Russia: il cessate il fuoco in Ucraina sembra essere lontano [9 marzo 2022]

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Continua la guerra, continuano i feriti, continuano gli sfollati in Ucraina. Tuttavia ieri, finalmente, abbiamo avuto dei corridoi umanitari che hanno permesso a tante persone civili, a famiglie o persone sole, di mettersi in salvo da questa guerra voluta dal presidente Putin e che sembra non aver fine. Intanto, però, le conseguenze si fanno sentire: oltre alle morti che sono la conseguenza più grave, cresce il prezzo del petrolio, e tantissime aziende e società stanno abbandonando il territorio russo proprio a causa delle azioni di Putin contro gli ucraini.

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Per i giorni precedenti:

  1. Russia: è scoppiata la guerra contro l’Ucraina [aggiornamenti del 24 febbraio 2022]
  2. Russia: la guerra contro l’Ucraina [25 febbraio 2022]
  3. Russia: continua la guerra contro l’Ucraina [26 febbraio 2022]
  4. Russia: il quarto giorno di guerra contro l’Ucraina [27 febbraio 2022]
  5. Russia: siamo al quinto giorno di resistenza dell’Ucraina [28 febbraio 2022]
  6. Russia: sesto giorno di bombardamenti contro l’Ucraina [1 marzo 2022]
  7. Russia vs Ucraina: sette giorni dopo, la guerra non ha ancora fine [2 marzo 2022]
  8. Russia: la guerra continua dopo una settimana [3 marzo 2022]
  9. Russia: le ultime novità della guerra contro l’Ucraina [4 marzo 2022]
  10. Russia: 9 giorni dopo l’inizio della guerra in Ucraina [5 marzo 2022]
  11. Russia: siamo all’undicesimo giorno di guerra in Ucraina [6 marzo 2022]
  12. Russia: diretta della guerra in Ucraina dopo 12 giorni [7 marzo 2022]
  13. Russia: l’invasione in Ucraina, quasi una settimana dopo [8 marzo 2022]

Facciamo giusto una brevissima digressione sui giorni precedenti alla guerra. Cos’è successo nei giorni scorsi? Il primo a parlare di terza guerra mondiale per riferirsi al conflitto fra la Russia e l’Ucraina è stato proprio il Presidente Biden, ed è sempre stato lui, insieme agli Stati Uniti, a provare a prevedere quando ci sarà un attacco. Quando, perché per gli americani è stato sicuro sin dal principio che ci sarebbe stato. «La Russia sta cercando un pretesto per invadere l’Ucraina», aveva detto Jake Sullivan. Inizialmente si pensava che sarebbe stato mercoledì 16 febbraio, ma invece è iniziato giovedì 24 febbraio. Putin l’ha chiamata operazione per proteggere il Donbass. Insomma, ecco il casus belliUna guerra iniziata per proteggere.

Più di una settimana fa, poi, Vladimir Putin ha deciso di riconoscere l’indipendenza delle repubbliche separatiste ucraine di Donetsk e Lugansk, firmando al Cremlino, in diretta televisiva, il riconoscimento con i leader delle due repubbliche del Donbass. Ha affermato il presidente russo: «L’Ucraina è serva dei padroni occidentali, se avrà armi di distruzione di massa il mondo cambierà drammaticamente. Kiev deve fermare immediatamente le operazioni militari». Questa decisione è stata presa «dopo una richiesta del capo della Repubblica popolare di Donetsk al ministero della Difesa della Federazione Russa, per garantire l’attuazione delle funzioni a sostegno della pace sul territorio prima della conclusione dell’accordo di amicizia, cooperazione e mutuo soccorso» con Mosca.

Forse il momento più alto della giornata di ieri stata l’umiliazione di Matteo Salvini (Matteo Salvini contestato persino in Polonia: i polacchi non dimenticano la maglia e l’amicizia con Putin), che in Polonia non è stato accolto come sperava e ha ricevuto in regalo la maglietta con la faccia di Putin. La giornata, però, si è conclusa con le solite belle parole del presidente ucraino: « mondo non crede nel futuro della Russia, non ne parla. Parlano di noi, ci stanno aiutando, sono pronti a sostenere la nostra ripresa dopo la guerra. Perché per una nazione, che si difende così eroicamente, ci sarà sicuramente un futuro».

