5 videogiochi con personaggi transgender

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In genere ci piace un film, una seria tv, un videogioco, perché vogliamo impersonarci nei protagonisti (non sempre è così, ma può capitare), tuttavia spesso impersonarsi risulta complesso se non sei un maschio bianco etero o anche solo una donna. Esistono però dei giochi con protagoniste e personaggi transgender o no-binary, in modo che tutti possano identificarsi e avere un* propri* eroe/eroina.

Sì, le donne trans possono benissimo essere impersonate da donna, poiché non importa il loro dead name o il genere con cui sono nate, se ritengono di sentirsi donne allora possono essere impersonate da donne (e la stessa cosa vale per gli uomini trans). Tuttavia, solo una donna trans può descrivere e capire quello che bisogna passare, sia per quanto riguarda i giudizi delle altre persone, spesso anche dei propri familiari, che per quanto concerne la lotta interiore. Per cui è bello che ci siano proprio dei personaggi transessuali.

In realtà i personaggi transgender sono tanti, a partire da Strutzi di Super Mario Bros che viene ritenuta una MtoF (da maschio a femmina) e che potrebbe persino essere il primo personaggio transessuale nella storia dei videogiochi a Tyler Ronan, il protagonista di “Tell Me Why” apertamente trangender. Noi oggi però vogliamo raccontare di 5 personaggi che fanno parte di videogiochi a pagamento (quindi non di quelli ceduti gratuitamente o tramite donazione libera).

5 personaggi transgender nei videogiochi

Technobabylon (2015)

Iniziamo da questo gioco del 2015, un’avventura grafica punta-e-clicca che si svolge intorno a degli enigmi da risolvere con diverse ambientazioni. La trama è ambientata in un futuro cyberpunk (2087) dove queerness e multiculturalità sono normali e non sono viste come diversità. Technobabylon è stato creato anche grazie alla collaborazione di diversi attivisti per i diritti delle persone trans.

Uno dei personaggi principali è Max Lao, una poliziotta transgender che non viene in alcun modo sessualizzata dalle persone, come oggi, purtroppo, spesso accade non solo nei videogiochi ma anche nel mondo reale, dove se si dice “trans” si pensa a una prostituta. Insomma, questo gioco non solo è un modo per far sentire parte di una comunità le persone transgender, ma tenta anche di eliminare del tutto la sessualizzazione.

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Fonte: pinterest

We Know the Devil (2015)

Anche We Know the Devil è del 2015, ma è una visuale novel che, insieme anche al suo successivo (Heaven Will Be Mine) è un gioco classico per la comunità LGBT e soprattutto per chi cerca dei personaggi transgender. In questo videogioco sono due i personaggi transgender, tra cui Venus, una delle tre protagoniste, che non ha ancora fatto coming-out e infatti nel gioco è trattata come un ragazzo.

È un gioco molto interessante non solo per i personaggi, ma perché si vive letteralmente l’adolescenza, tra dispetti, inclusione, amicizie, tradimenti, tutto ciò che, durante quella fase della nostra vita, non vediamo l’ora che finisca.

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Fonte: tumblr

Extreme Meatpunks Forever (2018)

In questo videogioco del 2018, ambientato in un mondo simile al nostro ma dove la tecnologia è fatta di carne e le persone combattono dentro robot fatti di ciccia, abbiamo ben quattro protagonisti lgbt, definiti dai loro creatori i quattro “disastri gay”. Conosciamoli insieme.

  1. Brad: un uomo trans;
  2. Cass: un* no-binary;
  3. Sam: un uomo gay;
  4. Lianna: una donna lesbica.
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Fonte: the overtake

The MISSING: JJ Macfield and the Island of Memories (2018)

Questo gioco, platformer/puzzle ispirato a Inside e Limbo, del 2018 parte bene sin dal principio, quando, non appena inizia, compare la scritta «questo gioco è stato creato con la convinzione che nessuno sia sbagliato perché è cio che è», che, soprattutto verso un adolescente che ancora non riesce a comprendere se stesso e si fa tanti e troppi complessi, non è una cosa da nulla.

La protagonista della storia è J.J., una ragazza transgender che cerca la sua fidanzata su un’isola misteriosa, morendo tante e tante volte, vedendo alcune parti del corpo amputate, il collo rotto, alcune combustioni, ma tutte le volte che cade, J.J. diviene più forte, come una fenicie che rinasce dalle proprie ceneri.

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Fonte: pinterest

Celeste (2018)

L’ultimo gioco con uno dei personaggi transgender di cui parliamo è Celeste, un videogioco platform stile Super Mario Bros del 2018, la cui protagonista è Madeline che deve lottare sull’accettazione di se stessa e della propria identità. Tuttavia, capiamo che il personaggio è transgender solo quando in “Addio”, un’espansione con un nuovo capitolo e un nuovo finale, ci troviamo nella stanza di Madeline.

In questa stanza vediamo una bandiera del pride trans e a confermare quella che all’inizio era solo una teoria è stat* l* sviluppator*, Maddy Thorson che ha affermato che la scoperta della transessualità di Madeline coincide con la scoperta della sua, infatti anche lei ha fatto coming out come persona trans e no-binary, con pronomi they/them.

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Fonte: pinterest

Conoscevate questi videogiochi con personaggi transgender? Che ne pensate?

 

Fonte: gay.it

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