Rider travolto e ucciso sul lavoro a Firenze

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Sebastian Galassi era un rider. Era, perché mentre veniva sfruttato, è stato investito ed è morto. La sicurezza sul lavoro è un argomento di cui si parla troppo poco, in particolare nell’ambito dei rider in cui vieni incentivato a consegnare in pochissimo tempo il cibo per pochi spiccioli all’ora. Meno tempo ci metti a consegnare, più consegne puoi ricevere, e di conseguenza più puoi guadagnare. E per molti di loro quel guadagno è l’unica fonte di reddito su cui poter contare. Ma nessuno parla di questa situazione tragica.

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Ci ricorda molto la storia del rider colpito e fatto cadere in una piazza di Cagliari durante i festeggiamenti dopo la partita Italia-Spagna. Lui stava lavorando, mentre altri si godevano la vittoria, e nessuno faceva niente per difenderlo. Nel video si vede il rider preso a schiaffi e colpito con le bandiere sul casco finché non cade con il motorino. Un branco di ragazzetti viziati e presuntosi contro un solo uomo che stava lavorando, anche se, magari, anche lui in quel momento avrebbe voluto festeggiare con il resto dei suoi cittadini.

«I rider fanno già parte di una categoria tremendamente sfruttata e sottopagata e voi vi sentite autorizzati a trattare in questo modo BARBARO una persona che sta LAVORANDO? siete infimi. evidentemente non conoscete la fame e il bisogno di lavorare per sopravvivere. merde luride», scrisse un utente su Twitter, esprimendo tutto il suo disprezzo davanti al video. E adesso la situazione non cambia. Un ridere è stato ucciso, certo, in un incidente stradale, tuttavia bisogna parlare della sicurezza del lavoro.

La morte di Sebastian Galassi: non solo un rider

Sebastian Galassi è morto due giorni fa a Firenze, a causa di un incidente stradale. L’incidente è avvenuto sabato 1 ottobre alle ore 21.30 in via De Nicola all’altezza di via Gobetti, nella zona di Rovezzano, nella periferia sud della città. Per ragioni in via da accertamento da parte della Polizia Municipale, una Land Rover si è scontrata con lo scooter Honda Sh guidato da Sebastian Galassi, che in quel momento stava facendo una consegna per Glovo.

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Sebastian Galassi

La procura ha già aperto un fascicolo per omicidio colposo, e il conducente della Land Rover è stato iscritto nel registro degli indagati. Insieme all’auto e allo scooter, è stata sequestra un’altra auto. Ci saranno da accertare anche se e chi dei mezzi coinvolti possa non aver rispettato semafori o precedenze. Intanto il sindaco di Firenze denuncia con rabbia la vicenda e l’ingiustizia, citando anche altri casi di rider uccisi mentre correvano «per rispettare i tempi di consegna».

«Le indagini chiariranno la dinamica dell’incidente e le responsabilità, ma intanto abbiamo una famiglia disperata e una comunità in lutto. È l’ennesimo caduto sul lavoro, ma ciò che fa più rabbia è l’ennesimo rider morto mentre correva per rispettare i tempi di consegna. Come Willy a Livorno, Roman Emiliano sul Terragno, Romulo a Montecatini. Zero tutele, ritmi insostenibili, pochi diritti.

Da anni a Firenze ci battiamo per la dignità di tutti i lavoratori e dei riders in particolare. Lanciati in bici o in moto nelle strade delle nostre città per consegnare milioni di pasti perché un algoritmo li spinge a correre sempre di più per guadagnare 600 euro al mese. Devono fare presto se vogliono guadagnare. Una corsa contro il tempo per soddisfare il cliente. Una corsa per pochi euro. Una corsa che costa la vita. Tutto questo è abominevole».

Dario Nardella

Per il 5 ottobre i ridere fiorentini hanno organizzato uno sciopero di 24 ore, proclamato dal Filcams-Filt-Nidil Cgil, proprio in seguito alla morte di Sebastian Galassi. Nella nota diffusa dalla Cgil leggiamo che «a Firenze un altro rider morto sul lavoro in attesa degli approfondimenti delle indagini, esprimiamo profondo dolore e vicinanza alla famiglia. C’è anche tanta rabbia: siamo di fronte a un’altra morte inaccettabile, in un settore dove la sicurezza sul lavoro è ancora troppo spesso un diritto da conquistare, così come salari dignitosi e diritti tante volte sono una chimera, all’interno di un sistema che spinge alla produttività a discapito delle tutele».

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Continuano poi: «Vogliamo dare un segnale forte e per questo proclameremo uno sciopero di 24 ore per i rider fiorentini mercoledì 5 ottobre. È tempo che le aziende facciano la loro parte e contribuiscano a correggere le storture dei meccanismi del settore, che da anni combattiamo e denunciamo. E anche la politica, a partire dal livello nazionale, deve intervenire con provvedimenti concreti per migliorare le condizioni di lavoro dei rider».

Anche Glovo esprimere la sua solidarietà nei confronti di Sebastian Galassi: «Siamo profondamente affranti nel sapere che un rider è rimasto vittima di un incidente stradale avvenuto la scorsa notte a Firenze. Ci stiamo mettendo in contatto con la famiglia per sostenerla in questo momento difficile. I dettagli dell’accaduto non sono ancora noti, tuttavia, è attualmente in corso un’indagine e siamo a disposizione delle autorità competenti».

Ieri sera in città si è consumata una tragedia. Un giovane rider di 26 anni è morto travolto da un’auto mentre viaggiava…

Pubblicato da Dario Nardella su Domenica 2 ottobre 2022

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