Ucraina in fiamme: la diretta della guerra dopo due settimane

L’estensione delle sanzioni al settore energetico russo rappresenterebbe un «onere sproporzionatamente grande» per l’Ungheria, ha affermato il primo ministro ungherese Viktor Orban, schierandosi contro il divieto all’energia russa. Intanto il ministro dell’Energia ha affermato che i dipendenti della centrale nucleare di Zaporizhzhya presi in ostaggio sono stati torturati. Aggiunge anche che la propaganda russa prevede di utilizzare il personale della centrale nucleare per i propri scopi.

Da Sumy arriva la notizia della morte del sedicenne Artyom Pryimenko, campione ucraino di sambo, ucciso durante un attacco aereo. Insieme a lui, è morta tutta la sua famiglia, compresi i due fratellini minori. Secondo la Missione di monitoraggio dei diritti umani delle Nazioni Unite in Ucraina, le vittime civili hanno raggiunto le 1.335 dall’inizio dell’invasione su vasta scala della Russia. Finora, 474 civili sono stati uccisi e 861 feriti. 38 bambini sono stati uccisi e 71 feriti.

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5.000 persone sono state evacuate con successo da Sumy all’Oblast’ di Poltava l’8 marzo, secondo Dmytro Lunin, a capo dell’amministrazione militare dell’Oblast’ di Poltava. Gli evacuati erano per lo più donne e bambini, oltre a cittadini turchi. All’ambasciata russa a Washington, la cui via è stata cambiata dai manifestanti in “Via Zelensky”, è stata portata una lista di personaggi politici uccisi o quasi dal Cremlino. Al primo posto Alexey Navalny.

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Sirene antiaeree a Kiev, Zhytomyr, Vinnytsia e Vasylkiv durante la notte. Dal 6 marzo ventimila volontari stranieri si sono uniti alle forze ucraine per combattere la Russia. I volontari stranieri potranno ottenere la cittadinanza ucraina se lo desiderano, ha detto il primo viceministro degli interni Yevhen Yenin. La Russia non esclude la possibilità di coinvolgere fino a 800 militari dello stato separatista non riconosciuto della Transnistria nella sua guerra contro l’Ucraina, ha affermato il 9 marzo lo stato maggiore delle forze armate ucraine.

La Gran Bretagna ha imposto un divieto di esportazione di prodotti e tecnologie aeronautiche e spaziali in Russia e ha equiparato l’ingresso di qualsiasi aereo russo nel proprio spazio aereo a un reato penale. Reuters fa sapere che i funzionari statunitensi hanno chiesto al Venezuela di fornire almeno una parte delle esportazioni di petrolio verso gli Stati Uniti come parte di qualsiasi accordo per allentare le sanzioni commerciali sul petrolio sulla nazione membro dell’OPEC.

Mosca ha annunciato il pieno controllo della centrale nucleare di Zaporizhzhia. I leader di Emirati Arabi Uniti e Arabia Saudita rifiutano una telefonata con il presidente Biden. Sky News invece comunica che il ministero della Difesa russo afferma di aver ottenuto documenti che dimostrano che l’Ucraina aveva pianificato un attacco al Donbass a marzo. Ragip Soylu invece afferma che gli Stati Uniti ritengono probabile che le forze russe accerchino Kiev nelle prossime 72 ore.

Biden su Twitter: «Questo deve essere chiaro: l’Ucraina non sarà mai una vittoria per Putin. Putin potrebbe essere in grado di prendere una città, ma non sarà mai in grado di tenere il Paese». Il Kyiv Indipendent scrive che l’Ucraina prevede un cessate il fuoco temporaneo per evacuare i civili da 10 città il 9 marzo. Le rotte includono Enerhodar e Mariupol a Zaporizhzhia, da Sumy a Poltava, da Izium a Lozova, da Volnovakha a Pokrovsk, da Vorzel, Borodianka, Bucha, Irpin e Hostomel a Kiev.

La Russia invece ha accusato gli USA di aver collaborato con l’Ucraina nello sviluppo di armi biologiche e sostiene anche di avere documenti che lo provino. La portavoce del ministero degli esteri russo, Maria Zakharova: «In questi giorni, i nostri timori di lunga data, che abbiamo espresso ripetutamente, sullo sviluppo da parte degli Stati Uniti di materiali biologici militari sul territorio dell’Ucraina, sotto la supervisione, dei servizi speciali Usa competenti, sono stati confermato».

Odessa oggi

Kuleba alla Germania: «avete fatto troppo poco». Il ministro degli esteri ucraino ha esortato la Germania ad «aprire gli occhi», a inviare armi all’Ucraina, ad aiutare a proteggere il suo cielo, ad ottenere jet fa combattimento e ovviamente a imporre sanzioni più severe alla Russia. Ha anche ricordato che l’Ucraina aveva chiesto sanzioni preventive, incluso il targeting del Nord Stream 2, molto prima dell’invasione totale, ma le decisioni importanti sono state prese «tragicamente in ritardo».

