Il partito no-vax è una possibile realtà in Italia?

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Dopo il partito no-vax in Austra, che secondo i sondaggi ha tra il 4% e il 6% dei voti, ci cominciamo a preoccupare anche che possa fondarsi un partito qui in Italia. Tuttavia, lo stesso professore Ugo Mattei, giurista torinese della Commissione DuPre, quella degli intellettuali, di Massimo Cacciari e Giorgio Agamben, ha raccontato alla Repubblica che non pensa che ci sia questa possibilità, sebbene la richiesta sia davvero molto alta. Non si elimina comunque questa possibilità dal futuro dell’Italia, soprattutto considerando che, con il super green pass, il vaccino è praticamente obbligatorio.

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Fonte: Huffington Post

I no-vax esistono da sempre, forse da quando esiste la scienza. C’è sempre stato qualcuno che si rifiutava di vaccinarsi o di vaccinare i propri figli, tuttavia con la pandemia del Covid-19 e con il conseguente vaccino, la situazione è diventata molto più estrema e tantissime persone hanno espresso il proprio dissenso nei confronti di un vaccino che non ritengono sicuro e di cui non si fidano. Dall’altra parte, molte persone hanno già fatto o si sono prenotate per la terza dose, per cui, ancora una volta, l’Italia è divisa.

La situazione con il vaccino e con i no-vax però si è ingigantita con l’introduzione del green pass e poi del super green pass, poiché in qualche modo si obbligano le persone a vaccinarsi anche contro la propria volontà, e questo ad alcuni partiti (in particolare della destra come Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni) non va giù. E quindi le manifestazioni nelle piazze sono state tante, alcune anche abbastanza tragiche poiché delle associazioni fasciste si sono autoinvitate.

Tuttavia, non abbiamo mai pensato che potesse esistere un partito no-vax, ma a quanto pare, da quanto afferma il professor Ugo Mattei in un’intervista con La Repubblica, sono tante le persone che lo fermano per strada e gli chiedono di «fare il partito. Sul web sono migliaia. Una richiesta enorme». Pensate che, racconta, «riuscivo a fare due passi, perché venivo continuamente fermato. “Dobbiamo mobilitarci!”, mi dicevano”». Tuttavia, al momento, lui non ha alcuna intenzione. Ma chissà in futuro.

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Fonte: La Repubblica

Partito no-vax: ecco cosa sappiamo

«E quindi lo farete?», viene chiesto a Ugo Mattei, no-vax “a metà“. «Ma no. Un partito anti Green Pass non avrebbe senso. Sarebbe persino suicida. Noi andiamo avanti con la nostra opera di controinformazione, poi magari questo nostro impegno figlierà un soggetto politico», spiega. Quindi, per il momento, per il giurista non c’è alcuna idea di creare un partito contro il vaccino e contro l’obbligo vaccinale, tuttavia «magari questo nostro impegno figlierà un soggetto politico».

A L’aria che tira, Renato Mannheimer, un sondaggista, ha spiegato che un eventuale partito no-vax potrebbe racimolare tra il 5% e il 10%, mentre secondo Roberto Weber è solo questione di tempo: «L’ho visto con i miei occhi a Trieste. Qui il candidato della lista No Vax senza fare campagna alcuna ha preso il cinque per cento. E l’onda nelle piazze è arrivata dopo. Penso che sottrarrà voti a destra, a Fratelli d’Italia, alla Lega. Si è ormai creata una frattura che tiene dentro componenti che sono emotive, psicologiche, culturali, che finiranno per produrre un’offerta».

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Fonte: Il Corriere

Insomma, sembra che i no-vax, quelli che votano (la maggior parte di loro si astiene), siano principalmente di destra, ma una piccola parte è anche di sinistra. Antonio Noto di Noto Sondaggi, infatti spiega che «Il 60 per cento dei No Vax non va a votare. E tra quelli che invece ci vanno la preferenza è polverizzata, con una prevalenza per la destra. E poi tra i No Vax ci sono origini diverse. Ci sono quelli ideologici, che non arrivano tra i non vaccinati al 6-7 per cento, e ci sono quelli che non si immunizzano per paura, o perché non possono».

Mattei concorda, infatti sottolinea che «anche tra noi non siamo omogenei, veniamo da storie diverse, alcuni sono vaccinati, e contestano il Green Pass, e altri no». Infine, Fabrizio Masia ritiene che un partito no-vax non potrebbe mai superare il 2%: «Dubito che un simile soggetto possa andare sopra il due per cento, ma proprio esagerando. Le motivazioni sono troppo fragili per tentare un’avventura politica che possa fare strada». E voi cosa ne pensate?

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