Oltre la brutta figura: quella di Mario Adinolfi verso Mbappe e la fidanzata è transfobia

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Ieri si è disputata la finale dei Mondiali che ha visto l’Argentina vincere sulla Francia, dopo una partita davvero avvincente e combattuta (come, a cinque minuti di distanza dallo stadio, combattono le persone LGBT per non essere traumatizzate in un centro di terapie di conversione, ma sono punti di vista, immagino). Dopo i primi due goal dell’Argentina, però, qualcuno aveva già deciso che la partita era finita: questo qualcuno è Mario Adinolfi, che ha attaccato Kylian Mbappe non per il suo modo di giocare, per il suo lavoro ma… Per la sua fidanzata, che è una modella transgender e anche la prima a ottenere la copertina di Playboy.

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Non siamo in realtà molto sorpresi o delusi dal commento di Mario Adinolfi, ma almeno avrebbe potuto evitare di cancellarlo visto che ormai la figuraccia l’aveva fatta. Che era transfobico, già lo sapevamo. Così come sappiamo del suo essere di estrema, estrema, destra. E della sua incoerenza? Ne abbiamo già parlato? Oh sì, tante volte. Ad esempio, pensiamo a quel tweet sul divorzio, da uomo divorziato. Possiamo pensare che un uomo divorziato, sia a favore dell’aborto, ma in realtà… No.

«Nel 1974 la Dc e il Movimento Sociale Italiano si batterono per abrogare il divorzio. Furono sconfitti, ma più di 13 milioni di italiani votarono per difendere l’istituto matrimoniale e la stabilità della famiglia come valore fondante della società. Era l’Italia migliore», scrisse su Twitter. E in un altro tweet: «il 99% di chi contesta il mio diritto di essere contro il divorzio, mai contesterebbe a Sofri i pezzi che scriveva su Calabresi su Lotta Continua o a Scalfari gli articoli che scriveva su Roma Fascista. È la doppia morale della sinistra: solo loro hanno diritto a cambiare idea», ha scritto in un altro tweet. E qualcuno gli chiede: «hai cambiato idea? Torna con tua moglie».

Poi, ovviamente, è contrario all’aborto, è un fiero omofobo e transfobico, sostenitore di Donald Trump, è contro le adozioni omosessuali, contro la maternità surrogata e persino contro i matrimoni omosessuali, e anche un giocatore di poker professionista (pensa te!). Contrario alla legalizzazione di tutte le droghe e dell’eutanasia. È contrario all’utilizzo del preservativo dicendo che non servono a limitare le malattie veneree, ma anzi, «in Africa muoiono perché non c’è una sessualità responsabile, non perché non usano il condom».

Non è sicuramente un animalista, in quanto ritiene che «gli animali non vanno in paradiso, non hanno anima» e che «gli occhi del vitellino non mi commuovono, preferisco la scaloppina cucinata bene». Sì, lo ha detto anche se queste dichiarazioni vanno contro quelle di Papa Giovanni Paolo II e Papa Francesco. Però è un grande cristiano. O così dice, almeno. Perché, lo sappiamo, tecnicamente la Chiesa è contro il divorzio, ma lui è divorziato. Evidentemente, è cristiano solo quando gli conviene.

Mario Adinolfi contro Ines Rau, fidanzata di Mbappe

Questi Mondiali hanno fatto una strage. Se da una parte il senatore leghista Claudio Borghi davanti a una Francia che è arrivata in finale e ha combattuto per la vittoria, dall’Italia che neanche è riuscita a qualificarsi, prende in giro il Presidente Emmanuel Macron dicendo di essergli “vicino” “in questo momento difficile“, dall’altra Mario Adinolfi scrive un tweet omotransfobico nei confronti di Ines Rau, la fidanzata di Mbappe. Va bene che l’Italia e la Francia non si sopportano, ma un po’ di dignità cerhciamo di mantenerla.

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Kylian Mbappe è fidanzato con Ines Rau, modella che ha raggiunto la popolarità nel 2017, quando è divenuta la prima modella transgender a ottenere la copertina di Playboy. La ragazza ha effettuato l’intervento per il cambio di sesso quando aveva 16 anni ma ha raccontato pubblicamente la vicenda solo quando ne aveva 24. Il suo percorso lo ha raccontato nell’autobiografia Woman in cui racconta «sento che la mia anima è finalmente libera». Insomma, Ines è adesso felice, anche perché, come dice in un’intervista a Elle, ha finalmente «trovato un ragazzo che mi accetta per come sono».

Una storia d’amore come tante altre, d’altronde tanti calciatori sono fidanzati con delle donne, ma il fatto che un calciatore come Mbappe sia fidanzato con una ragazza trans, ha fatto andare in tilt Mario Adinolfi. Il transfobico Adinolfi ha twittato, e poi cancellato, un tweet che recitava: «e la chiamano “arma segreta”. Ragazzo mio, è da Renzi 2016 (legge Cirinnà), che spiego che certe frequentazioni anomale stancano e portano male. Mbappè caro, la “fidanzata” iperaccessoriata è sgradita a Maria. E Di Maria vi suona», allegando uno screenshot dell’articolo de La Gazzetta:

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Il tweet fa riferiment al 2-0 dell’Argentina sulla Francia segnato proprio da Di Maria, giocatore della Juventus. Solo che, per sfortuna di Adinolfi, pochi minuti dopo Mbappe ha segnato non uno, ma due goal, arrivando a pareggiare. E quindi l’italiano ha deciso di cancellare il tweet. Durante i supplementari, poi, Mbappe segna il terzo goal e vince persino il titolo di capocannoniere della manifestazione con otto goal. Ha fatto un Mondiale pazzesco che solo Messi è riuscito a fermare. Mario Adinolfi sta per caso cercando di togliere il titolo di gatto nero a Matteo Salvini?

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