Bidello fermato per la morte dell’insegnante a Melito (NA)

Condividi

È stato fermato un bidello di 54 anni per l’omicidio di Marcello Toscano, insegnante di sostegno di 64 anni trovato senza vita, dai carabinieri, con ferite di coltello all’addome, dietro un cespuglio, vicino a una casupola, nel cortile della scuola media Marino Guarano di Melito (Napoli), dove lavorava. Il bidello non ha confessato, tuttavia dopo essere stato ascoltato a lungo dai carabinieri, sarebbe stato ritenuto colpevole, per movente economico.

marcello-toscano-omicidio
Marcello Toscano

L’allarme per Marcello Toscano è stato dato dai familiari nella sera del 27 settembre, quando non l’hanno visto rientrare a casa. La figlia, poi, ha trovato l’auto dell’uomo ancora a scuola, e quindi ha chiamato la caserma. Inizialmente si credeva che la vittima fosse stata uccisa da qualche ragazzo o genitore in seguito a una nota, secondo un collega e amico della vittima, Andrea Cipolletti, questo perché «Marcello a mezzogiorno ha chiesto a un suo collega di insegnargli a mandare la posizione tramite WhatsApp, probabilmente si sentiva in pericolo».

A La Prsse Cipolletti racconta di aver «lavorato insieme diversi anni fa e le nostre mogli insegnano insieme. La sua morte è una notizia che ci lascia sgomenti. Mi ha chiamato ieri sera un suo collega dicendo che non si trovava Marcello, era stata trovata la macchina a scuola. Il suo corpo è stato ritrovato accoltellato e pieno di sangue. Insegno per scelta in un ambiente difficile e proprio stamattina nell’aula della sua classe ha detto ai ragazzi che la scuola deve essere un luogo sicuro». Già a maggio un 13enne era stato ferito alla schiena da un compagno di classe.

Il sindaco di Melito, Luciano Mottola, ha commentato: «un omicidio forse consumato in pieno giorno (saranno gli inquirenti a dirlo), in un luogo abitualmente frequentato da giovanissimi studenti che fino a venerdì non torneranno a scuola perché trasformata in scena del crimine. Da genitore, pensando alle mamme e papà che dovranno trovare le parole adatte per spiegare ai propri figli perché non potranno andare a scuola, mi vengono i brividi. Brividi dettati da un’impotenza conclamata, quella che scaturisce dall’impossibilità di essere numericamente pronto per fronteggiare l’emergenza delinquenziale che attanaglia la mia città e tante altre della cintura di Napoli».

Fermato un bidello per l’omicidio di Marcello Toscano

marcello-toscano-omicidio
Marcello Toscano

Adesso, però, c’è una svolta. La Procura di Napoli coordinata dalla procuratrice Maria Antonietta Troncone, ha fermato un uomo, un bidello, che avrebbe ucciso Marcello Toscano per motivi economici. In base alla indagini, il professore sarebbe stato ucciso tra le 12 e le 12,30, quindi in un periodo in cui si svolgono le lezioni e ci sono tantissimi bambini a scuola. Sul corpo della vittima, i carabinieri hanno trovato i segni di diverse coltellate e molte tracce di sangue, che potrebbero essere anche dell’assassino.

Oltre a queste tracce, ci sono anche altre che conducono proprio agli scalini per la casupola, usata adesso come deposito, e allo stesso edificio, quindi una delle ipotesi è che sia stato ferito nell’edificio e poi portato fuori. Già nel pomeriggio di ieri le attenzioni delle forze dell’ordine si erano concentrate sul collaboratore scolastico, nonostante fossero state ascoltate diverse persone dai carabinieri di Marano.

La figlia dell’assassino si dice «mortificata e umiliata», distaccandosi, insieme alla famiglia, dall’accaduto. «Non posso fare altro che vergognarmi e chiedere umilmente scusa a tutti i parenti. Le scuse le porta il vento, e ne sono consapevole. Ma ad oggi, non posso fare altro… sono veramente mortificata e umiliata. Al momento in casa regna il silenzio ed il dolore». Marcello Toscano lascia una moglie e due figli.

marcello-toscano-omicidio
Marcello Toscano

Il sindaco di Melito, Luciano Mottola, intanto lancia un appello: «ci sentiamo abbandonati a noi stessi, chiediamo che il nuovo Governo presti la giusta attenzione a queste realtà». «Diventa veramente difficile amministrare questi territori e le loro difficoltà avendo sei vigili urbani e pochi carabinieri. Come ho scritto stamane in un post sui social continuo a sentirmi piccolo piccolo, non potendo rispondere da sindaco alle giuste istanze dei miei concittadini. Siamo un Comune in dissesto finanziario e questo limita ancora di più le nostre possibilità, ma chi è preposto all’ordine pubblico a livello nazionale non capisce che c’è bisogno di un dispiegamento forte di forze dell’ordine».

Non perderti le nostre news!

Non inviamo spam! Leggi la nostra Informativa sulla privacy per avere maggiori informazioni.