Il neofascismo non è stato mai così vivo

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Che il fascismo non sia mai morto lo sappiamo noi come il governo che permette a Forza Nuova di esistere, ma in questi giorni lo sentiamo più vivo che mai e non solo per le manifestazioni a Roma dei No Green Pass, ma soprattutto per come l’inchiesta di FanPage abbia portato allo scoperto quello che in molti già sapevano: la destra di Giorgia Meloni e di Matteo Salvini prende con molto piacere i voti dei “patrioti“. Abbiamo visto persone fare il saluto romano e nessuno intervenire. Abbiamo visto violenza da parte di persone che si definiscono fasciste ma poi urlano contro la “dittatura sanitaria“. Ma lo sanno che il fascismo è una dittatura?

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Fonte foto: Twitter

«E` vietata la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista», leggiamo nella nostra Costituzione italiana, quella che ci ha portato la libertà. Le libertà civili che tutelano la persona nella libertà di agire e libertà politiche, la libertà di pensiero, di religione, di espressione, di stampa, di associazione, di partecipazione alla vita politica, all’elettorato attivo e passivo. Tutte quelle libertà che oggi diamo per scontate solo perché qualcuno anni fa ci ha messo la faccia, l’anima e il corpo per poterci liberare dal fascismo. Perché, i cari fascisti che manifestano in piazza, non ricordano che durante il fascismo non potevi permetterti di manifestare.

Urge a queste persone una celere ripetizione della storia italiana, perché sono evidenti le lacune che hanno sul ventennio fascista e su come ai tempi, se non ti andava bene il governo, se volevi denunciare qualcosa, se non ti andavano bene le scelte del governo, dovevi stare zitto e accettare, altrimenti avresti fatto la fine di Giacomo Matteotti, rapito e assassinato da una squadra fascista. Questo i nostalgici del fascismo non lo ricordano, eh? Non ricordano che il totalitarismo che tanto lodano non dava a tutte le persone il diritto di essere liberi? Di manifestare? Di urlare contro una “dittatura sanitaria”?

La manifestazione violenta dei No Green Pass a Roma, guidata da Forza Nuova, un partito apertamente neofascista che non cerca neanche di negarlo o nasconderlo, è solo la goccia che ha fatto traboccare un vaso che è stato riempito, goccia dopo goccia, in tutti questi anni in cui i fascisti hanno potuto operare liberamente perché nessuno li bloccava, approfittandosi delle libertà che la Costituzione italiana dà loro, la stessa Costituzione che vorrebbero abbattere. Perché fascismo, nazismo, comunismo, qualsiasi totalitarismo, non ha niente a che fare con la libertà.

No Green Pass a Roma: tra fascismo e violenza

Vogliamo prima aprire una piccola parentesi: siamo consapevoli che non tutti i No Green Pass che si trovavano ieri a manifestare sono dei fascisti ignoranti. Siamo consapevoli che molti erano lì non consapevoli di quel che sarebbe successo (anche se, insomma, manifestazione organizzata dai fascisti di Forza Nuova, forse sarebbe bastato fare 2+2), tuttavia nel movimento No Green Pass è innegabile che ci siano persone violente e fasciste. D’altronde l’abbiamo visto anche nei vari gruppi Telegram dedicati alla causa. Chiusa parentesi.

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Fonte foto: Twitter

Gli scontri hanno avuto luogo nella bellissima capitale italiana, Roma. Il gruppo dei No Green Pass ha attaccato la sede della Cgil vicino a Villa Borghese, cercando di forzare e occupare il palazzo del sindacato. Un altro invece è arrivato a Palazzo Chigi a suon di bombe carta, lacrimogeni e cariche della polizia. C’erano circa 10mila persone scese a manifestare a piazza del Popolo per l’evento organizzato da Forza Nuova e Forza del Popolo. Un evento che, data la tantissima adesione, sarebbe stato d’impatto per il governo se non fosse sfociato nella violenza. Ma i fascisti non fanno mai niente di buono.

