“Belli Ciao”: Pio e Amedeo batte Spider-Man No Way Home, ma è demolito dalla critica

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Belli Ciao” di Pio e Amedeo è ufficialmente uscito al cinema, tuttavia, nonostante abbia letteralmente battuto Spider-Man: No Way Home a livello di biglietti venduti, non è per niente piaciuto alla critica. Ovviamente, de gustibus, noi di Cup of Green Tea personalmente non andremo a vederlo e, per questo, non potremo fare una recensione né permetterci di giudicare qualcosa che non abbiamo visto, tuttavia sono interessanti le recensioni che abbiamo letto online e nelle varie riviste. Vediamo quindi cosa ne pensa la gente.

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Si chiama Belli Ciao e la regia è di Gennaro Nunziante, che sul suo CV vanta tantissimi film tra cui anche molti di Checco Zalone, come Cado dalle nubi, Che bella Giornata, Sole a catinelle e Quo vado?. La sceneggiatura invece sarà curata da Gennaro Nunziante e gli stessi Pio e Amedeo, mentre la fotografia sarà di Agostino Castiglione. A produrre il film invece è FremantleMedia Italia e Vision Distribution, che distribuirà anche il film. Si pensa che dovrebbe essere nelle sale nel 2022. E riguardo la trama?

Pio e Amedeo raccontano la loro storia in una “comunità di recupero per meridionali che hanno vissuto a Milano”. Amici fin dall’infanzia, sembravano inseparabili. Invece, dopo l’esame di maturità, le loro strade si dividono. Pio parte per Milano, si laurea con lode e diventa un manager di successo. Amedeo invece resta in Puglia e, dopo che è sfumata l’ambizione di diventare medico, gestisce un negozio di articoli sanitari e collabora, come assessore, con il sindaco del suo paese per fermare la fuga dei giovani dal Sud.

Dopo essersi persi di vista a lungo i due, ormai ex-amici, si rivedono dopo 20 anni quando Pio torna a casa insieme alla sua nuova compagna, un’imprenditrice digitale che ha tre milioni di followers. Il paese pugliese ha infatti bisogno di un finanziamento e la banca di Pio è l’unica disposta a concederlo.

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In una vecchia intervista con il Corriere il duo ha presentato la trama del film raccontanto che in genere loro sono sempre «complici, mentre per la prima volta saremo uno contro l’altro. È una storia che parla di provincia e metropoli, di uno che è andato via, al Nord, a Milano e ce l’ha fatta; mentre l’altro è rimasto al Sud a raccogliere i benefici della terra natia. E quando si ritrovano in estate verranno fuori tutte le differenze. Mettiamo a nudo la smania di arrivare in alto, l’ambizione alla scalata sociale, perché essere un uomo di successo potrebbe non essere il vero senso della vita».

Dopo l’uscita in sala di Belli Ciao, Pio e Amedeo hanno ovviamente gioito per il successo che hanno raggiunto: «Al primo giorno siamo in testa al BOX OFFICE,scalzando colossi americani e sfidando questo periodo complicato:stamattina tutto ha il profumo di un’impresa! IN GIORNI COME QUESTO BISOGNA CERCARE SEMPRE PAROLE NUOVE PER DIRVI “GRAZIE” SENZA ESSERE BANALI…PERÒ CHI LO HA DETTO CHE SERVONO LE PAROLE? E ALLORA VI ARRIVI FORTE IL NOSTRO ABBRACCIO E IL NOSTRO “VI VOGLIAMO BENE” ,È PER IL VOSTRO AFFETTO CHE NE VALE SEMPRE LA PENA», hanno scritto su Instagram.

In ogni caso, al momento Belli Ciao è già sceso al quarto posto, dietro Spider-Man: No Way Home, i Me Contro Te e Matrix Resurrections. Ma ha comunque ottenuto degli ottimi risultati nei primi giorni dall’uscita. Tuttavia, al web come anche alla critica, Belli Ciao sembra non essere piaciuto più di tanto.

Belli Ciao: cosa ne pensa il web e la critica?

In un articolo intitolato “Pio e Amedeo pensano di essere Checco Zalone (al cinema). E invece…”, il Rolling Stone ha aspramente criticato “Belli Ciao”, proprio perché «provano ad accontentare tutti. E cioè i famosi grandi e piccini che garantiscono grandi incassi», ma soprattutto «si fa fatica a comprendere è l’immaginario comico rimasto a vent’anni fa, no: di più. Il pugliese trapiantato a Milano è un compendio di umorismo trito e ritrito», arrivando persino a dire che è «sbagliato dal primo all’ultimo minuto – per fortuna pochi: 87 in tutto».

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Allo stesso modo il magazine Esquire non l’ha apprezzato, in particolare perché non sono i Pio e Amedeo che tutti si aspettavano dopo il monologo di Felicissima Serata, poiché «Pio e Amedeo professano di volere e poter scherzare su tutto ma poi girano un film innocuo come mille altri ne abbiamo visti», descrivendo Belli Ciao come di «quanto di più pigro e scontato ci sia sul mercato della comicità». Loro comunque si giustificano dicendo che «un film ha un linguaggio totalmente diverso. Nunziante ci ha insegnato che la storia vale più di ogni battuta. Il cinema rimane nel tempo, deve raccontare una bella fiaba e non dare spazio a pensieri divisivi. Però rivedendo il film la nostra scorrettezza c’è sempre».

Ancora arriva la critica di Alessio Giannone, meglio conosciuto come Pinuccio, che non limita minimamente i colleghi ma il riferimento è abbastanza papabile: «Ho visto un film… per fare Checco serve cultura non bastano 4 battute in croce e un vestito da politicamente corretto che ti va strettissimo se non hai argomenti». Anche sul web, in molti proprio si rifiutano di andare a vedere Belli Ciao, altri ancora l’hanno visto e non l’hanno apprezzato, mentre ad altri ancora è piaciuto:

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