Volodymyr Zelenskyy ha dichiarato che la parte ucraina si sta preparando per i prossimi round di negoziati con la Russia per raggiungere la pace. Anche la Russia vuole tenere i colloqui «il prima possibile, dipende dalla volontà di Kiev». La Cina fornirà all’Ucraina 791.000 dollari in aiuti umanitari, ha affermato oggi un portavoce del ministero degli Esteri cinese. Tuttavia, il ministro degli Esteri cinese Wang Yi aveva precedentemente affermato che l’amicizia tra Cina e Russia è «solida come una roccia» e che le prospettive per la loro cooperazione sono ampie.

La centrale di Chernobyl è «completamente ferma» a causa dell’offensiva russa. Ieri l’Aiea aveva fatto sapere di aver «perso il contatto remoto di trasmissione dati con i sistemi di salvaguardia di Chernobyl» (fonte: ANSA). Il Cremlino, intanto: «la questione principale in agenda saranno le misure per minimizzare gli effetti delle sanzioni sull’economia russa», mentre tramite Interfax fa sapere che domani ci sarà una riunione di governo per discutere sulle misure da adottare per ridurre al minimo l’effetto delle sanzioni. Il vice ministro per le situazioni di emergenza, Alexander Chupriyan presenterà un rapporto sulla sistemazione dei rifugiati dall’est dell’Ucraina nelle regioni russe.

Olaf Scholz, cancelliere tedesco, in conferenza stampa con il canadese Justin Trudeau a Berlino: «Vediamo attacchi a città, case, scuole in Ucraina. Restiamo senza parole. Quello di cui abbiamo bisogno ora è una tregua». Il vice sindaco di Mariupol, Sergiy Orlov ha detto che la città è «sotto continui bombardamenti russi», c’è un genocidio in corso, 1170 persone uccise, 47 sepolte oggi in una fossa comune. Niente acqua, riscaldamento, elettricità, gas, con i residenti che bevono neve e bruciano legna da ardere.

«In questo scenario di crisi, l’Unione Europea ha saputo riallacciarsi alle radici fondanti della costruzione europea, costituite dal rispetto dei diritti umani e dalla solidarietà. valori che da sempre l’Italia ha posto alla base della sua politica di accoglienza», ha detto il premier Mario Draghi durante il question time alla Camera. «Per i profughi ucraini che vogliono svolgere attività lavorativa abbiamo previsto una prima misura che consente loro sulla base della sola richiesta del permesso di soggiorno ed in deroga alle quote del decreto flussi di lavorare sia in forma autonoma che stagionale».

Continua: «Abbiamo predisposto la piena integrazione di studenti e studentesse anche in raccordo con la comunità di connazionali integrati in Italia. Accoglienza, fratellanza e solidarietà sono dimostrati dalle azioni intraprese dall’Italia ma molto di più sarà necessario perché forse la reazione non è di giorni e mesi, forse è più lunga». «Sul fronte sanitario i profughi o fanno il tampone ogni 48 ore o accettano di vaccinarsi. Il dipartimento della protezione civile provvede alla ricognizione dei posti letto e al trasferimento pazienti inoltra agli ucraini nei centri di prima accoglienza è prevista assistenza sanitaria, sociale, psicologica, orientamento legale e corsi di lingua italiana. Nei centri sono previsti servizi anche finalizzati all’integrazione e alla formazione professionale».

Ancora dice che: «ovviamente seguiamo con grande attenzione le conseguenze di questa crisi sull’economia e sulla situazione finanziaria dei cittadini italiani, l’incremento del prezzo dell’energia e l’incremento e disponibilità delle materie prime. Il governo non può fermare questi eventi ma possiamo muoverci con rapidità e decisione come abbiamo fatto e come continueremo a fare per difendere il potere di acquisto delle famiglie e la competitività e la sopravvivenza delle imprese».

Di Maio su Twitter, intanto, scrive di aver sentito il collega indiano Subrahmanyam Jaishankar «per confrontarci sugli ultimi sviluppi dell’aggressione militare russa all’Ucraina. Massimo impegno per favorire un coordinamento internazionale che porti al cessate il fuoco e raggiungere una soluzione mediata e sostenibile tramite la diplomazia». Il sindaco di Kiev a Sky TG24: «In questo momento abbiamo la guerra a 10 chilometri dal centro della città, ed abbiamo dei soldati russi che stanno cercando di farsi strada all’interno dei quartieri: sono due settimane che girano attorno a Kiev, stanno tentando di fare pressione sui civili, sui cittadini, cercando di avvicinarsi ancora di più al centro della città».

