Omicidio Norma Megardi: arrestato Luca Orlandi

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L’auto e i resti di Norma Megardi erano stati ritrovati qualche giorno fa. La professoressa era scomparsa da circa una settimana, senza lasciare alcuna traccia da Sale, ad Alessandria. Tuttavia, l’ufficialità del test del DNA ha confermato quello che in molti hanno temuto: i resti umani carbonizzati nell’auto appartenevano proprio alla donna. Nelle ultime ore, poi, è stato arrestato un 24enne, Luca Orlandi, che poi ha confessato l’omicidio. Il movente dovrebbero essere i soldi.

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Norma Megardi

«Noi speriamo ancora, è certo, però, che con il passare del tempo non si può che iniziare a pensare che quella che hanno trovato in auto sia proprio Norma. Ma la sua è una sparizione strana. Lei non avrebbe avuto nessun motivo per non farsi trovare», disse il sindaco di Sale, Lazzarina Arzani. La donna era sempre stata apprezzata nel suo paese d’origine, dove era tornata a vivere una volta raggiunta l’età della pensione. Per tanti anni aveva vissuto in India insieme al marito, dirigente di un azienda del settore petrolifero.

Norma Megardi insegnava inglese e si era sempre dedicata al volontariato. Una brava persona, che non meritava di essere uccisa per un debito di 2.600 euro che non riusciva proprio a riscuotere. Un debito, che l’ha portata alla morte. Quando dei soldi sono più importanti di una vita umana, ti rendi conto che la società non è minimamente migliorata. Ti rendi conto che c’è ancora tanto da fare per rendere il mondo un posto sicuro per tutti.

Prima di morire, secondo le prime ricostruzioni fatte tramite delle immagini di videosorveglianza, Norma Megardi, in auto, si spostava vicino alla cascina di Luca Orlandi, fermandosi a un bivio. Tuttavia, è una strada che sembra che facesse spesso. Dava da mangiare a due cani abbandonati vicino all’azienda, in un fabbricato sempre di proprietà dell’insegnante. Ma quel lunedì, non è tornata, ed è scomparsa nel nulla. Fino al ritrovamento del corpo e alla confessione.

Luca Orlandi confessa di aver ucciso Norma Megardi

I carabinieri del nucleo investigativo del reparto operativo del comando provinciale di Alessandria hanno eseguito il fermo disposto dalla Procura del presunto responsabile dell’omicidio di Norma Megardi. Lui è Luca Orlandi, un 24enne della zona che, una volta portato in carcere, ha confessato di essere l’autore dell’omicidio. La donna era scomparsa da lunedì e lo stesso giorno la sua auto era stata trovata bruciata in zona cascina San Pio, nel paese di Isola Sant’Antonio. Indagati anche i genitori di Orlandi.

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L’auto era stata da poco acquistata dalla donna insieme al marito, ed era stata trovata distrutta dalle fiamme nella zona boschiva, sugli argini del Po, salvo che per alcuni numeri di targa rimasti ancora leggibili. I resti erano stati subito posti in sequestro, mentre le parti umane rinvenute erano state portate nella camera mortuaria del cimitero di Alessandria, a disposizione dell’autorità giudiziaria. Da lì, iniziarono le indagini con accertamenti sul luogo del ritrovamento.

In primis, hanno dovuto accertarsi che l’incendio non fosse partito dal veicolo o dal bosco. Poi, hanno ricostruito la giornata di Norma Megardi, mentre tutto il paese aveva cercato di dare una mano per risolvere questo mistero. Quando lo sguardo dei carabinieri è giunto ai terreni che la donna possedeva, è arrivato il possibile movente: Megardi sarebbe stata uccisa a causa di un debito di 2.600 euro.

Orlandi avrebbe confessato tutto: ha ucciso l’ex docente per alcune mensilità non pagate per l’affitto di un terreno agricolo di proprietà della donna. È ora accusato di omicidio volontario, incendio doloso e distruzione di cadavere. Sono indagati anche i genitori del ragazzo (il padre è un poliziotto) delle stesse ipotesi di reato. Loro, però, respingono ogni accusa.  «Hanno chiarito i loro comportamenti che sono tutti da collocarsi temporalmente in momenti successivo a quelli tenuti dal loro figlio», hanno detto  avvocati Paolo Amisano e Stefano Bagnera che assistono sia Orlandi che i genitori.

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Norma Megardi

L’avvocato Guglielmina Mecucci, che assiste la famiglia della donna, invece afferma che «non sappiamo perché Norma fosse uscita lunedì pomeriggio, era sola in casa, presumiamo per una commissione. Siamo di fronte a un atto efferato ingiustificabile». I due quindi non avevano un appuntamento, e questo fa pensare che fra i due non ci fosse stata una lite, ma qualcosa che è nato dentro la mente dell’uomo che ha travolto la donna prima che lei potesse allontanarsi.

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