F1: respinto il ricorso presentato dall’Aston Martin, Vettel rimane squalificato

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La Formula 1 si trova ora nel pieno della sua pausa estiva, ma al termine del GP d’Ungheria sono stati parecchi i conti lasciati in sospeso, a cominciare dal rischio incombente di penalità per Charles Leclerc, fino al caso Aston Martin.

La scuderia aveva presentato un ricorso contro il provvedimento adottato dalla FIA, il quale aveva segnato la squalifica di Sebastian Vettel, confermata alle 22:07 del 1 agosto. L’Aston Martin si era dimostrata sicura delle prove in suo possesso per scagionare la vettura di Vettel, ma la direzione di gara ha definito queste ultime come “non rilevanti” per procedere con una istanza di riesame della squalifica del quattro volte campione del mondo.

Vettel si era ritrovato a rischio di squalifica ancora prima dell’inizio gara a causa della scelta di indossare una maglietta richiamante la bandiera arcobaleno della comunità LGBTQ+, con tanto di dicitura “Same Love” e mascherina abbinata. Il pilota si è ritrovato sotto inchiesta con la pretesa di aver violato il regolamento che impone il divieto di mostrare simboli politici o ideologici durante il pre-gara

Ma la squalifica effettiva è stata riconosciuta quando, nel rilevare il carburante rimanente al termine del GP, la direzione ha trovato 0,3 litri di benzina, invece di 1 litro richiesto. Questa infrazione violerebbe l’articolo 6.6.2 del regolamento emesso dalla FIA.

La difesa dell’Aston Martin

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Fonte: Instagram – Aston Martin

Secondo tutti i nostri calcoli, ci dovrebbero essere ancora 1,44 litri di carburante rimasti nell’auto dopo il prelievo del campione di 300 millilitri. La Federazione ha accesso a questi dati perché attraverso il flussometro sa benissimo quanto carburante è stato utilizzato“, così aveva esordito il direttore operativo Otmar Szafnauer.

La regola del litro di benzina che deve essere estratto dalla macchina è vecchia e risale a stagioni precedenti a tutte le misurazioni alle quali è stato soggetto il carburante negli ultimi anni. Ne verremo a capo, la benzina deve essere rimasta dentro le pompe. Dobbiamo solo dimostrare alla FIA dov’è la benzina che è rimasta in macchina e che i commissari non sono riusciti ad estrarre“.

L’Aston Martin si è decisa così a presentare un ricorso alla FIA. L’udienza, avvenuta in collegamento video nel pomeriggio del 9 agosto, ha visto rigettare le “nuove prove” portate dalla scuderia a favore della loro difesa, in quanto i dati forniti sono stati ritenuti “non rilevanti” per sciogliere la penalità inflitta a Vettel.

La scuderia aveva fornito prove relative ad un guasto di sistema di alimentazione della AMR 21 di Vettel, perpetuatosi per tutta la gara e portando così la vettura a bruciare una quantità maggiore di carburante rispetto a quella prevista.

La FIA respinge il ricorso: Sainz rimane sul podio, Hamilton in P2

Il comunicato ufficiale rilasciato dalla FIA (che potete trovare qui e nel file pdf soprastante) sostiene la squalifica di Vettel, respingendo quindi il ricorso della scuderia e confermando la P3 per la Ferrari di Sainz e la P2 per la Mercedes di Hamilton.

Ci potrebbero essere un paio di spiegazioni del perché alla fine della gara l’importo rimasto fosse insufficiente. In ogni caso, la responsabilità di garantire che la macchina sia conforme al regolamento é solo del Competitor (Art 3.2 FIA International Sporting Code) e non devono esserci difese da reclamare perché nessun vantaggio di prestazioni é stato ottenuto (Art 1.3.3 FIA International Sporting Code)“, hanno affermato i commissari.

Al fine di essere in grado di sostenere un fatto ‘rilevante’, Aston Martin avrebbe dovuto presentare dati che realmente dimostrassero più di 1 litro di carburante rimasto. Il chiarimento del perché questa condizione non sia stata raggiunta non é rilevante per la decisione, si é verificata quindi una violazione del regolamento“.

Nonostante il danno riscontrato la FIA si è dimostrata irremovibile.

L’Aston Martin di Sebastian Vettel, come anticipato dal direttore operativo Otmar Szafnauer, possedeva il quantitativo di carburante richiesto, ma il guasto riscontrato alla fine del Gran Premio d’Ungheria è stato l’unico colpevole dell’importo insufficiente riscontrato.

Ma il guasto tecnico non è stato considerato come causa di forza maggiore, per tanto la FIA ha espresso il suo ultimo verdetto. La revisione della squalifica di Vettel ad opera dei direttori di gara è conclusa, al momento soltanto i giudici di Place de la Concorde hanno il potere di ribaltare tale decisione, ma è insolito trovarli in disaccordo con l’operato della FIA.

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Fonte: Instagram – Aston Martin

#Sebrobbed: tutti i fans sono contrari alla squalifica di Vettel

Il disaccordo dilaga anche tra gli appassionati di Formula 1, i quali non hanno mai smesso di esprimere il loro disappunto nei confronti della decisione presa dalla FIA (e non solo di quest’ultima).

La squalifica di Vettel ha comportato la perdita dei punti meritatissimi ottenuti al GP d’Ungheria. Punti che sono stati consegnati ad Hamilton, allargando così il distacco che lo separa dal suo rivale Verstappen, e anche a Sainz, il quale ha superato in classifica il compagno di scuderia Leclerc.

#Sebrobbed è l’hashtag lanciato sui social network dai fans per sostenere quella che viene ritenuta come un’ingiustizia nei confronti del pilota dell’Aston Martin.

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Fonte: Instagram – Aston Martin

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