Ha anche assicurato: «Ormai sono tantissime le persone che hanno passato tutti questi giorni sottoterra, nei rifugi, e migliaia nelle metropolitane. Le persone sono veramente arrabbiate, stanche, preoccupate, ma nonostante tutto siamo pronti a difendere la nostra capitale», sottolineando che «adesso la situazione in città è sotto controllo. L’acqua, l’elettricità, le varie utenze sono disponibili. I vari servizi della città lavorano molto bene».

Continua Mario Draghi: «Sul piano scolastico vogliamo garantire ai giovani ucraini il sostegno necessario per proseguire il loro percorso formativo. Sono state diramate direttive per favorire la piena integrazione delle studentesse e degli studenti ucraini, anche in raccordo e con la collaborazione delle comunità di connazionali stabilmente inserite in Italia». Ha anche detto di dare «la massima attenzione alla questione della sicurezza energetica e in particolare alla diversificazione delle fonti, lo dimostrano i più recenti interventi. Siamo al lavoro per ridurre la dipendenza dal gas russo in tempi rapidi, che non è ovvio come compito ma è necessario farlo».

Il Ministero della Difesa russo ha ufficialmente riconosciuto la partecipazione dei soldati di leva alla guerra in Ucraina: «Purtroppo sono stati trovati diversi fatti relativi alla presenza di soldati di leva nelle unità delle Forze armate russe partecipanti all’operazione militare speciale in Ucraine». Putin aveva smentito più volte, dicendo che solo soldati e ufficiali professionisti erano stati inviati. Il ministero della Difesa russo ha affermato che alcuni di loro sono stati catturati, motivo per cui probabilmente sono usciti con questo annuncio.

Zelensky: «Il nostro esercito è riuscito a ricostituire il suo arsenale grazie ai numerosi equipaggiamenti che ha portato sul campo di battaglia. Carri armati nemici, veicoli corazzati e munizioni ora funzioneranno per la nostra difesa. Cosa potrebbe esserci di più umiliante per gli invasori? Batteremo il nemico con le sue stesse armi». Condivide poi un video dell’ospedale di Mariupol: «Mariupol. Colpo diretto delle truppe russe all’ospedale di maternità. La gente, i bambini sono sotto le macerie. Atrocità! Per quanto ancora il mondo sarà complice ignorando il terrore? Chiudete il cielo adesso! Ferma gli omicidi! Avete il potere ma sembra che stiate perdendo umanità».

«Voglio prima di tutto ringraziare a nome del Governo e mio personale tutti coloro che in questi giorni si sono mobilitati spontaneamente per sostenere la popolazione ucraina. Associazioni di volontariato e del terzo settore, amministratori locali, imprese, singoli cittadini e famiglie stanno inviando aiuti e offrendo assistenza e ospitalità ai profughi che arrivano in Italia con grandissima generosità e profonda umanità. Devo ringraziare particolarmente i sindaci e tutti gli esponenti del terzo settore. A questo proposito la settimana prossima verrà convocato il comitato del terzo settore per la predisposizione del regolamento che pende da tempo.

La forza di un Paese e di una democrazia si misura anche con la capacità di difendere i valori della dignità umana, della pacifica convivenza e dell’amicizia tra i popoli. In questo senso il mio pensiero va anche ai tanti cittadini russi che condividono questi valori e condannano le violenze commesse ai danni del popolo ucraino».

Mario Draghi

Alcuni soldati russi catturati dagli ucraini hanno chiesto di rimanere in Ucraina dopo la fine della guerra, poiché temono per la propria vita. «Mi è stata data l’opportunità di chiamare i miei genitori e mi hanno detto che gli era già arrivata la lettera con la notizia della mia morte», ha detto uno di loro, che poi ha detto che «se veniamo scambiati, ci fucileranno». Il commissario Ue all’Agricoltura Janusz Wojciechowski: «Le recenti possibili restrizioni all’esportazione proposte all’interno dell’Unione europea sono un esempio delle azioni che dovremmo evitare, che destabilizzerebbero i mercati e aumenterebbero ulteriormente i rischi».

