Bambino precipitato a scuola, maestra condannata a un anno di carcere

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Ricorderete sicuramente la tragedia che ha coinvolto un bambino di 5 anni e mezzo nell’ottobre del 2019, mentre si trovava a scuola. La maestra 43enne, oggi, è stata condannata a un anno di carcere per omicidio colposo del bambino precipitato nella tromba delle scale della scuola Pirelli di Milano. A stabilirlo è stato il gup Elisabetta Meyer, approvando la richiesta del pm Maria Letizia Mocciaro. L’altra insegnante, che ha scelto il rito ordinario, inizierà il processo l’11 luglio. La bidella, invece, ha accettato un patteggiamento di 2 anni di reclusione.

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Fonte: twitter

A darci la notizia è l’ANSA, che ricorda anche quel che è successo quel 18 ottobre 2019 alle 9:30 del mattino. Il piccolo Leonardo aveva chiesto alla sua maestra il permesso di andare in bagno come, lo sappiamo, fa qualsiasi bambino e ragazzino, come abbiamo fatto noi e come fanno tutt’oggi gli studenti. Tuttavia, il bambino è stato incuriosito da del «vociare» causato da un’altra classe che si stava dirigendo nella paestra della scuola.

Nell’avviso di conclusione delle indagini leggiamo infatti che il piccolo di 5 anni e mezzo è salito su una sedia girevole con le rotelle, sporgendosi dalla balaustra e perdendo l’equilibro, con la conclusione di cadere nel vuoto per 13 metri e mezzo. Purtroppo, è morto, e da quel momento è cominciata la caccia al colpevole. C’è chi incolpa la maestra che lo ha lasciato andare in bagno, chi la collaboratrice scolastica che è stata accusata di «non avere vigilato sulla sicurezza ed incolumità dell’alunno».

Secondo le indagini infatti quest’ultima avrebbe usufruito dello smartphone «per scopi personali durante il tempo in cui avrebbe dovuto effettuare la sorveglianza al piano» e non solo, perché sembrerebbe che in quel momento tragico fosse anche lontana dalla sua postazione da cui avrebbe potuto vedere benissimo il bambino e, in caso, salvarlo. Anche la sedia non sarebbe dovuta essere in quel posto, incustodita e vicino alle scale, pericolosa per un bambino a cui non è stato ancora insegnato cos’è pericoloso e cosa no.

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Fonte: freepik

Le due insegnanti sono invece accusate di aver «omesso la dovuta vigilanza sul bambino», poiché gli hanno consentito di «recarsi ai servizi igienici fuori dall’orario programmato», violando quindi il regolamento di istituto e le direttive della scuola. Tuttavia, noi che siamo usciti relativamente da poco dalle istituzioni scolastiche, sappiamo che gli insegnanti consentono sempre, o quasi, agli studenti di andare in bagno.

Maestra condannata a un anno di carcere per la morte di Leonardo

Sul web le opinioni su questa condanna sono diverse. Da una parte c’è chi ritiene che sia giusta, o addirittura che sia troppo poco, poiché la maestra dovrebbe essere come una mamma e avere sempre gli occhi sui bambini, per cui lei avrebbe dovuto accompagnarlo (in classe era presente anche la maestra di sostegno, di 47 anni e anche lei indagata, il suo processo però inizierà a luglio, come abbiamo scritto all’inizio dell’articolo).

Il Preside della scuola, in quella triste occasione, disse di aver fatto richiesta per avere più personale nell’agosto del 2019, ma aveva ottenuto solo l’assunzione a mezzo servizio di un collaboratore scolastico. «Per legge, infatti, il numero di collaboratori della scuola è proporzionato al numero di alunni e non al volume dell’edificio», leggiamo su La Repubblica. Sembrerebbe anche che i parapetti della scuola Pirelli fossero alti 1,02m, mentre dovrebbero essere di 1,10m (tuttavia questa norma era stata aggiornata nel 2014 e non aveva valore retroattivo, quindi la scuola non aveva l’obbligo di alzare i parapetti delle scale).

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Fonte: freepik

Tuttavia, c’è anche chi giudica il fatto che le prime classi non dovrebbero trovarsi nei piani superiori della scuola, proprio per evitare questi pericolo. La maestra, tutte le maestre, devono già sorvegliare una classe intera, così come le bidelle potrebbero anche semplicemente trovarsi a dover fare altro, che non deve essere stare al cellulare ma anche sorvegliare delle classi o altri bambini. Purtroppo la storia di Leonardo è stata una serie di coincidenze che non potevano minimamente immaginarsi, e che hanno portato alla più brutta della tragedia.

Altri utenti, infatti, fanno proprio notare questo: «probabilmente chi ha emesso la sentenza è il genitore del bambino in questione perché se no non si spiega questa punizione così severa /j. Comunque un anno di carcere è ASSURDO!», scrive un utente su Twitter. E con lei concorda un’altra, che scrive che «è una tragedia ma non per forza è colpa di qualcuno. Gli insegnanti mandano bambini in bagno continuamente, non possono accompagnarli per legge e non possono lasciare la classe incustodita.»

Noi auguriamo al piccolo Leonardo di riposare in pace e alla sua famiglia mandiamo le più sentite condoglianze, sperando che tragedie del genere non avvengano mai più. Sperando che i bambini a scuola possano sentirsi sempre al sicuro.

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