Michele Merlo: il testo di Farfalle e le parole del padre Domenico

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È passato quasi un anno dalla morte prematura di Michele Merlo, un ragazzo che è riuscito ad arrivare nel cuore di tantissime persone che né oggi né mai dimenticheranno la sua presenza, le sue parole, il suo essere un artista diverso da tutti quelli che oggi conosciamo. Diverso non artisticamente, non del tutto almeno. Diverso perché lo si vede da quello che faceva per le sue fan (rispondeva a ognuna di loro in DM!), diverso perché riusciva a trasmettere la sua passione, perché riusciva a far capire come la musica non fosse un hobby, ma un motivo per vivere. E grazie a Farfalle, il pezzo su cui stava lavorando, Michele Merlo è tornato in vita per quei pochi minuti.

Michele Merlo ha partecipato alle 16esima edizione di Amici ed è stato eliminato in semifinale, conosciuto non solo per il suo talento ma anche per essere «contestatore». Si trovava a casa di alcuni amici quando si è sentito male. Era in stato confusionale, aveva avuto delle convulsioni e quando è stato portato al 118 era già in coma. La famiglia poco dopo ha fatto sapere che l’intervento a cui era stato sottoposto era stato necessario a causa di una emorragia cerebrale scatenata da una leucemia fulminante improvvisa.

«Per me è stato un colpo al cuore. Da ex ufficiale di polizia giudiziaria mi domando perché. Mi aspettavo che la Procura di Bologna andasse avanti e ora mi si dice che una volta arrivato all’ospedale di Vergato tutto era già compromesso. Perché allora un dirigente medico chiese scusa a nome suo e di tutta la categoria? Io e la mia famiglia non cerchiamo vendette, nemmeno soldi, ma la verità sì. Se qualcuno ha sbagliato dovrà pagare e noi andremo fino in fondo», queste le parole del padre di Michele Merlo, un ragazzo abbandonato dall’Italia.

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Michele Merlo, la mail e l’ematoma

Tuttavia, il suo Michele non è dimenticato. Tralasciando i suoi genitori e soprattutto il padre che sta cercando tutti i modi possibili per evitare che una cosa del genere avvenga ad altre persone, i fan come anche le persone che hanno iniziato ad apprezzarlo dopo la sua morte, non lasceranno che la sua storia, la sua voce e la sua passione in quel che faceva cadano nell’oblio. E con Farfalle, accompagnata dalle parole del padre Domenico, Michele Merlo continuerà a vivere per sempre.

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Michele Merlo: le parole del padre Domenico a Verissimo

È morto il 6 giugno 2021, dopo aver lottato per giorni interni. Stava lavorando su un pezzo, Farfalle, e, proprio per omaggiare il suo ricordo, il 27 maggio uscirà per tutti i suoi fan quest’ultima canzone incisa da Mike Bird, nome in arte di Michele Merlo. Il padre Domenico ha partecipato a Verissimo insieme a Federico Baroni, cantante e amico di Michele che ha di recente portato in giro la sua musica dal vivo in tutta Italia dedicandogli un brano, Chilometri, e Federica Carta, ex compagna di classe di Merlo ad Amici.

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«Sto come può stare un padre che ha perso un figlio. Non passerà mai, cerchiamo di ricordare le cose belle e allontanare le cose brutte. Viviamo le difficoltà di due genitori che hanno perso un figlio e lo hanno perso nel modo in cui lo abbiamo perso noi», ha detto. Vi ricordiamo anche che al momento è in corso un’indagine da parte della procura di Vicenza per omicidio colposo.

Ma Domenico Merlo dice di non aspettarsi né di condannare «neanche l’errore umano perché penso che quanto successo a Michele sia figlio di una sanità che non sta più funzionando, di due anni tremendi, e di tagli continui e questo comporta che non c’è più l’attenzione che si dovrebbe avere verso un ragazzo che si è presentato in quel modo al pronto soccorso… ha visto tutta Italia le foto e che cosa aveva».

Alla Toffanin racconta che «la cosa nasce a ridosso della registrazione del suo ultimo pezzo dove io lo accompagno e lui mi dice “guarda che sono stato già a farmi vedere, mi dicono che è un’ematoma”. E invece io in albergo la sera lo vedo e non poteva essere un’ematoma. Rientriamo il prima possibile…. lui era lì per registrare un album, di fatto ha registrato il primo pezzo. Siamo rientrati e lui si è presentato al pronto soccorso, prima a Cittadella al Triage. Lui ha spiegato cosa aveva, poi  ha sbottato perché aveva già il mal di testa, aveva sintomi importanti».

Continua: «Quel giorno è riuscito a farsi vedere dal medico di famiglia che ha tratto una gamba devastata completamente con ematomi sparsi ovunque. Io dico sottovalutato quelli che erano sintomi gravissimi. Non si erano resi conto che aveva in corso una leucemia fulminante. Aveva una gamba nera dal ginocchio all’inguine, aveva mal di testa, sangue dal naso. I periti dicono che sarebbe bastato un emocromo per salvarlo».

Infine, conclude: «I nostro periti hanno scritto che aveva la possibilità non solo di salvarsi, ma di uscire dalla malattia in 5/6 mesi, dal 77 al 89%. Ripeto quel medico ha preso un abbaglio ma lo ritengo un bravo medico perché è ancora il nostro medico di famiglia. Non voglio condannare l’errore umano nonostante a me abbia devastato la vita». Parole amare da digerire, parole che ci fanno rendere conto quanto gli esseri umani siano forti e deboli allo stesso tempo: un errore umano può uccidere, per un errore umano si può morire a 28 anni. Michele Merlo, non sarai dimenticato.

Il testo di “Farfalle”

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Michele Merlo

Quanto costa essere fragile in ‘sta vita
lo pago a caro prezzo
io conto le sconfitte sulle dita
conto quegli amici
di cui ricordo soltanto il viso
conto le giornate a ricordarmi
come è fatto un sorriso
ma è dentro un pugno
che io tengo questo sogno
è fatto di carta ma sa spostare tutto il mondo
adesso gridano il mio nome
Un romantico ribelle
fanno uscire dai miei tagli centinaia di farfalle

Dimmi come si fa
ad arrivare in fondo al grand finale
come si fa
e non possiamo piangere che ci vedono
siamo farfalle
ma ci crediamo elefanti
non siete stanchi
di credevi supereroi
di credevi supereroi

Non possiamo essere sempre
la parte migliore di noi
in questa lacrima che scende non so nuotare

Dimmi come si fa
ad arrivare in fondo al grand finale
come si fa
e non possiamo piangere che ci vedono
siamo farfalle
ma ci crediamo elefanti
non siete stanchi
di credevi supereroi
di credevi supereroi
di credervi supereroi

Vi ricordiamo che il 6 giugno allo stadio comunale di Rosà (Vicenza) è previsto un evento per commemorare Michele Merlo, promosso dall’associazione Romantico Ribelle, nata a sostegno della ricerca scientifica: «Con tanti amici e l’aiuto della Nazionale Cantanti, proveremo a ricordarlo attraverso la musica e il gioco. Vogliamo sempre celebrarlo e sostenere anche gli artisti che non hanno la possibilità di emergere».

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