Netflix e “Cuties”: dalle accuse di favorire la pedofilia al mea culpa

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Netflix è costantemente sotto i riflettori per le sue nuove uscite, ieri ad esempio ha rilasciato il trailer della quarta stagione di The Crown, ma questa volta ha avuto un flop: il poster di “Cuties”, che dovrebbe uscire il 9 settembre sulla piattaforma di streaming online, ha avuto una pesante accusa, tanto che Netflix ha dovuto chiedere scusa.

Cuties“, in italiano tradotto con “Donne ai primi passi“, è una pellicola francese della sceneggiatrice e registra francese Maïmouna Doucouré, che ha al centro della sua vicenda un’undicenne musulmana che si trova a dover lottare fra la madre e la sua famiglia, ovvero i valori tradizionali, e il cattivo e brutale mondo dell’internet, che rappresenta la sessualizzazione delle bambine e anche quanto le adolescenti siano influenzabili.

Non è infatti una novità che, con l’avvento dei social network e soprattutto di Instagram e Tiktok, molte bambine hanno cercato di imitare i loro idoli che possono essere sia Kyle Jenner con il suo corpo e outfit mozzafiato, che qualche tiktoker con i suoi balletti provocanti.

Nonostante le premesse non siano tanto male, poiché la registra non intendeva sessualizzare ma denunciare, Netflix è riuscito a creare comunque scalpore.

L’accusa di favoreggiamento della pedofilia

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La copertina originale di “Cuties” e quella promossa da Netflix

La copertina iniziale che Netflix ha voluto dare al film il cui intento era denunciare, sebbene a detta di molti cada anche nell’islamofobia che tende a mostrare i genitori musulmani come dei cattivi genitori che privano i propri figli di ogni libertà, la sessualizzazione delle bambine su internet e quanto siano influenzabili, è stata molto contestata sui social.

In molti hanno infatti ritenuto che fosse fin troppo spinta e “disgustosa” per un film che ha l’intento di denuncia verso la sessualizzazione. Subito sono state poi confrontate le copertine, ovvero quella che era stata scelta per il film che ha vinto il World Cinema Dramatic Directing Award al Sundance di quest’anno e quella invece scelta da Netflix.

Osservandole, infatti, notiamo nella prima che ci sono delle bambine contente, felici, che si divertono ingenuamente, mentre nella seconda ci sono quelle stesse bambine in abiti e posizioni succinte, persino i loro sguardi sembrano aver perso quell’innocenza che si ha a 11 anni.

Molti utenti hanno quindi accusato Netflix di aver creato quella copertina «per l’intrattenimento di tutti quegli adulti che sono pedofili» e hanno anche creato diverse petizioni, una di queste ha raggiunto più di 55mila firme, in cui si chiede non solo di rimuovere il poster ma di eliminare proprio il film dal catalogo.

Le scuse di Netflix

Dopo aver visto tutto il putiferio che si era scatenato dietro al film che dovrebbe uscire l’8 settembre, Netflix non ha tardato a chiedere scusa e modificare il poster promozionale del film.

«Siamo profondamente dispiaciuti per l’immagine promozionale inappropriata che abbiamo usato per Mignonnes/Cuties. Non andava bene e non rappresentava nel modo adeguato questo film francese che ha vinto un award al Sundance. Abbiamo aggiornato le immagini e la descrizione .

E infatti, controllando adesso sul sito di Netflix l’immagine di Cuties, ne esce una decisamente più appropriata, dove si vede solamente la protagonista del film e nessuna minorenne sotto l’età del consenso inginocchiata in abiti succinti.

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La nuova copertina di “Cuties”

Tuttavia, gli abbonati al servizio non sono comunque soddisfatti, poiché il problema non era solo l’artwork, ma il film in generale. Un utente infatti fa un elenco delle cose che non vanno nel film:

  1. «Sono undicenni, e sono sessualizzate;
  2. È islamofobico nonostante la protagonista sia una ragazzina musulmana;
  3. Il twerk non è una pratica ammessa nella religione musulmana».

Altri utenti però non solo d’accordo con l’eliminazione del film da Netflix, poiché la pellicola vuole proprio denunciare questi atteggiamenti di sessualizzazione delle bambine che sono troppo influenzabili su internet, quindi tutto il contrario di ciò che si critica al film che invece è stato apprezzato dalla critica e ha vinto anche un award.

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Uno screen del trailer di “Cuties” dove la madre musulmana picchia la figlia

Insomma, abbiamo da una parte delle persone che vogliono la completa eliminazione del film poiché si ritiene che si sessualizzino delle bambine e si faccia passare il genitore musulmano come un child abuser che non rispetta le libertà dei propri figli, mentre dall’altra delle persone che vogliono che il film venga trasmesso proprio per sensibilizzare gli utenti e magari anche le bambine a stare più attenti su ciò che si posta su internet.

In realtà, non avendo ancora visto il film, non si può dare una vera e propria opinione ma si possono fare solo delle considerazioni. Quindi, voi cosa ne pensate? “Cuties” deve andare in onda su Netflix, oppure deve essere cancellato dalla faccia della terra?

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