Russia, la Duma approva delle leggi contro la propaganda LGBT

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Se pensavate che in Russia non potesse andare peggio di così, evidentemente vi hanno presi come una sfida, perché la Duma, ovvero la camera bassa del Parlamento russo, ha approvato un disegno di legge anti LGBT, che impone un divieto totale della “propaganda LGBT“. Nel mirino, ci sono ancora una volta le persone omosessuali, ma anche la semplice comunicazione. Come si tenta ancora una volta di fare in Italia, infatti, la destra cerca proprio di eliminare tutto ciò che possa essere arcobaleno, convinta che in qualche modo possa “compromettere” i giovani. Poi il giorno dopo urlano al “pensiero unico” della sinistra.

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La situazione in Russia non è delle migliori. Pensiamo, ad esempio, a come il patriarca Kirill abbia giustificato l’invasione dell’Ucraina dicendo che «se l’umanità riconosce che il peccato non è una violazione della legge di Dio, se l’umanità concorda sul fatto che il peccato è una delle opzioni per il comportamento umano, allora la civiltà umana finirà lì», ha continuato. «[Le parate omosessuali] sono progettate per dimostrare che il peccato è una delle variazioni del comportamento umano». Come se poi l’Ucraina fosse un Paese LGBT-Friendly.

«Ecco perché per entrare nel club di quei paesi è necessario organizzare una parata del gay pride. Non per fare una dichiarazione politica ‘siamo con te’, non per firmare accordi, ma per organizzare una parata gay. E sappiamo come le persone resistono a queste richieste e come questa resistenza viene repressa con la forza. Ciò significa che si tratta di imporre con la forza un peccato condannato dalla legge di Dio, e quindi, di imporre con la forza alle persone la negazione di Dio e della sua verità», ha detto nella stessa omelia.

Non solo questo, ovviamente. In Russia le persone LGBT non sono viste come delle persone normali, non hanno dei diritti e sono considerati come una mera ideologia. Nel 2020, dopo che nel 2013 era stata approvata una legge che proibisce la distribuzione di materiale propagandistico a sfondo omosessuale ai minori di 18 anni, Putin affermò che «finché ci sarò io, in Russia il matrimonio gay non sarà mai legale».

Nel 2021, poi, ha proprio modificato la Costituzione, vietando ufficialmente il matrimonio egualitario, le adozioni per le persone transgender e definendo la “fede in Dio” come valore fondamentale del Paese. Sempre lo scorso anno, i gruppi LGBT sono stati riconosciuti come estremisti, e poi hanno anche definito come “agenti stranieri” (in modo da averli più sotto il proprio controllo) Russian LGBT Network e cinque avvocati attivisti di Team 29. E poi vi ricordo il programma russo inaugurato lo scorso maggio “Non sono gay“, che si basa su come «trovare un gay nel nostro Paese è come trovare un lavoro al McDonald’s. Esistono sicuramente, ma sono pochissimi e tutti li conoscono».

Russia: la Duma approva una legge contro la propaganda LGBT

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La Duma russa ha adottato degli emendamenti che ampliano la portata della controversa legge che vieta la “propaganda” Lgbt+. La legge che già esisteva aveva lo scopo di promuovere quelli che il Cremlino definisce “valori russi tradizionali“. Vyacheslav Volodin, relatore alla Duma, ha attaccato gli USA: «Questa è la migliore risposta al Segretario di Stato Blinken. Non imponeteci valori estranei! Avete distrutto i vostri valori e vedremo come andrà a finire. Quella è Sodoma e gli Stati Uniti sono diventati il ​​centro di Sodoma nel mondo. Lasciamo che gli statunitensi vivano come vogliono ma non devono  disturbarci».

Viene anche inasprita la censura relativa alla pubblicità che non può contenere delle allusioni a dei rapporti o preferenze sessuali, ovviamente sono omosessuali. Quelle eterosessuali vanno bene. Le modifiche riguardano cinque leggi: quelle su “informazione, tecnologie dell’informazione e protezione delle informazioni“; “sui mass media“; “sulla protezione dei bambini dalle informazioni dannose per la loro salute e sviluppo“; “sulla pubblicità”; “sul sostegno statale alla cinematografia della Federazione russa“. Un’ulteriore legge modifica il Codice della Federazione sugli illeciti amministrativi, introducendo multe salate che arrivano fino ai 50 mila ai 10 milioni di rubi (pari a circa 790 e 158 mila euro).

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Peppa Pig

Arseny Pastukhov, Direttore del Centro russo LGBT si è detto preoccupato: «Se non possiamo parlare di noi stessi, delle nostre cose, della nostra attività del tipo di aiuto che forniamo, di conseguenza nessuno potrà accorgersi di noi. Quindi, anche se viene fornito aiuto alle persone LGBTQ+ in Russia e nella nostra regione, a Ekaterinburg e nella regione di Sverdlovsk, la gente prima di tutto, non potrà essere adeguatamente informata. Secondariamente alcuni potrebbero non pensarci neanche che esiste questa assistenza con l’adozione di queste leggi».

Già il mese scorso Alexander Khinshtein, capo della commissione sull’Informazione del Parlamento russo, aveva mostrato come esempi di corruzione occidentale fotogrammi di alcuni cartoni come Peppa Pig (che aveva fatto polemica anche in Italia, e questa la dice lunga), ma anche film come Chiamami col tuo nome, film italiano che ha lanciato la carriera di Timothée Chalamet, premiato anche con l’Oscar per la sceneggiatura.

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