Ministra Roccella incontra il Family Day

Condividi

Dieci giorni fa la ministra della Famiglia e delle Pari Opportunità (ma solo per persone eterosessuali e per donne che vogliono togliere alle altre il diritto di abortire), Eugenia Roccella, ha incontrato, pensate un po’, il Family Day, in particolare il presidente Massimo Gandolfini e il membro del direttivo Pino Morandini. Il Family Day, per chi avesse bisogno di un piccolo reminder, è da anni in prima linea per tutto ciò che riguarda l’andare contro la comunità LGBT e i diritti delle donne di poter decidere cosa fare del proprio corpo. Stessa linea della Roccella, considerando che addirittura ha mentito su dei dati psicologici per andare contro le famiglie omogenitoriali.

roccella-incontra-family-day
Simone Pillon al Family Day

Da quando è divenuta ministra, ma forse da ancor prima, la Ministra Roccella si è scagliata contro le famiglie LGBT. Mesi fa a Mattino Cinque News disse che «ogni bambino ha una mamma e un papà per forza di cose», ignorando il fatto che ci sono bambini che hanno una mamma e un papà, ma che quella mamma e quel papà li hanno abbandonati in orfanotrofio o, purtroppo, qualcuno ha dei genitori defunti e quindi cresce con nonni o zii, oppure con qualsiasi tutore. O ancora, ci sono genitori separati, genitori che non vogliono prendersi cura dei figli, e magari si cresce con mamma e nonna, oppure con papà e zio. E così via.

roccella-incontra-family-day
Eugenia Roccella

A rispondere a tono alla ministra Roccella ci pensò Nichi Vendola, leader della sinistra, ex governatore della Puglia e anche uno dei due papà di Tobia Antonio, di quasi sette anni: «La ministra Roccella afferma che quando si dice che un bambino può avere due mamme o due papà, si sostiene una cosa non vera. Sarà per questo che mi è venuto il naso lungo… Un saluto da parte della famiglia Vendola-Testa. Una famiglia vera» allegando una foto della sua famiglia a Venezia con delle maschere.

Poi, si son messi in mezzo anche gli psicologi, in quanto sempre la ministra Roccella disse che “è meglio una mamma e un papà, lo dicono gli psicologi“, ma è subito stata smentita dagli Ordini professionali di Lazio, Campania, Sicilia, Marche, Abruzzo, Veneto ed Emilia Romagna, ovvero il 60 per cento degli iscritti.

«La letteratura scientifica, ormai consolidata, evidenzia che non vi sono differenze sostanziali fra le famiglie con genitori eterosessuali e quelle con genitori omosessuali rispetto alla crescita dei figli. Gli studi longitudinali rilevano che i figli di coppie omosessuali sviluppano percorsi di vita analoghi a quelli delle coppie eterosessuali. È invece accertato l’effetto nocivo dell’esposizione al pregiudizio, non tanto e non solo sull’omosessualità in sé, quanto sulla capacità delle coppie omossessuali di esprimere adeguate capacità genitoriali».

La ministra Roccella incontra l’omofobo Family Day

Il comunicato stampa recita che «in un clima di grande intesa e condivisione, pur nel rispetto dei rispettivi ruoli che necessariamente richiedono strategie diverse, ieri una delegazione del Family Day composta dal presidente Massimo Gandolfini e dal membro del direttivo Pino Morandini ha incontrato il Ministro della Famiglia e della Natalità, Eugenia Roccella», quindi ci presentano tutti i protagonisti di quest’incontro di cui in dieci giorni si è parlato poco e niente.

roccella-incontra-family-day
Eugenia Roccella al Family Day

«Durante il colloquio con il ministro abbiamo presentato un elaborato del Family Day sulle politiche a sostegno della famiglia e della natalità. Ci siamo quindi trovati in perfetto accordo sui principi fondamentali – difesa della vita, la famiglia costituzionalmente definita e la libertà educativa – sui quali costruire la civiltà del nostro Paese e una società più attenta ai diritti dei più fragili e indifesi», leggiamo sul sito ufficiale del Family Day le parole del presidente Gandolfini.

Aggiunge poi: «Per tutti questi motivi ci siamo inoltre reciprocamente assicurati sostegno nel contrastare le colonizzazioni ideologiche che minano l’umano e mercificano la persona. Abbiamo infatti convenuto che stiamo vivendo un momento difficile sul piano culturale ma anche ricco di possibilità per contribuire ad elaborare provvedimenti legislativi che concretizzino i suddetti principi. Esprimiamo pertanto la nostra soddisfazione di poter collaborare attivamente con una maggioranza e un governo che largamente condividono le azioni e i principi che promuoviamo fin dal Family Day del 2015».

Ovvero omofobia e sessismo. Il momento difficile sul piano culturale è perché le persone LGBT vogliono essere felici e avere gli stessi diritti delle persone eterosessuali, mentre le donne vogliono semplicemente decidere sul proprio corpo, e decidere quando e se avere dei figli. Quest’incontro come queste dichiarazioni sono tanto gravi, perché ci fanno rendere conto quanto il Governo Meloni strizzi l’occhio a queste associazioni di estrema destra. Tra l’altro, la stessa Rocella continua a parlare imperterrita di GPA associandola alle coppie LGBT, quando in realtà sono proprio le coppie eterosessuali a ricorrere di più a questa pratica. Ma essere omofobi e ignoranti, evidentemente, è molto più semplice.

Non perderti le nostre news!

Non inviamo spam! Leggi la nostra Informativa sulla privacy per avere maggiori informazioni.