Gli agenti della Polizia sono stati colpiti, perché le forze dell’ordine si rispettano solo quando ti permettono di essere un fascista, altrimenti sono dei nemici. Un manifestante No Green Pass è salito su un blindati e quando sono arrivati all’ingresso di via del Babuino hanno cominciato a lanciare delle sedie contro i poliziotti. Da quel che riportano le varie testate, sono quattro le persone fermate dagli agenti, mentre uno è il poliziotto che è stato ferito da questi nostalgici del fascismo che di fascismo non sanno nulla.

Un altro scontro c’è stato davanti all’ingresso di piazzale Flaminio, con i poliziotti in assetto antisommossa che cercavano di bloccare la massa. Alcuni manifestanti sono finiti a terra a causa della manovra di un blindato in retromarcia, ma sono comunque riusciti a entrare e proseguire la loro marcia contro la dittatura sanitaria (ogni volta che lo scrivo fa ridere: dei fascisti che vanno contro la dittatura) e il Green Pass. Sono comunque riusciti ad arrivare in via del Parlamento, dietro Montecitorio e Palazzo Chigi. Qui a guidare c’erano in prima fila i leader di Forza Nuova, che davano indicazioni agli squadristi.

I grandissimi danni sono stati però fatti dai No Green Pass davanti alla Cgil, vicino a villa Borghese, che hanno tentato di entrare nel palazzo scontrandosi contro altri agenti. Hanno vandalizzato l’ingresso, hanno occupato le scalinate del palazzo guidati da Roberto Fiore, leader nazionale di Forza Nuova, e Giuliano Castellino, leader romano del partito. Urlavano «giù le mani dal lavoro» e «sciopero». Ma questi l’hanno studiato il capitolo in cui durante il fascismo chi non aderiva al movimento non poteva lavorare? Come mai non apprezzano?

E sia chiaro che noi non crediamo che il Green Pass sia fascista. Il Green Pass ha tantissimi difetti dovuti all’incompetenza dell’Italia che vanta una burocrazia fin troppo lenta (io stessa, doppiamente vaccinata da inizio luglio, ho avuto il Green Pass a fine settembre solo perché vaccinata all’estero), ma di certo non è fascista, e questo perché vaccinarti è un tuo dovere in quanto cittadino che ha vissuto durante una pandemia che ha causato milioni di morti. Ma ci rendiamo conto che per qualcuno che inneggia al fascismo nel 2021, questo sia troppo difficile da comprendere.

Manifestazioni no Green Pass: la solidarietà dalla classe politica

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Fonte foto: Twitter

Il segretario generale della Cgil, Maruzio Landini, ha definito l’attacco dei No Green Pass un «atto di squadrismo fascista. Un attacco alla democrazia e a tutto il mondo del lavoro che intendiamo respingere. Nessuno pensi di far tornare il nostro Paese al ventennio fascista. Domattina alle 10, davanti la sede della Cgil, è convocata d’urgenza l’assemblea generale della Confederazione per decidere tutte le iniziative necessarie». Le iniziative necessarie sono quelle che sciolgono tutti i partiti fascisti.

A Maurizio Landini sono arrivate le solidarietà di tanti politici, tra cui anche il presidente del Consiglio, Mario Draghi, che lo ha chiamato per «per esprimere a lui e a tutto il sindacato la piena solidarietà del Governo per l’assalto avvenuto oggi alla sede di Roma. I sindacati sono un presidio fondamentale di democrazia e dei diritti dei lavoratori. Qualsiasi intimidazione nei loro confronti è inaccettabile e da respingere con assoluta fermezza». Su Twitter invece, il segretario generale della Cisl, scrive:

Il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri, invece, scrive che «l’attacco alla Cgil è un attacco fascista compiuto da squadristi che gridano libertà e usano violenza. Non ci faremo intimorire. Solidarietà e vicinanza alla Cgil e a Landini». I segretari generali delle tre Confederazioni sindacali, Maurizio Landini, Luigi Sbarra e Pier Paolo Bombardieri, intanto, hanno annunciato una «grande manifestazione nazionale e antifascista per il lavoro e la democrazia» sabato 16 ottobre. Sottolineano anche che «l’assalto squadrista alla sede nazionale della Cgil è un attacco a tutto il sindacato confederale italiano, al mondo del lavoro e alla nostra democrazia. Chiediamo che le organizzazioni neofasciste e neonaziste siano messe nelle condizioni di non nuocere sciogliendole per legge».

