Sabrina Misseri, parla l’avvocato Franco Coppi

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Quello di Sarah Scazzi è uno dei casi più tristi di tutta la storia d’Italia. Una giovanissima ragazza vittima della sua stessa famiglia, vittima di gelosia e bugie da parte di persone che avrebbero dovuto solo amarla. A essere arrestate per questo caso sono Michele Misseri, la moglie Cosima e la figlia Sabrina Misseri. Proprio l’avvocata di quest’ultima, Franco Coppi, 84 anni, ha rilasciato un’intervista con il Corriere della Sera parlando di come la donna abbia smesso di scriverle all’improvviso.

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All’inizio non si pensava minimamente al rapimento, che invece era sostenuto dalla famiglia, anche dalla cugina Sabrina che poi vedremo coinvolta in prima persona nel suo omicidio, e questo perché Sarah era descritta dai media come la tipica quindicenne ribelle e immatura, alla costante ricerca di attenzioni, che litigava spesso con la madre e che quindi aveva deciso di scappare da casa per ottenere un’indipendenza. Le ipotesi erano quindi la fuga volontaria per diventare famosa, oppure l’adescamento da un ragazzo più grande conosciuto online.

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Tuttavia, quando il 29 settembre fu ritrovato il cellulare semibruciato di Sarah Scazzi, le cose cambiarono. A trovarlo fu proprio lo zio Michele, e questo cominciò ad alimentare dei sospetti verso di lui, che fu interrogato a lungo e, una settimana dopo, confessò l’omicidio della quindicenne dopo aver tentato di stuprato, indicando anche il luogo dove il cadavere della giovane era stato per tutto quel tempo, un luogo che solo chi conosce bene la zona. Tuttavia, questa sarebbe stata solo la prima delle sei versioni di Michele Misseri.

L’annuncio del ritrovamento del corpo di Sarah alla madre fu dato in diretta a Chi l’ha visto, che stava trasmettendo in quel momento un servizio sulla ragazzina. Il primo a essere accusato fu ovviamente lo zio Michele; Sabrina Misseri, dopo essere stata interrogata per sei ore, fu arrestata per concorso in omicidio: il movente era che Sabrina era gelosa di come la cugina stava crescendo e soprattutto per le attenzioni che riceveva da Ivano Russo, di cui la cugina maggiore era innamorata. A maggio venne arrestata poi Cosima, la madre di Sabrina, poiché si riteneva che avesse contribuito a uccidere la nipote.

Sabrina Misseri: le parole del suo avvocato

L’avvocato Franco Coppi ha 84 anni e ha difeso Sabrina Misseri nel processo per l’omicidio di sua cugina, Sarah Scazzi. In una recente intervista con Il Corriere della Sera, fra una battuta e l’altra, ha parlato del caso Avetrana, affermando che inizialmente lui e Sabrina Misseri si scambiavano «una lettera a settimana, adesso all’improvviso tace. So che è in crisi e questo mi amareggia e mi preoccupa. Sono convintissimo dell’innocenza sua e di sua madre. Abbiamo fatto ricorso alla Corte europea dei diritti dell’uomo e abbiamo superato il primo controllo di ammissibilità. Ma i tempi sono lunghi. Lascerò il caso in eredità al mio studio…».

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Sembra quindi che la ragazza condannata per l’omicidio di sua cugina, la minorenne Sarah Scazzi, al momento non se la stia passando molto bene, o forse semplicemente si è demoralizzata sul fatto che non uscirà molto bene dal carcere. Il suo avvocato, però, è ancora convinto, forse uno dei pochi in Italia (insieme alla sorella di Sabrina Misseri), dell’innocenza della famiglia che è stata accusata.

Nell’intervista ha anche parlato dei problemi della giustizia: «Certamente la cosa che più salta agli occhi è la lunghezza abnorme dei processi; 7-9 anni di media è un tempo mostruoso. So che diventando vecchi si diventa laudator temporis acti ma quand’ero giovane andavo in udienza e sapevo che il processo avrebbe avuto una durata accettabile. Oggi capita che il pubblico ministero discuta a gennaio e la difesa a dicembre. Fissano udienze dopo un anno e ho la sensazione di una certa trasandatezza, nel sistema Giustizia, come se ci fossimo tutti quanti un po’ abbassati di livello».

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