Caro Matteo Salvini, parliamo del “Rinascimento” con la Polonia e l’Ungheria

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Il primo a parlare di Rinascimento era stato Matteo Renzi con la Turchia di Erdogan, e noi ci eravamo scandalizzati perché Erdogan con la sua Turchia ci sembra tutto tranne che Rinascimento. Adesso, il suo omonimo Matteo Salvini vuole puntare al “Rinascimento europeo“. Con l’Ungheria. E la Polonia. Non so se ci sia da piangere per come si ignori quello che avviene in quegli Stati (letteralmente i più omofobi dell’Europa) o da ridere perché da Matteo Salvini non potevamo aspettarci altro.

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Fonte: twitter

«Salvini è nostro eroe perché da ministro ha fermato i migranti», ha detto Viktor Orbán, primo ministro dell’Ungheria dal 2010, proprio quell’Ungheria dove le persone transessuali non possono né fare transizioni né possono cambiare il proprio nome all’anagrafe. La stessa Ungheria che ha bloccato dei libri di favole con protagonisti LGBT, poiché «incoerente coi generi tradizionali». L’Ungheria di Orbán dove la famiglia è legale solo se è eterosessuale, dove l’omofobia è al centro delle campagne propagandistiche, dove le persone transgender non esistono per il governo.

Orbán lo ha detto al termine del vertice di Budapest a cui hanno partecipato anche Matteo Salvini e Mateusz Moraviecki, primo ministro della Polonia dal 2017. Oh, sì, della Polonia. La Polonia che nega l’aborto alle donne e lo fa durante una pandemia, scatenando una vera e propria rivoluzione ma fregandosene comunque. La Polonia che crea una carta della famiglia solo eterosessuale, che considera gli LGBT come un’ideologia. La Polonia di Duda (zona libera da LGBT) che vuole uscire dalla convenzione di Istanbul, ovvero il trattato che protegge le donne dalla violenza domestica.

Ma, in fin dei conti, cosa dobbiamo aspettarci da Matteo Salvini? Il Matteo Salvini che per farsi ascoltare stringe un rosario e prega Gesù, un immigrato, affinché ci protegga da altri immigrati che cercano solo la pace. Il Matteo Salvini che è contro l’aborto, che un giorno è contro il governo il giorno dopo è con il governo. Il Matteo Salvini che vota contro il DDL Zan perché mina alla libertà di opinione, come se l’omofobia fosse un’opinione. Ma Matteo Salvini conosce bene la libertà di opinione, non era mica lui a bloccare sui social chiunque non la pensasse come lui.

Matteo Salvini e il Rinascimento con Orbán e Morawiecki

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Fonte: twitter

I tre sovranisti hanno annunciato un progetto di lunga portata che ha come obiettivo un Rinascimento europeo, cercando di portare il Partito Popolare Europeo sempre più a destra. Tra l’altro, non è neanche la prima volta che Matteo Salvini prova a creare quest’alleanza. Già nel 2019 infatti aveva chiesto un incontro a Jaroslaw Kaczynski, il Presidente del Pis, il partito politico di destra della Polonia, ma quest’ultimo aveva rifiutato il suo invito a causa dei legami del capitano con Putin.

Infatti l’opposizione polacca non l’ha fatta passare liscia a Morawiecki per aver incontrato “gli ammiratori di Putin“, tanto che Borys Budka, del partito “Piattaforma civica”, ha affermato: «Invece di dare spiegazioni alla Commissione Europea sulle violazioni dell’indipendenza dei giudici, Morawiecki se ne va in Ungheria a giocare con gli ammiratori di Putin: Orbán e Salvini», facendo riferimento alla procedura aperta dalla Commissione UE in Corte di giustizia a causa della legge polacca che viola l’indipendenza della magistratura.

Ovviamente quest’alleanza non sarebbe formata solo da loro tre. Chiaramente non potrà che non unirsi anche Giorgia Meloni, al momento l’unica all’opposizione in Italia (ma rimane sempre alleata con Matteo Salvini), ma anche Sebastian Kurz, austriaco, che negli ultimi giorni ha protestato contro Bruxelles per la distribuzione del vaccini, insieme allo sloveno Janez Jansa (che sta in tutti i modi cercando di minare alla libertà di stampa), al ceco Andre Babis e il bulgaro Boyko Borissov.

Matteo Salvini ha affermato che «non siamo qui per smontare o attaccare ma per costruire qualcosa di longevo. Questa giornata rimarrà storica». Certo, sarà storica per l’alleanza di un italiano con degli stati che non rispettano i diritti civili delle persone. Ha poi aggiunto: «Abbiamo parlato di temi che secondo i media ci dividono e invece ci uniscono. Noi chiediamo più Europa in termini di difesa dei confini e della vita».

Matteo Salvini ha anche detto che il loro obiettivo è essere primi per rappresentanza nell’Unione Europea: «Qui ci sono i governi di tre Paesi che rappresentano più di cento milioni di cittadini. Abbiamo parlato di un percorso che inizia oggi e andrà avanti in diverse tappe allargando il gruppo coinvolgendo nuovi partiti e nuove famiglie», e loro tre, Salvini, Orbán e Morawiecki, si propongono proprio come «nucleo storico e alternativa a una sinistra che mette in discussione le radici dell’Ue e non ci poniamo limiti e confini».

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Fonte: twitter

«Noi sogniamo un’Europa che fa poche cose in comune ma bene e un’Europa che non usa l’arma del ricatto. Con rinascimento europeo siamo protagonisti di un cambiamento positivo, rimettiamo al centro il diritto alla vita, al lavoro e alla libertà», ha detto Matteo Salvini.

Divertente. Non ci poniamo limiti e confini, proprio lui che vuole chiudere tutti i confini. Con “mette in discussione le radici“, intende dire che l’Europa non vive più nel Medioevo e vuole andare avanti, rispettando i diritti sociali e civili di tutti i cittadini a prescindere da sesso, orientamento sessuale e identità di genere? Con libertà di vita intende la vita delle donne che non possono abortire legalmente e che rischiano la vita? Con libertà, invece? Libertà di pensarla solo come degli omofobi razzisti che pregano leggendo una Bibbia scritta secoli fa? Ma, se proprio vogliamo citarla, citiamo il Vangelo secondo Matteo:

«Perché io ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere; ero forestiero e mi avete ospitato, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, carcerato e siete venuti a trovarmi’. Allora i giusti risponderanno: ‘Signore, quando mai ti abbiamo veduto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, assetato e ti abbiamo dato da bere? Quando ti abbiamo visto forestiero e ti abbiamo ospitato, o nudo e ti abbiamo vestito? E quando ti abbiamo visto ammalato o in carcere e siamo venuti a visitarti?’.

Rispondendo, il re dirà loro: ‘In verità vi dico: ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me’. Poi dirà a quelli posti alla sua sinistra: ‘Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli. Perché ho avuto fame e non mi avete dato da mangiare; ho avuto sete e non mi avete dato da bere; ero forestiero e non mi avete ospitato, nudo e non mi avete vestito, malato e in carcere e non mi avete visitato’.

Anch’essi allora risponderanno: ‘Signore, quando mai ti abbiamo visto affamato o assetato o forestiero o nudo o malato o in carcere e non ti abbiamo assistito?’. Ma egli risponderà: ‘In verità vi dico: ogni volta che non avete fatto queste cose a uno dei miei fratelli più piccoli, non l’avete fatto a me’. E se ne andranno, questi al supplizio eterno, e i giusti alla vita eterna”».

(Mt 25, 31-46)

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