Luciana Lamorgese, ministra dell’Interno, assicura che «le forze di polizia hanno agito con equilibrio e professionalità», considerando che ci sono stati «intollerabili atti di violenza anche contro sedi delle istituzioni». Enrico Borghi della segreteria nazionale del Pd scrive invece che «il Partito Democratico chiede a tutte le forze di maggioranza e di opposizione dell’ordine repubblicano di esprimere la più ferma e assoluta condanna di quanto accaduto».

Simona Malpezzi e Debora Serracchiani, capogruppo Pd al Senato e alla Camera: «Quanto sta avvenendo a Roma è gravissimo: un’allarmante aggressione contro le forze dell’ordine e alcune sedi istituzionali. Una protesta violenta contro uno degli strumenti che ci ha permesso di far ripartire in sicurezza il Paese. L’Italia – concludono – non ha bisogno di comportamenti irresponsibili e non è tollerabile alcuna forma di violenza».

Il presidente della Camera Roberto Fico invece sottolinea come «esprimere le proprie opinioni e manifestare pacificamente è legittimo, usare la violenza invece no». Teresa Bellanova di Italia Viva invece: «I fascisti nacosti dietro ai No vax hanno compiuto violenze inaccettabili». Da Forza Italia interviene Antonio Tajani: «Nel nostro Paese non c’è spazio per i violenti No Green pass». Il dem Andrea Marcucci: «Si nascondono dietro falsi slogan di libertà e poi si riversano nelle strade vandalizzando, caricando la polizia, mettendo in piedi una vera e propria guerriglia. Una sola parola: vergogna».

Ovviamente arrivano anche Giorgia Meloni e Matteo Salvini. La prima esprimere solidarietà a Landini e alle forze dell’ordine ma poi si ricorda che fra quei fascisti ci sono le persone che la votano (scusi signora Meloni, ma evidentemente a non credere che ci sono fascisti nel suo partito è rimasta solo lei): «Solidarietà anche a migliaia di manifestanti scesi in piazza per protestare legittimamente contro i provvedimenti del governo e di cui nessuno parlerà per colpa di delinquenti che usano ogni pretesto per mettere in atto violenze gravi e inaccettabili».

Stessa cosa Matteo Salvini, che ovviamente va contro la violenza ma poi deve pur proteggere i suoi elettori: «La violenza non è mai giustificata, non è mai la soluzione. Non confondiamo la violenza di pochi criminali con le richieste ragionevoli di chi vuole tutelare salute, diritti, libertà e lavoro». Davide Crippa, capogruppo M5S alla Camera, è d’accordo e afferma che «quanto accaduto oggi a Roma non ha nulla a che fare con la manifestazione del dissenso contro il certificato verde. Si tratta di puri e semplici episodi di violenza che vanno condannati senza alcun tipo di esitazione».

Le derive violente della manifestazione di Roma contro il green pass sono davvero molto preoccupanti. Scontri con la polizia, strade bloccate e addirittura l’assalto alla sede della Cgil. Quella di oggi a Roma è la pagina di uno squadrismo pericoloso e violento. Manifestare il proprio dissenso è legittimo, avere dubbi e paure comprensibile, usare la violenza è inaccettabile.

Pubblicato da Giuseppe Conte su Sabato 9 ottobre 2021

Nicola Fratoianni di Sinistra Italiana racconta: «Sono passati 100 anni da quando assaltavano le case del popolo o le sedi sindacali. Adesso ci riprovano, ma non passeranno. Lo squadrismo fascista sia subito messo in condizione di non nuocere da parte delle istituzioni della Repubblica, nata dalla Resistenza». Pierluigi Bersani di Liberi e Uguali, invece: «L’assalto alla Cgil una vergogna non di altri tempi. Di questi tempi! Non si può più dormire. Lo Stato deve reagire e l’opinione pubblica democratica deve mobilitarsi».

Angelo Bonelli, co-portavoce nazionale di Europa Verde: «Il governo prenda un provvedimento di scioglimento delle organizzazioni neofasciste che usano la piazza per organizzare la violenza. I violenti vanno individuati e valutati dalla giustizia rapidamente: l’irresponsabilità di chi usa la pandemia da Covid per organizzare la violenza va respinta con fermezza».

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