Meghan Markle torna ai microfoni del suo podcast

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Finalmente delle notizie riguardo il podcast di Meghan Markle insieme al marito, il principe Harry: sarà pubblicato entro quest’estate su Spotify e tratterà di temi molto attuali che interesseranno non solo le giovani ma anche le più adulte. D’altronde la duchessa non è nuova a queste iniziative, per cui dopo aver lanciato il primo podcast il 29 dicembre 2020, che però ha ottenuto scarsi risultati, ecco che si fionda in una nuova iniziativa che speriamo possa avere più successo della precedente.

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Meghan Markle e il principe Harry

Harry e Meghan sono spesso sotto i riflettori, non solo in quanto legati alla famiglia reale ma anche per il loro essere i ribelli della famiglia. Anche noi, più volte, abbiamo scritto di loro, in particolare quando Megahan Markle ha parlato in un articolo del New York Times intitolato «The Losses We Share», del suo aborto spontaneo, ambientato in una mattina di luglio che sembrava uguale a tutte le altre, ma che si è rivelata una delle più brutte della sua vita. Il racconto, ovviamente aveva l’obiettivo di sensibilizzare, poiché molte donne e molte coppie, purtroppo, sono colpite da questo immenso dolore.

Anche in quest’occasione, quindi, Meghan Markle non si tira indietro per sensibilizzare e per cercare di dare una mano a livello psicologico a persone che magari vivono le sue stesse esperienze. La serie dei podcast saranno pubblicati su Spotify entro la fine dell’estate, come confermato a Page Six il portavoce di Archewell Audio, la società di produzione della Duchessa di Sussex e del principe Harry. Vediamo, quindi, di cosa parlerà il podcast e cosa sappiamo al momento di questa collaborazione con Spotify.

Meghan Markle: arriva il podcast su Spotify

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Meghan Markle e il principe Harry

Meghan Markle e il principe Harry hanno firmato un accordo di 25 milioni di dollari a dicembre 2020 per creare dei contenuti per Spotify. Da quel momento, quindi, hanno promesso di avere un ruolo fondamentale e soprattutto attivo nella lotta contro le fake news e la disinformazione che esiste su alcuni podcast sulla piattaforma di streaming, facendo riferimento al podcast di Joe Rogan a gennaio. Il portavoce di Archewell ha detto che la coppia reale sta lavorando per politiche, pratiche e strategie volte a sensibilizzare i creatori, per ridurre al minimo la diffusione di fake news e garantire la trasparenza.

Il primo podcast di Archewell è stato pubblicato il 29 dicembre 2020, e ha avuto diversi ospiti che hanno parlato della pandemia che stavamo vivendo in quel periodo. Tyler Perry, Elton John, Stacey Abrams e James Corden hanno partecipato, con un’apparizione speciale dal figlio di 2 anni del duca e della duchessa del Sussex, Archie. Ricordiamo anche che nello stesso anno la coppia reale ha firmato un accordo con Netflix, per filmare dei «documentari, docu-serie, lungometraggi, spettacoli e programmazioni per bambini».

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Meghan Markle e il principe Harry

«La nostra attenzione sarà focalizzata sulla creazione di contenuti di informazione, ma che diano anche speranza», hanno detto Meghan e Harry in una dichiarazione. «Come nuovi genitori, anche per noi è importante creare una programmazione familiare stimolante». In ogni caso hanno anche fatto sapere che per il momento non ci sono prodotti per Netflix, poiché secondo alcuni esperti reali al momento hanno diversi progetti.

Tornando a Spotify, Meghan e il principe Harry hanno detto di essere incoraggiati «dalle conversazioni in corso che abbiamo avuto con Spotify su questo obiettivo condiviso e abbiamo lavorato a stretto contatto con il loro team, così come con la loro leadership senior». L’obiettivo di Meghan Markle sarà quello di indagare «sugli stereotipi che trascinano le donne indietro», in modo da diffondere «una narrativa» per incitare le donne a «mostrarsi e definire le proprie vite».

Adesso, quindi, non ci resta che attendere, e vedere se le dichiarazioni di Pauline Maclaren che ritiene che «comincia a sorgere qualche dubbio sulla loro capacità di produrre contenuti di livello e di qualità richiesti da entrambi i media», abbia ragione oppure no. Voi che ne pensate?

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