Morawiecki ha detto che dopo la fine del conflitto Kiev riceverà un ampio programma di assistenza sanitaria (una sorta di “Piano Marshall per l’Ucraina”). «L’Ucraina sta lottando oggi per i valori europei, per la tolleranza, la libertà e la democrazia», ha detto, spiegando di sostenere «le aspirazioni di adesione all’Ue dell’Ucraina». Intanto in Italia un grosso petardo è stato lanciato nella notte all’interno del giardino dell’Ambasciata Bielorussa a Roma. Sono in corso gli accertamenti della polizia. In merito a quest’evento é stato attivato un potenziamento della vigilanza. Lo ha riferito l’Adnkronos.

Dunja Mijatovic, commissaria per i diritti umani del Consiglio d’Europa, ha detto: «La comunità internazionale deve urgentemente aumentare l’assistenza ai paesi maggiormente esposti all’arrivo di chi fugge dalla guerra in Ucraina, e in particolare alla Moldavia». «La no-fly zone comporta un attacco massiccio della Nato al sistema di difesa aerea russo in Ucraina, Bielorussia e Russia» e porterebbe a una «escalation significativa della guerra in Ucraina e anche al rischio di una guerra a pieno titolo in Europa, Nato contro Russia, portando molta più sofferenza umana, vittime civili, distruzione. Sarebbe estremamente pericoloso», ha detto invece Jens Stoltenberg, segretario della NATO.

Il direttore di Caritas Italia: «I tanti frutti solidali che fioriscono nelle nostre comunità sono preziose occasioni di animazione alla pace ma anche gesti concreti di sostegno e vicinanza, che ci impegniamo a finalizzare al meglio». Jill Biden, First Lady, invece: «Parlo tutti i giorni con Joe di quanto avviene in Ucraina, lui lavora senza sosta per unire le persone, per unire i paesi della Nato, in modo che possano ergersi contro Putin».

Antony Blinken, in conferenza stampa a Washington insieme alla ministra degli esteri britannica, Elizabeth Truss, ha detto che «questo non è tempo di equivocare chiedendo ad entrambe le parti di consentire ai civili di partire in sicurezza». La ministra, invece, ha chiesto di escludere la Russia dal circuito SWIFT: «Dobbiamo raddoppiare i nostri sforzi sulle sanzioni, questo include un completo divieto del circuito Swift e che il G7 metta fine all’uso di gas e petrolio russo».

Il Senato polacco ha adottato all’unanimità una risoluzione sull’adesione dell’Ucraina all’UE con procedura accelerata. «I soldati ucraini difendono il loro paese, difendono l’intera Europa», leggiamo. Volodymyr Zelensky, in un’intervista a Bild, ha affermato che il conflitto può essere risolto solo attraverso un dialogo diretto con il presidente russo Putin sulla base di un compromesso reciproco. Il Pentagono aggiorna e dice di non vedere segni di un imminente assalto ad Odessa. Ha anche detto che l’invio di aerei in Ucraina da basi statunitensi non è nell’interesse di Washington.

Mariupol oggi

Kamala Harris, vice presidente degli Stati Uniti, ha raggiunto la Polonia. La Russia, intanto, ha ammesso di aver usato una bomba termobarica in Ucraina, come fa sapere Samuel Ramani. Il ministro degli esteri Kuleba è andato ad Antalya per negoziare con Lavrov. Elon Musk invece continua a inviare satelliti di comunicazione Starlink (Elon Musk attiva internet Starlink in Ucraina). Zelensky intanto denuncia la Russia e i missili verso gli ospedali:

«Che razza di Paese è la Russia se ha paura degli ospedali e delle case di maternità e li distrugge? C’erano dei piccoli nazionalisti lì? Le donne incinte avrebbero sparato missili a Rostov? Qualcuno in quell’ospedale di maternità ha offeso le persone di lingua russa? Sganciare una bomba su un ospedale per la maternità – è la prova definitiva che ciò che sta accadendo è un genocidio degli ucraini.

Europei, non potete dire di non aver visto cosa sta succedendo. Dovete inasprire le sanzioni finché la Russia non potrà continuare la sua guerra selvaggia. Insieme, dobbiamo restituire ad alcuni leader occidentali il loro coraggio, in modo che facciano ciò che avrebbero dovuto fare il primo giorno di questa invasione: o chiudere il cielo ucraino o darci dei caccia, così lo facciamo noi stessi».

Ha poi detto che per domani, 10 marzo, sono previsti sei corridoi umanitari dalla regione di Kiev e in città come Sumy, Energodar, Mariupol, Izyum e Volnavakha. Ha anche firmato una legge che consente ai civili ucraini di usare delle armi contro i militari russi, che è valida per l’intero periodo della legge marziale.

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