Olimpiadi 2020: gli 8 momenti più iconici

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Abbiamo ufficialmente salutato le Olimpiadi 2020 qualche ora fa, con la cerimonia di chiusura e l’arrivederci al 2024, in Francia. Queste Olimpiadi ci hanno fatto portare a casa la bellezza di 40 medaglie in 19 discipline diverse, tuttavia, oltre ai grandi successi degli atleti vincitori e non, questo pomeriggio vogliamo ricordare gli 8 momenti più iconici e divertenti che hanno coinvolto i nostri atleti durante i giochi olimpici. Fateci sapere se ne ricordate altri!

Non inseriremo i momenti delle medaglie o delle vittorie (a meno che non siano iconiche), per cui non ci saranno i fantastici dieci minuti in cui abbiamo vinto prima l’oro al salto in alto e poi nei 100 metri che sono ufficialmente divenuti i dieci minuti più storici dell’Italia a queste Olimpiadi, tantomeno ci saranno i momenti iconici di altri atleti, quindi niente Tom Daley che cuce all’uncinetto durante le gare. Vogliamo dedicare quest’articolo solo al nostro Italia Team.

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*Oops I did it again playing in background*

Olimpiadi 2020: i momenti più iconici

Come abbiamo scritto, non inseriremo né le vittorie (a proposito, qui trovate tutte e quaranta le medaglie olimpiche alle Olimpiadi 2020 a Tokyo) né i momenti riguardanti altri atleti. Avremmo infatti voluto inserire tutte le grandi emozioni che i nostri azzurri ci hanno fatto provare a ogni vittoria, tuttavia sarebbe stato più che impossibile, per cui godetevi le nostre scelte.

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Fonte: Twitter

«Is it gonna be gold for Great Britain?? No, it’s Italy…»

Finale della 4×100 maschile. Lorenzo Patta, Marcell Jacobs, Eseosa Desalu, Filippo Tortu. All’ultimo cambio i nostri ragazzi erano secondi/terzi circa, al primo posto c’era la Gran Bretagna. Poi, non si sa con quali energie, Filippo Tortu corre come una saetta e, proprio negli ultimi metri, supera la Gran Bretagna. Nessuno ci crede, tutti urliamo. Ma, intanto, nella telecronaca inglese sentiamo un «sarà un oro per la Gran Bretagna?» con un grido ingoiato seguito da un «No, it’s Italy». Eh già, it’s Italy again.

«Sorry sorry sorry ma pijatela nderculo vamossss»

Contestualizziamo: partita Russia – Italia, Paola Egonu fa una schiacciata su una delle pallavoliste russe, così si avvicina alla rete per chiedere scusa: «sorry, sorry, sorry» ma dall’altra parte del campo non riceve risposta, né un sorriso, né un gesto, viene completamente snobbata. E cosa fa l’azzurra? Se ne esce con un iconico «ma pijatela ‘nder culo». Beh, che dire.

«DEVI SOFFRIRE, DEVI SOFFRIRE, DEVI SOFFRIRE»

Protagonista di questo momento iconico delle Olimpiadi non è un atleta ma un allenatore, Fabio Galli, che allena Daniele Garozzo e che, durante la finale del fioretto maschile gli ha urlato più volte «DEVI SOFFRIRE, DEVI SOFFRIRE, DEVI SOFFRIRE». E niente, è iconico già così, senza alcuna spiegazione.

«TG1? Ooh sto uscendo in televisione!! E che devo dire?»

Fantastica la sincera reazione di Vito Dell’Aquila, vincitore del secondo oro di queste Olimpiadi e secondo dei quattro pugliesi che hanno vinto una medaglia olimpica in queste Olimpiadi. Giovanissimo, mai uscito in TV ma sempre con un sogno, davanti alle telecamere del TG1 se n’è uscito con un iconico: «TG1???? Ohh sto uscendo in televisione!! E che devo dire?».

«Sono orgogliosissima di rappresentarli e di dimostrare che il Molise esiste e mena forte»

Il meme del Molisn’t, del Molise che non esiste, è uno dei più popolari in Italia, un meme che non muore mai, ed è arrivato persino alle Olimpiadi di Tokyo. Infatti, Maria Centracchio, che è della regione che non esiste e che ha vinto il bronzo nel judo, categoria 63 kg, in un’intervista post gara, molto commossa, ha detto di essere «orgogliosissima di rappresentarli e di dimostrare che il Molise esiste e mena forte».

Le divise

Non è propriamente qualcosa che è successo, né un momento, ma dobbiamo inserire anche le divise. Iconiche? No. Ma sono state un meme in tutte le premiazioni, dalla cerimonia d’apertura a quella di chiusura. C’è chi ci vedeva un grafico, chi una pizza, chi un omaggio al Giappone, chi semplicemente non riusciva a capirle. Ma, in fin dei conti, per tutti i successi che abbiamo ottenuto, le divise passano in secondo piano.

«Il pesce che salta»

Durante la gara di fondo 10km di Gregorio Paltrinieri, gara in cui il nostro azzurro ha conquistato un bronzo, vediamo nelle riprese… un pesce che salta, letteralmente. E non è un salto basso, fa un salto bello lungo che sembra voler gareggiare con gli atleti. «Il pesce che salta… bellissima questa immagine», dice il telecronista quasi incredulo di quel che sta vedendo.

«Dobbiamo censurare p**** t****?»

Protagonisti di questo ultimo momento iconico sono Marcell Jacobs, Gianmarco Tamberi e Discovery+ Svezia. L’uomo più veloce al mondo stava facendo un’intervista, poi arriva all’improvviso uno dei due uomini che saltano più in alto ed è subito amore. Cominciano a festeggiare, ridere, si scambiano abbracci e anche baci, avvolti dalla bandiera e soprattutto da tanti sorrisi. Si vede che sono emozionati e che non ci credono neanche loro. Scappa anche qualche parolaccia, tra cui un “porca troia“. E così Discovery+ chiede se va censurato o no. Tra l’altro, segno proprio di italianismo, Gimbo chiede «cosa mangiamo stasera?».

Questi erano i nostri momenti più iconici delle Olimpiadi 2020. Voi che ne pensate? Quali momenti vi sono rimasti più impressi di queste Olimpiadi? E perché?

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