DoSomething.org per la salvaguardia dei cani a Porto Rico.

Nel 2009 è stata la testimoniale per la compagnia di assicurazioni statunitense State Farm Insurance e con le colleghe Demi Lovato, Miley Cyrus e i Jonas Brother ha registrato la colonna sonora per il progetto ambientalista della Disney intitolato Disney’s Friends for Change. Nel 2011 invece ha inaugurato la fondazione di beneficenza The Voice, lanciata dal conduttore televisivo Ryan Seacrest, che si propone di assistere i malati negli ospedali con attività legate alla musica, alla televisione e alla radio.

Nel 2016 ha inciso il disco Hands dedicato a raccogliere fondi per le vittime della sparatoria in un club gay avvenuta ad Orlando il 12 giugno 2016. Gomez si è più volta pronunciata a favore dei diritti della comunità LGBT, tanto che non può esibirsi in Russia che, come sappiamo bene, è un paese pericoloso per la comunità LGBT. A ottobre 2008 è stata nominata portavoce per la campagna Trick-or-Treat di UNICEF che incoraggiava i bambini statunitensi a raccogliere fondi durante la festa di Halloween da destinare ai bambini bisognosi in giro per il mondo.

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Selena Gomez in Ghana
Fonte: Pinterest

Con l’UNICEF ha una vera e propria collaborazione, tanto da essere la più giovane ambasciatrice degli Stati Uniti, nominata il 3 settembre 2009. Nella sua prima missione ha visitato il Ghana e poi, successivamente, è andata in Cile regalando dei libri alle famiglie povere. Ha anche aderito all’UNICEF Tap Project 2015, campagna promossa dall’associazione per ricavare i fondi necessari a portare acqua alle popolazioni in condizioni di carenza di tale bene primario.

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