Naya Rivera: un anno fa perdevamo la nostra Santana Lopez

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È passato un anno da quando abbiamo scoperto che la nostra Naya Rivera era dispersa nel lago Piru. Siamo stati speranzosi per giorni interi, attaccati ai social network in attesa di una minima notizia positiva, piangendo davanti agli AMV di Glee solo per vederla nel pieno delle sue forze e davanti alla famiglia, sia quella biologica che quella della serie tv, che pregava davanti a quel lago. Fino al 13 luglio, giorno in cui il suo corpo è stato ritrovato senza vita, e tutte le speranze sono morte insieme a lei.

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Naya Rivera con suo figlio
Fonte: instagram

Naya Rivera stava facendo una gita sul lago Piru con il suo amato figlio Josey. Era una giornata serena, senza pensieri. Aveva pubblicato una tenera foto insieme al bambino, che lei amava più della sua stessa vita e, purtroppo, lo ha anche dimostrato. Il figlio è stato trovato sano e salvo sull’imbarcazione, mentre di lei non ci sono state tracce fino a pochi giorni dopo, ma la ricostruzione dei fatti tramite le indagini ha fatto venire a conoscenza una storia tragica ma colma d’amore.

Naya Rivera si è sacrificata per suo figlio, non permettendo alle scure, insidiose e profonde acque del Lago Piru di catturare anche lui. Con tutte le sue forze, quando si sono trovati davanti a un probabile mulinello, la donna avrebbe usato le sue ultime energie per mettere in salvo il bambino di quattro anni, ma poi a causa di un malore sarebbe stata trascinata dalle correnti troppo forti (che nel Lago, che aveva già preso tante vite innocenti, non erano una rarità) e non sarebbe riuscita a salire sulla barca insieme a lui.

Dopo un anno dal suo sacrificio dettato dall’amore, a noi resta solo che ricordarla come la persona, come la mamma, che era: splendida, sorridente, sempre solare. Una mamma amorevole e un’amica che dava sempre tutta se stessa per le persone a cui teneva. Un’attrice e una cantante che ha lottato per farsi strada anche e solo nel cast di Glee, che è riuscita a passare da essere un personaggio marginale a uno dei protagonisti. Uno dei protagonisti che, tra l’altro, vanta di essere una delle prime rappresentazioni lesbiche sul piccolo schermo, e che è stato, ed è ancora oggi, un esempio per tante adolescenti.

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Famiglia e alcuni membri del cast di Glee mentre pregano davanti al Lago Piru
Fonte: web

Naya Rivera ci ha lasciati in un’occasione tragica e lo ha fatto troppo presto, tuttavia nessuno ha intenzione di dimenticarla, né la sua famiglia, né i suoi amici, tantomeno i suoi fan. Nessuno dimenticherà mai Santana Lopez che, con la sua divisa da cheerleader e la battuta sempre pronta, è stata capace di essere un punto di riferimento per tutte le persone che ne hanno avuto bisogno. Vediamo, quindi, qual è l’eredita che il suo personaggio ci ha lasciato.

Naya Rivera: cosa ci ha lasciato Santana Lopez

Santana Lopez, il personaggio interpretato da Naya Rivera, è stato quel tipo di personaggio che a prima vista pensi di odiare, o di apprezzare solamente perché è la tipica bad bitch americana come Regina George di Mean Girls, ma alla fine finisci per amarla proprio perché lei non lo è davvero, lo è solo per una corazza che utilizza per proteggere la sua Brittany e anche il ruolo da capo cheerleader. Tuttavia, man mano che gli episodi vanno avanti, noi ci scopriamo follemente, incondizionatamente, innamorati di lei.

L’abbiamo amata nel suo primo assolo, proprio quello che ci fa rendere conto che in fin dei conti non ci crede più neanche lei nella storia dell’essere un’infiltrata nel Glee Club, quando smette di essere un’antagonista ma diventa uno dei personaggi che saranno il tuo punto di riferimento per anni e anni, finché non crescerai e la ricorderai con un sorriso stampato sul volto. L’abbiamo amata per Trouty Mouth, per Smooth Criminal, per Don’t rain on my parade, per Problem, per il coming out con la nonna e per come, inesorabilmente, proteggeva tutte le sue amiche.

Tuttavia, quando penso a Naya Rivera, o meglio, a Santana Lopez, penso a quella sua espressione sempre seria e annoiata che aveva stampato sul volto ma che si tramutava in un sorriso solo nel momento in cui vedeva la sua ingenua Brittany, interpretata dalla migliore amica Heather Morris. Se penso al suo personaggio penso a quella grinta che aveva nel combattere le ingiustizie, quando non riusciva proprio a stare zitta.

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Brittany e Santana
Fonte: Pinterest

Santana Lopez è stata una delle prime ragazze lesbiche sul piccolo schermo, uno dei primi personaggi donne a fare coming out, e ci rendiamo conto di quanto questo abbia significato per un’adolescente in un periodo in cui fare coming out non era normale come lo è oggi (e ancora c’è tanto su cui lavorare)? Stiamo parlando di anni in cui la comunità LGBT non era ancora vista di buon occhio, in cui non se ne parlava e si stava bene così, in cui utilizzavi i termini gay, lesbica e trans come insulti. Ma poi è arrivato il personaggio di Naya Rivera, e ha dato quella forza alle ragazzine che ne avevano bisogno.

Santana Lopez ci ha insegnato che dietro ogni corazza c’è anche un’insicurezza, che dietro il sarcasmo c’è un sorriso per una persona che amiamo, che è normale sentirsi diversi o ancora che è normale per una ragazza amare, e sposare, una ragazza. Naya Rivera ha dato il proprio volto a quel personaggio che ti dà la forza di essere te stessa anche se il te stessa non è quello che la società, o la tua allenatrice, vuole. Perché, ricordiamolo, per Santana è stato anche difficile entrar a far parte degli sfigati del Glee Club, passando da chi lanciava le granite a chi veniva bagnata. Insomma, dal top della scala sociale all’ultimo gradino.

Santana Lopez era quel tipo di ragazza che vedi forte e sicura di sé, d’altronde poteva permettersi di essere chiunque volesse, eppure anche lei, come tutto il Glee Club, si trova a dover correre da sola per l’incubo liceale, con pregiudizi e giudizi. Tuttavia, quando trova la sua Brittany, ma anche il club di canto che tanto snobbava, lei non è più sola. Il personaggio di Naya Rivera ci ha insegnato che sopravvivere al liceo è possibile solo se smettiamo di leggere le etichette che la gente incolla sulla nostra fronte.

Ci ha insegnato che possiamo amare qualcuno solamente se ci amiamo, e soprattutto se ci accettiamo, anche se non tutti lo faranno sempre, ma dobbiamo solo essere capaci di riconoscere chi sono le persone per cui vale la pena lottare. Se penso oggi a Naya Rivera, penso a come si è sacrificata per il suo bambino. Penso alla donna forte e coraggiosa che era, proprio quello che il suo personaggio ha insegnato a me e a tantissime altre adolescenti a essere. Grazie Santana Lopez. Grazie, Naya Rivera.

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