Sebastian Vettel parla del suo futuro in F1 e di quello del mondo: “Il contributo di ognuno di noi può fare la differenza”

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Il quattro volte campione del mondo Sebastian Vettel si trova sotto l’occhio critico degli appassionati della Formula 1 in quanto pare ancora incerto il suo futuro nella categoria regina: il contratto firmato con l’Aston Martin giungerà a termine con la fine di questa stagione, ma non si è ancora parlato di un effettivo rinnovo.

Questo non dipende però dalla scuderia, ma dallo stesso pilota.

Chi correrà per l’Aston Martin nel 2023?

Le prestazioni della scuderia di Lawrence Stroll non sembrano voler migliorare: dopo l’inizio burrascoso per il team, l’Aston Martin si è nuovamente ritrovata al centro delle polemiche a causa degli aggiornamenti applicati alla vettura, in vista del GP di Spagna, apparentemente troppo simili alle caratteristiche già presentate della Red Bull.

Vettel si è sfogato così alle penne della stampa francese AFP: “Io voglio vincerenon è un segreto che come squadra volevamo essere davanti. Ma ora siamo dietro. All’inizio non mi importava. Ma non sono qui per finire fuori dalla top-10. Voglio vincere. Non ho ancora preso una decisione sul mio futuro“.

Alcuni sostengono che Vettel deciderà di abbandonare la scuderia, e così la Formula 1, permettendo invece a Mick Schumacher di prendere il suo posto al volante. Infatti, nonostante l’Haas si sia dimostrata nettamente più competitiva se paragonata alla vettura del 2021, il figlio della leggenda di Michael Schumacher non è riuscito a cogliere l’occasione per dimostrare appieno le sue potenzialità, senza contare l’esperienza e la bravura mostrata dal compagno Kevin Magnussen, ritornato nel Circus in seguito al licenziamento di Nikita Mazepin.

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Fonte: Instagram @ haasf1team

Altri invece sembrano scettici riguardo tali presupposti, primo fra i quali lo stesso Mike Krack, team principal dell’Aston Martin. Krack è fermamente convinto che Vettel rimarrà con la scuderia anche nel 2023: “Se lo vedi in una riunione o al telefono, il modo in cui viene coinvolto, nessuno guida in questo modo se non vuole guidare. Nessuno si comporta in questo modo se non vuole guidare“.

Importante deve essere stata anche la P10 conquistata da Vettel al GP di Monaco: “È stata una prestazione al top dal primo giro in poi“, ha continuato Krack, “quando hai qualcuno come Sebastian, devi cercare di tenerlo. È un misto di qualità di guida estreme, esperienza e una persona molto positiva che ci aiuta a progredire“.

Il team principal della scuderia non ha voluto giudicare la situazione di Schumacher: “Chiaramente vogliamo continuare con Sebastian. Vedremo tutto il resto più avanti. Non so abbastanza sui dettagli della sua squadra e del suo ambiente per giudicare“.

Resta aperta anche l’opzione IndyCar per il quattro volte campione del mondo, data la particolare offerta di Graham e Bobby Rahal per un test al Road America.

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Fonte: Instagram @ astonmartinf1

Sebastian Vettel parla del futuro del mondo

Un’altra alternativa vuole prendere in considerazione l’attivismo sempre più esplicito di Sebastian Vettel che gira intorno all’automobilismo, ma non solo.

Avevamo già discusso della protesta avviata in occasione del GP d’Ungheria 2021 contro la politica disgustosa e discriminatoria del primo ministro Viktor Orbàn nei confronti della comunità LGBTQ+ ungherese: significativa è stata la scelta di presentarsi con maglietta e mascherina arcobaleno, con tanto di dicitura “Same Love che sono quasi costate a Sebastian la squalifica (avvenuta per davvero a gara terminata).

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Fonte: Formula Passion

Si è presentato così a Motorsport.com: “Viviamo in un momento in cui c’è la percezione di problematiche molto importanti per tutti noi, ma oltre a parlarne serve agire perché credo che non abbiamo scelta, non abbiamo nessuna alternativa, e per garantirci un futuro su questo pianeta penso che dobbiamo prenderci più cura di tanti aspetti cruciali per la sua sopravvivenza”.

La cosa brutta è che in Formula 1 si discute solo di risultati, perdi alcune posizioni, perdi dei punti, perdi un’opportunità, alla fine non vinci il campionato per quello, ma importa davvero? Nel mondo reale stiamo facendo del male a delle persone non prendendocene cura, e questo ha un enorme impatto sulle loro vite, non sono un risultato o dei punti o un campionato, ma parliamo della vita di tante persone e del loro futuro”.

