La Puglia passa in zona gialla da oggi

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Da oggi, 11 gennaio, anche la Puglia passerà in quelle regioni che dallo scorso lunedì sono zona gialla, in seguito a un errore (lo stesso errore che era stato fatto nella Regione Lombardia) di conteggio delle terapie intensive. Tuttavia, tutto è bene quel che si finisce bene e anche i pugliesi torneranno a respirare un briciolo di libertà in attesa del nuovo DPCM. Vediamo cos’è successo e cosa potranno fare da oggi anche in Puglia.

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Fonte: huffingtonpost

L’assessore alla Salute pugliese, Pier Luigi Lopalco, ha affermato che «si è trattato di una discussione molto tecnica. Abbiamo fatto capire al ministero che quei posti erano attivabili in qualsiasi momento. Quanto al trend, il ministero registrava un aumento dei casi del 2 per cento. Noi abbiamo invece fatto notare che quell’aumento settimanale non incideva sul trend mensile che invece è in discesa». La discussione a cui si riferisce è quella con il ministero della Salute, che ha accolto la richiesta di passare in zona gialla. In ogni caso, invita alla prudenza:

«Sono convinto che la classificazione in zona gialla è una classificazione da prendere con estrema prudenza. Capisco la stanchezza dei cittadini e di alcuni operatori economici che non ce la fanno più, però zona gialla non significa liberi tutti, zona gialla significa che possiamo permetterci qualche cosina in più rispetto alla zona arancione ma che comunque il rischio è ancora comunque elevato».

E, in effetti, nella giornata di ieri in Puglia ci sono stati più di mille contagi: 350 in provincia di Bari, 95 in provincia di Brindisi, 128 nella provincia Bat, 61 in provincia di Foggia, 108 in provincia di Lecce, 307 in provincia di Taranto, 3 residenti fuori regione, 11 casi di provincia di residenza non nota. Quindi speriamo che i cittadini della Puglia riescano a comprendere la gravità della situazione e che non marcino troppo su questa scelta.

Puglia in zona gialla: cosa cambia?

Gli spostamenti saranno sempre vietati (esclusi motivi di salute, lavoro e necessità) dalle 22 alle 5, proprio come in zona arancione e in zona rossa. Per cui, se dovete spostarvi in quella fascia oraria, dovete munirvi di autocertificazione. Anche la mascherina resta obbligatoria, esclusa che per i bambini sotto i 6 anni, chi ha patologie e chi pratica attività sportiva.

Infine, nessun cambiamento per i congiunti fuori regione, poiché fino al 15 febbraio gli spostamenti in entrata e uscita sono vietati (se non per le solite deroghe) in tutta Italia. E, a proposito di spostamenti, abbiamo appena detto che non saranno consentiti quelli fuori regione, ma si potrà muoversi quando e quanto si vuole in Puglia, poiché, dati scientifici con fonte lercio hanno confermato che in virus è più letale se sorpassi il confine regionale.

Scuole e università

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Fonte: pexels

Le scuole superiori in zona gialla saranno più flessibili nella didattica, ovvero garantiranno almeno il 50% e fino al 75% della didattica in presenza, mentre la restante sarà svolta a distanza, come negli scorsi mesi. L’attività in presenza in Puglia sarà consentita soprattutto per laboratori, con studenti disabili o con bisogni educativi speciale. Le scuole inferiori, dai nidi alle medie, saranno in presenza. Ovviamente è obbligatoria la mascherina.

Per quanto concerne le università in Puglia, invece, saranno loro a decidere individualmente consultandosi con il Comitato universitario regionale di riferimento e decidendo insieme come organizzarsi in presenza e a distanza. Molte università stanno rendendo possibili le lezioni in presenza solo per le matricole, mentre per gli altri anni è consentita solo la didattica a distanza.

I CPIA «garantiscono comunque il collegamento online in modalità sincrona per tutti gli alunni le cui famiglie, o loro stessi ove maggiorenni nel caso dei Cpia, richiedano espressamente di adottare la didattica digitale integrata, tenendo presente che a coloro che hanno chiesto ladidattica digitale integrata, non può essere imposta la didattica in presenza».

Negozi e ristoranti

Sempre rispettando la distanza e indossando la mascherina, con ingressi controllati, in Puglia i negozi e i centri commerciali saranno aperti sempre per qualsiasi tipo di bene, escluso nei weekend e nelle giornate festive e pre-festive (ma gli alimentari, le edicole, le librerie, i tabacchini e ovviamente anche le farmacie saranno sempre aperti, a loro discrezione).

Per quanto riguarda invece i bar e i servizi di ristorazione, saranno aperti, anche con consumazione sul posto, ma, ovviamente, con delle regole: in primis, potrà scegliere di sostare al ristorante solo dalle 5 alle 18, in secundis, al tavolo si deve essere massimo quattro persone. Dopo le 18, poi, sono consentiti solo i servizi di asporto e domicilio, per cui come avveniva nelle scorse settimane.

Luoghi di cultura e sport

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Fonte: pexels

Una novità sono i musei e i luoghi di cultura che, finalmente, riaprono tutti i giorni tranne che nei festivi. Ovviamente sempre indossando la mascherina e rispettando le distanze, ormai questa norma è una certezza. Restano però confermate le chiusure di sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche, convegni, congressi, sagre, fiere e ovviamente anche le feste in sale da ballo, discoteche e ovunque! La movida resta comunque clamorosamente vietata.

Con la zona gialla saranno consentiti gli eventi e le competizioni riconosciuti a livello nazionale dal Comitato Olimpico Nazionale Italiano (CONI) e dal Comitato Italiano Paralimpico (CIP), sia per lo sport individuale che per quello di squadra. Gli allenamenti, sia di professionisti che di non professionisti, degli sporti che devono partecipare alle competizioni sono consentiti ma solo a porte chiuse. Lo sport di contatto è vietato, come anche le gare amatoriali. Palestre, piscine, centri benessere e centri termali restano chiusi (tranne per quelli di assistenza e di riabilitazione).

Con la Puglia, in zona gialla, ci sono Abruzzo, Calabria, Campania, Basilicata, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Liguria, Marche, Molise, Piemonte, Provincia autonoma di Trento, Toscana, Valle d’Aosta, Veneto, Sardegna, in zona arancione Alto Adige, Sicilia, Umbria e nessuna regione è in zona rossa.

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