Se solo le forze dell’ordine prendessero le distanze dalla violenza come la prendono dalla mascherine rosa

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Iniziamo l’articolo anticipando molti pensieri: sì, lo sappiamo che non tutte le forze dell’ordine sono dei violenti misogini sessisti che picchiano i carcerati o i drogati per sentirsi più machi e potenti, sappiamo che ci sono anche delle brave persone che cercano giustizia e provano disprezzo nei confronti dei colleghi che usano la violenza, ma sappiamo anche che c’è chi sfrutta la propria divisa per compiere delle azioni molto discutibili, per questo riteniamo che lamentarsi per delle mascherine rosa durante una pandemia sia non solo indecoroso ma anche superficiale e insensibile. Però hey, è solo la nostra umile opinione.

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Abbiamo inserito un titolo abbastanza provocatorio, ne siamo coscienti. Tuttavia, non appena ho letto che delle forze dell’ordine, in piena pandemia, hanno avuto il coraggio (perché, personalmente, ritengo che ci voglia davvero del coraggio) di lamentarsi per il colore di uno strumento di protezione, non volevo proprio crederci. Ma prima di dirvi la mia opinione non richiesta (e quella del web, ovviamente, sapete che amo vedere cosa pensa l’Italia), vediamo con precisione quello che è successo.

«Con la presente portiamo alla Sua attenzione l’inusuale fornitura di mascherine FFP2 di colore rosa che sta avvenendo in numerose Questure tra le quali Pavia, Varese, Ferrara, Siracusa e Venezia. Non si conoscono le ragioni sottese all’acquisto di mascherine di un colore che dovrebbe apparire prima facie non consono alla nostra Amministrazione e suscita perplessità la scelta di approvare tale acquisto», scrive il Sap al capo della polizia, il prefetto Lamberto Giannini. Alla polizia, quindi, non piace la scelta del colore rosa per uno strumento di protezione.

Secondo il sindacato, «risulta difficile immaginare difficoltà nell’approvvigionamento di dispositivi di protezione individuale che rappresentano, come noto, uno dei principali strumenti volti al contrasto della diffusione del virus. Appare altresì chiaro che la rilevanza delle funzioni svolte dalla polizia di Stato impone all’Amministrazione di preservare il decoro dei propri operatori, evitando che gli stessi siano comandati a svolgere attività istituzionale con dispositivi di protezione di un colore che risulta eccentrico rispetto all’uniforme e rischia di pregiudicare l’immagine dell’Istituzione». Il rosa è quindi un colore indecoroso per la polizia.

Nel 2019, continua il Sap, «l’allora capo della polizia aveva ammonito gli appartenenti della polizia di Stato di evitare l’utilizzo di capi non conformi in grado di pregiudicare il decoro dell’Istituzione» e, proprio per questo, il sindacato chiede «un immediato intervento volto ad assicurare che i colleghi prestino servizio con mascherine di un colore diverso (bianche, azzurre, blu o nere) e comunque coerenti con l’uniforme della polizia di Stato evitando dispositivi di altri colori o con eventuali decorazioni da ritenere assolutamente inopportuni soprattutto se acquistati e forniti dall’Amministrazione».

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Questo è, principalmente, quello di cui si lamentano degli uomini adulti e, si spera, vaccinati: del colore di uno strumento di protezione che durante una pandemia è obbligatorio indossare, non di una decorazione o un braccialetto o una spilla. Di uno strumento per proteggere la loro salute, il cui colore dovrebbe essere irrilevane. Peccato però che il colore scelto è uno in genere ritenuto femminile, quindi minerebbe alla virilità di quegli uomini armati. Ma queste sono solo delle supposizioni.

Cosa pensiamo delle mascherine rosa date alle forze dell’ordine

Partiamo dal presupposto che magari qualcuno davvero si sente indecoroso per le mascherine rosa a causa del regolamento della polizia che vieta non solo di far vedere dei tatuaggi fuori dalla divisa, ma anche di indossare orecchini o piercing o ancora di far vedere una canottiera da sotto. Insomma, c’è un ligio regolamento che deve essere rispettato sebbene sembri assurdo (mentre comprendiamo il perché dei piercing e degli orecchini che potrebbero essere pericolosi durante uno scontro, i tatuaggi che male fanno?).

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Tuttavia, con che coraggio un corpo di forze dell’ordine durante una pandemia, mentre si sta lottando contro un virus così come anche contro le persone che dopo due anni non hanno imparato ancora a indossare o come indossare una mascherina, si lamenta di un colore? L’estetica è così importante? Capiamo che persone ignoranti e sessiste potrebbero prendere di mira dei poliziotti che indossano delle mascherine rosa, ma, ripetiamo la stessa domanda: è importante? Sono dei poliziotti, non degli adolescenti. Dovrebbero sapere come trattenere la propria rabbia e sapere anche come incalzare gli insulti.

D’altronde, ricordiamolo, sono anni che la polizia come le forze dell’ordine sono nel mirino perché accusate di abusare della violenza nei confronti dei carcerati o nei confronti delle persone non bianche, in quel caso non c’è stata alcuna lamentela né, che io sappia (e se è successo vi prego di correggermi) nessuna dissociazione da parte dei poliziotti palesemente violenti (vi ricordo che per il carcere di Santa Maria Capua Vetere ci sono delle registrazioni). Per cui perché c’è la necessità di cambiare il colore della mascherina, quando in Italia ci sono così tanti altri problemi da affrontare?

Hanno voluto sottolineare che «sulla base del giuramento fatto, è necessario che l’uniforme venga portata con decoro e rispetto per l’Istituzione a cui si appartiene», ma nessuno ha detto nulla del genere quando delle stesse forze dell’ordine abusano del proprio potere contro i cittadini. Proprio per questo sul web risulta assurda questa protesta. In primis, per il periodo storico in cui ci troviamo e in cui la mascherina, a prescindere dal suo colore, è obbligatoria. In secundis perché anche se l’intento di alcuni può essere nobile (ovvero portare rispetto alla divisa), sono altre cose che portano vergogna alla divisa. Vediamo, quindi, cosa ne pensa la gente sul web:

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