Salvini scandaloso su Cucchi: niente scuse, e speriamo che gli italiani ne tengano conto

Condividi

Ne terrò conto. Le droghe fanno male. Questo è quello che Matteo Salvini, con una faccia da chi continua a scendere e scendere nei sondaggi e non fa neanche niente per provare a rialzarsi. Un’espressione di una persona a cui non importa nulla, perché dopo aver raschiato il fondo lui rimane coerente (solo in questo, però): e continua a raschiare ancora e ancora. Pensavamo che dopo la figuraccia fatta in Polonia, per quest’anno fosse abbastanza. E invece, piuttosto che chiedere scusa per le sue parole e azioni, lui, davanti alle cause e condanne per la morte di Stefano Cucchi, continua con: io sono contro la droga.

salvini-cucchi-ne-prendo-atto

La storia del giovane uomo che è stato ucciso di botte dai carabinieri dovrebbero conoscerla ormai tutti. Ma forse non tutti sanno cosa anche la sorella ha dovuto passare in tutti questi anni, cercando di lottare per qualcosa che dovrebbe essere scontato: giustizia, verità, pace per suo fratello. Perché, quando Stefano è stato ucciso nel 2009, le cause della morte erano per malnutrizione. Peccato che la malnutrizione non ti lasci degli ematomi violacei in faccia. Le foto del corpo del ragazzo sono diventate il simbolo contro l’abuso e la violenza delle forze dell’ordine.

Secondo le accuse (confermate solo pochi giorni fa, dopo più di dieci anni), tre carabinieri avrebbero colpito Cucchi «con schiaffi, pugni e calci, provocando una rovinosa caduta, che unitamente alla condotta omissiva dei sanitari che avevano in cura Cucchi presso la struttura protetta dell’ospedale Sandro Pertini, ne determinavano la morte». Dopo diversi rinvii a giudizi, solo nel 2018 c’è una svolta nel processo-bis: Francesco Tedesco, uno dei tre carabinieri a processo per omicidio preterintenzionale e abuso di autorità, accusa i suoi due colleghi di aver picchiato Cucchi, portandolo alla morte.

Tuttavia, alla fine del processo, dopo 13 anni di attesa, i carabinieri Di Berardo e D’Alessandro vengono condannati a (solo) 12 anni dalla Corte d’Assise d’Appello di Roma. Salvini, sul caso, disse che «il caso Cucchi dimostra che la droga fa male». Ha detto che Ilaria Cucchi gli fa schifo. Ha continuato per anni a sostenere che Cucchi fosse morto per la droga (d’altronde, Matteo Salvini è sempre dalla parte delle forze dell’ordine: anche quando picchiano una persona in sedia a rotelle). Dopo che la corte ha stabilito che il ragazzo non è morto per la droga, però, non arriva alcun tipo di scusa. E, chissà perché, questo non ci stupisce.

Salvini contro la droga: ma Cucchi è stato ammazzato di botte

salvini-cucchi-ne-prendo-atto
Salvini e Lucci, ultrà arrestato per traffico di droga

Due minuti (circa) di video, in cui gli viene chiesta una dichiarazione sul caso Cucchi, anche in seguito alle parole che ha detto in passato. Ne sarebbe uscito pulito (quasi) se avesse parlato di giustizia, se avesse chiesto scusa alla signora Ilaria Cucchi in quanto in passato ha difeso i carabinieri che hanno ucciso il fratello, in quanto per anni è andato contro lei e la sua battaglia verso la giustizia, in quanto riesce solo a schierarsi contro la droga. Ma Stefano Cucchi è morto ammazzato di botte, non è morto a causa della droga.

La giornalista lo informa sulla sentenza Cucchi, cosa che lui sa già ovviamente (ma non ha avuto neanche il coraggio di scrivere un singolo post, quando lo sappiamo, se fosse stato stabilito il contrario, cosa e quanto avrebbe pubblicato), e a questo punto comincia una serie di prendo atto, con un sorriso in faccia di chi sa di aver fatto l’ennesima figuraccia, eppure non evita di farne un’altra ancora. Perché quei prendo atto vengono dopo il caso Morisi, che non è stato accusato di spaccio, ma che comunque è o è stato un consumatore, e per uno come Salvini che ha giustificato la morte di Cucchi con la droga, questo vale molto.

Cos’altro ha detto, incalzato dalla report? «Io sono sempre e comunque contro ogni tipo di droga», «quando c’è di mezzo un morto c’è solo da pregare», «la droga uccide i ragazzi di oggi, che dopo il lockdown si strafanno di farmaci e psicofarmaci», «gli agenti sono stati condannati? Vuol dire che hanno sbagliato». Come con la situazione in Polonia, però, nessun “scusa” arriva. Perché sarebbe tanto semplice chiedere scusa per chi è stato in passato. Ma non puoi chiedere scusa per una persona che sei ancora oggi.

salvini-cucchi-ne-prendo-atto
Salvini e Morisi

Stefano Cucchi, lo ripeteremo fino allo sfinimento, non è morto a causa della droga, e dire, mentre sei intervistato riguardo la sua sentenza, che la droga fa male, significa non aver minimamente cambiato opinione, significa continuare a sostenere che sia morto per droga, significa ballare sopra la tomba di un morto che si sarebbe potuto evitare se quelle forze dell’ordine non fossero state degli animali incivili con zero rispetto per la vita umana.

Ha persino detto che «ogni paese ha la stampa che si merita», alludendo quindi al fatto che l’Italia non fosse un bel paese in quanto lui insieme al suo partito aveva appena proposto una legge contro l’utero in affitto (già illegale in Italia), ma i giornalisti volevano sapere la sua opinione su un caso di cronaca che nell’ultimo decennio lui ha commentato più e più volte, quando faceva comodo a lui, però. Probabilmente Matteo Salvini vuole la stampa che c’è in Russia, o in Bielorussia, o in Ungheria? Chiediamo per sapere. Quale sarebbe la stampa utopica di Matteo Salvini?

«La sorella di Cucchi mi fa schifo, si dovrebbe vergognare per quanto mi riguarda. Difficile pensare che ci siano stati carabinieri che pestano quello lì per il gusto di pestare», disse il 4 gennaio 2016, Matteo Salvini. Dice anche di aver invitato la famiglia per parlare, ma che si sono rifiutati di essere in sua presenza, e per questo non sono arrivate le scuse. Tira fuori sempre questa storia. La verità è che, come dice pubblicamente qualsiasi cosa entri nel suo stomaco, potrebbe pubblicamente chiedere scusa. Ma sarebbe troppo facile, non è così?

È più semplice dire che la droga uccide. Ma quando a essere accusato è stato il suo amico Morisi, era una persona da aiutare, che aveva bisogno d’aiuto. Per Stefano Cucchi invece era solo droga. Qualsiasi fosse stata la notizia riguardando il caso Cucchi, per Matteo Salvini e per la Lega, era colpa della droga. Come se la droga avesse picchiato fino alla morte il ragazzo. Ma evidentemente ci sono persone di serie A e di serie B. Persone che vanno aiutate, e persone che vengono picchiate.

Non perderti le nostre news!

Non inviamo spam! Leggi la nostra Informativa sulla privacy per avere maggiori informazioni.