Pos obbligatorio: chi non accetta pagamenti con carta può essere multato

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Da oggi, giovedì 30 giugno, entrano in vigore le sanzioni indirizzate ai commercianti e ai professionisti che non accetteranno i pagamenti tramite il POS, ovvero il dispositivo che permette ai clienti di pagare con carte di credito e bancomat. In realtà, però, l’obbligo esiste già da diversi anni, ma fino a oggi non erano mai state introdotte delle multe per chi ancora non lo utilizzava, per cui i commercianti spesso si prendevano il diritto e la libertà di non accettare i pagamenti economici, non rischiando alcuna sanzione.

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Fonte: Pexels

In diverse occasioni ci capita di andare a mangiare qualcosa in un bar, a bere qualche shottino in pub, e poi andare a pagare e chiedere: «accettate carta?». In realtà la risposta a questa domanda dovrebbe essere scontata, in quando dal decreto legge 179 del 2012 esiste l’obbligo per i commercianti di dotarsi dell’apparecchio. Nel 2016 poi la legge ha previsto una soglia minima di 5 euro, con multe di 500 euro con il rischio di raddoppio a 1.000 euro e la sospensione dell’attività se il commerciante non si fosse messo in regola.

Poi, però, in seguito a diverse proteste da parte delle associazioni degli esercenti per le commissioni sui pagamenti elettronici, le sanzioni erano state ridotte. Infatti dovete sapere che la spesa per il POS è divisa in tre costi: il primo è l’installazione del dispositivo, il secondo il costo mensile del dispositivo, il terzo il costo applicato su ogni singola transazione suddivisa a sua volta in costo della transazione interbancaria e costo di transazione bancaria. In genere questo costo varia tra 10 e 50 centesimi e un costo percentuale tra l’1 e il 3 per cento.

Inizialmente gli articoli del decreto che riguardano il POS sarebbero dovuti entrare in vigore dal primo gennaio 2023, ma lo scorso aprile il governo ha deciso di anticiparlo al 30 giugno, quindi di sei mesi. Nello stesso decreto si parla anche dell’istituzione di un “Portale Nazionale del Sommerso”, che sostituirà tutte le banche dati esistenti e in cui confluiranno tutti i verbali delle attività di vigilanza e monitoraggio di Ispettorato nazionale del lavoro, Inps, Inail, Carabinieri e Guardia di Finanza.

POS obbligatorio: cosa cambia da oggi

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Da oggi tutti i commercianti dovranno rispettare l’obbligo di dotarsi di POS, obbligo che esiste da anni. Da questa settimana, però, chi deciderà di non far pagare con l’apparecchio potrebbe essere multato. Il cliente potrà pagare qualsiasi cifra con la carta, quindi alcun prezzo minimo, e se il commerciante rifiuterà potrebbe subire una doppia sanzione: una multa fissa di 30 euro per ogni transazione rifiutata, e un’aggiunta del 4 per cento sul valore del pagamento.

Le sanzioni, ovviamente, non includono solo l’ambito della ristorazione, ma qualsiasi attività: negozianti, baristi, professionisti (avvocati, commercialisti, dentisti, geometri, consulenti del lavoro medici, ingegneri, notai,…) e artigiani (idraulici, elettricisti, falegnami, fabbri,…). Inclusi nelle sanzioni anche gli ambulanti. Sono esenti solamente i commercianti che non possono far pagare con l’apparecchio per «oggettiva impossibilità tecnica», come la mancanza di rete in alta montagna.

E se il POS non funziona? Le associazioni dei consumatori, felici per questo passo avanti, denunciano il fatto che molti commercianti e professionisti potrebbero appellarsi all’impossibilità tecnica, quindi se l’attrezzatura è fuoriuso non si ottiene una sanzione. Ma non solo. Per essere in regola con la nuova norma, esercenti e professionisti potrebbero limitarsi ad accettare anche un unico circuito e una sola tipologia di carta di debito (per esempio il bancomat) e una sola di credito, restringendo così il diritto degli utenti a pagare con POS.

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«Tutte le misure fin qui introdotte per incentivare i pagamenti elettronici si sono rivelate fallimentari, proprio perché non prevedevano alcuna misura punitiva per chi rifiutava di accettare carte o bancomat», ha detto il presidente di AssoUtenti Furio Truzzi. «Il solito pasticcio all’italiana che ora potrebbe essere superato dall’introduzione di sanzioni nei confronti di esercenti e professionisti. Va però sottolineato che i costi legati al Pos a carico dei commercianti restano tuttora elevati: è necessario azzerare del tutto le commissioni interbancarie e gli altri balzelli richiesti agli esercenti, perché i pagamenti elettronici non possono arricchire le casse delle banche e delle società che emettono le carte di credito e pesare sulla categoria degli esercenti».

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