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Fonte: Instagram @ astonmartinf1

“Stiamo vivendo in un’epoca che ci mette a disposizione innovazioni e tecnologie che possono permetterci di rendere ecologica anche la F1, e farlo senza andare a scapito dello spettacolo, della velocità, della sfida e della passione. Se penso ai regolamenti attuali, dico che sono molto entusiasmanti, con un motore super efficiente, ma di fatto è inutile, perché non sarà mai una tecnologia che sarà a disposizione tra due anni sulle vetture stradali”.

Quindi credo che ci si debba porre la domanda: qual è la rilevanza di tutto ciò? Oggi alcune persone stanno discutendo del futuro del nostro sport in termini di regolamenti tecnici e potrebbero decidere ed avvallare un cambiamento rilevante, che secondo me sarebbe una buona cosa per la F1, ed è anche una cosa vitale. Se non sarà così, non sarò ottimista, penso che la F1 scomparirà. E probabilmente ciò accadrà per dei buoni motivi, perché siamo nella fase in cui siamo coscienti di aver commesso degli errori e non abbiamo più tempo per continuare a commetterne altri“.

Sebastian Vettel attraverso il programma inglese Question Time della BBC ha potuto così discutere di qualcosa che esula dal mondo della Formula 1.

Non è il solo, infatti, che negli ultimi anni ha deciso di far sentire la propria voce sui delicati temi che nel XXI secolo non possono essere più posticipati, ma è ancora uno dei pochi a farlo, assieme a personaggi noti nel mondo del motorsport come il sette volte campione del mondo Lewis Hamilton (specialmente attivo nella lotta contro il razzismo).

É già da qualche anno ormai che, per esempio, Sebastian ha deciso di spostarsi per l’Europa approfittando dei mezzi pubblici, abbandonando l’opzione dei viaggi in aereo quando non necessari.

L’idea era di dare più spazio agli insetti, e in particolare alle api, per vivere e riprodursi. Speriamo che in futuro ci siano tanti fiori e tante api in questa nuova casa… sarà gratis!“, aveva affermato nel luglio del 2021 quando insieme ad una scuola elementare della Stiria (situata vicino al Red Bull Ring) si era preoccupato di costruire un hotel per api, collaborando con la fondazione Bio Bienen Apfel. Attraverso l’istituzione di uno speciale concorso è stato deciso di realizzare questo spazio seguendo un disegno ispirato proprio ad una monoposto di Formula 1.

Sempre nel 2021 si è preoccupato di sensibilizzare il mondo del motorsport sulla presenza di donne nei panni di meccanici, ingegneri e piloti, attraverso la “Race For Women“, una gara di karting al femminile organizzata in Arabia Saudita.

Alcune settimane fa, invece, ha deciso di visitare la Feltham Young Offenders Institution per aiutare a costruire un’officina automobilistica allo scopo di permettere la riabilitazione dei detenuti nel mondo del lavoro: “La vita può essere molto giusta, ma anche molto ingiusta. La cosa importante è che tutti noi abbiamo una seconda possibilità nella vita. Abbiamo bisogno di trovare qualcosa che susciti la nostra passione. Questo è l’obiettivo dell’officina“.

Successivamente si è recato alla Oasis Johanna, una scuola elementare londinese, nella quale ha permesso di allestire una nuova sala terapeutica per aiutare i bambini a prendersi cura della propria salute mentale.

Sebastian Vettel, però, è stato posto sotto accusa proprio per la natura del suo lavoro: la F1 è ancora lontana dal poter essere definita completamente “eco friendly”, e così sembra assurdo sentire discutere un pilota di automobilismo di riscaldamento globale ed emissioni di carbonio (nonostante i motori della categoria regina rappresentino lo 0,7% delle emissioni, con l’obiettivo di portarle a zero entro il 2030).

Il pubblico, infatti, una volta sollevato il problema, è scoppiato a ridere.

Avete ragione a ridere. É qualcosa che mi domando anche io. Amo salire in macchina, ma quando finisco e scendo mi chiedo se sia corretto correre in Formula 1. É qualcosa che dovremmo fare? É necessario viaggiare per il mondo sprecando risorse?“, ha risposto Sebastian.

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Fonte: Instagram @ astonmartinf1

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