Caso Maddie McCann: “Nuove prove, certi che l’assassino sia Christian Bruckner”

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Maddie McCann è una di quelle bambine che è letteralmente scomparsa nel nulla. Come lei, abbiamo Denise Pipitone o Angela Celentano, bambine scomparse dall’Italia e di cui, ancora oggi, non si conosce la sorte. Persone, cittadine, che non hanno avuto giustizia. Ma sembra che adesso sul caso di Maddie ci sia una svolta, perché il procuratore tedesco Hans Christian Wolter sembra essere sicuro della colpevolezza di Christian Brückner, sebbene non ci siano delle prove forensi e quindi sarà complesso portare il criminale davanti al giudice per questo caso.

Il caso di Maddie McCann è uno di quelli più conosciuti in tutto il mondo, tanto che persino Netflix ne ha prodotto una mini docuserie intitolata “La scomparsa di Maddie McCann“, in cui si parla delle ultime ore di cui si è conosciuta la sorte della bambina e poi delle indagini che sono state svolte dalle forse dell’ordine. Insomma, un po’ come la serie che proprio di recente è stata fatta su Denise Pipitone (Denise: parliamo dell’ultimo capitolo della docuserie), che speriamo possa al più presto raggiungere i piccoli schermi internazionali, in quanto il caso è famoso solamente in Italia.

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La madre di Maddie McCann con una foto della bambina
Ansa

La piccola Maddie aveva tre anni quando è stata rapita dalla stanza in cui dormiva insieme ai due fratellini, Sean e Amelie, gemelli di due anni che sono rimasti incolumi in questa vicenda. Era il 3 maggio 2007, quindi quest’anno si è celebrato il quindicesimo anno dalla sua scomparsa, ed era sera. Si trovava insieme alla famiglia a Praia da Luz, una villeggiatura frazione di Lagos, in Portogallo. I genitori, però, in quel momento si trovavano a cena con altri amici, per cui avevano lasciato i bambini soli, e ogni tanto qualcuno andava a controllarli.

Subito sono iniziate le indagini e sin da subito ci sono stati diversi presunti avvistamenti, non confermati, della bambina, sia in Portogallo che in altri paesi. Tuttavia, dal principio, c’è stato il sospetto che più che rapita, la bambina fosse stata uccisa nella sua stanza, in quanto due cani addestrati hanno fiutato l’odore di cadavere nell’appartamento dove soggiornava la famiglia, così come su alcuni indumenti e su un peluche di Maddie.

Dopo anni e anni di indagini e diversi sospetti, la svolta è avvenuta solo nel 2017, quando la procura federale tedesca ha associato il nome di Christian Brückner, un cittadino tedesco di 43 anni condannato per stupro di una turista di 72 anni e detenuto per spaccio di droga, in passato protagonista di abusi sessuali e atti di pedofilia, al rapimento e omicidio di Madeleine McCann, oltre che di una bambina tedesca. L’uomo avrebbe vissuto in Portogallo tra il 1995 e il 2007 e sarebbe entrato nella stanza d’albergo per un furto ma avrebbe deciso poi di portare via la bambina, che sarebbe morta poco dopo.

Maddie McCann: le accuse contro Christian Brückner

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Maddie McCann

«L’indagine contro Christian Brückner è ancora in corso e credo che ci siano nuove prove che possono darci la certezza che sia lui l’assassino di Madeleine McCann», ha detto negli ultimi giorni il procuratore tedesco Hans Christian Wolter durante un’intervista con la testata portoghese Sabato. Nell’intervista, pubblicata per i 15 anni dalla scomparsa della bambina, ha però ammesso che non ci sono delle prove forensi e che non sarà quindi semplice portare Brückner davanti a un giudice anche per questo caso.

Al momento l’uomo si trova in un carcere tedesco per crimini legati alla droga e già in passato a scontato una condanna di sette anni per violenze sessuali nei confronti di una donna statunitense mentre si trovava in Portogallo. È anche sospettato di altre violenze sessuali, pedofilia e sparizioni di altri bambini. Il suo avvocato, Friedrich Fülscher, ritiene che l’accusa sarebbe solo un «trucco processuale» poiché un crimine di questo tipo sarebbe potuto entrare in prescrizione dopo quindici anni dal fatto.

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DOTT

Le prove, fa sapere Sabado, sarebbero delle «tracce di Madeleine trovate nella roulotte che Brückner ha utilizzato nel 2007. Esistono prove che Hans Christian Wolters non nega». Brückner, scrive la testata, è un «pedofilo fuggito in Portogallo nel 1994 per sfuggire a una condanna per pedofilia a cui era stato condannato in Germania. Ha vissuto per 22 anni tra Portogallo e Germania e ha commesso diversi reati, ma è solo nel 2017 che le autorità tedesche lo hanno associato, per la prima volta, alla scomparsa di Maddie McCann».

Adesso non resta che attendere per vedere come si evolveranno queste accuse, sperando di mettere finalmente un tassello fine su questo terribile caso e lasciar riposare in pace la povera Maddie McCann, lasciando anche che la sua famiglia (che, ricordiamolo, è stata persino indagata) possa sapere finalmente la verità su ciò che è successo quella lontana notte.

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