Laverne Cox: prima donna trans a diventare una Barbie

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Iconica, talentuosa, stupenda e sempre umile. Laverne Cox è la prima donna trans a diventare una Barbie. In onore del suo 50esimo compleanno, che festeggia il 29 maggio, la quattro volte nominata agli Emmy grazie al suo ruolo in Orange is the New Black, la Mattel ha realizzato ufficialmente una bambola “Tribute Collection” unica nel suo genere, dando finalmente una rappresentazione anche per quelle bambine trans che si trovano a essere già insicure sul proprio futuro e sulla propria vita.

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Laverne Cox è forse una delle prime donne e attrici a cui pensiamo se ci dicono: personaggi trans, questo perché era il 2013 quando prestava il suo volto a Sophia Burset, nella serie Netflix Orange is the new black, dove interpretava una carcerata transgender. In seguito a quel ruolo ha ricevuto quattro nomination agli Emmy e anche il peso di essere la prima donna trans nel corso della storia a ricevere una candidatura. Nel 2014 è anche la prima donna trans a essere sulla copertina del Time. Adesso, invece, è la prima ad essere una Barbie.

La Tribute Collection in cui sarà presentata la Barbie include anche una di Lucille Ball e della Regina Elisabetta, realizzata per i 70 anni di regno. Quella della Cox è disponibile online e presso Walmart e Target d’America, al prezzo di $39,99.

Laverne Cox diventa una barbie

«È stato un sogno lavorare con Barbie per la creazione della mia bambola», ha detto Laverne Cox. «Non vedo l’ora che i fan trovino la mia bambola sugli scaffali e abbiano l’opportunità di aggiungere una Barbie modellata su una persona transgender alla loro collezione. Spero che le persone possano guardare questa Barbie e sognare in grande come ho fatto io nella mia carriera. Lo spazio da dedicare ai sogni è una fonte così potente che ti porta ad ottenere più di quello che pensavi inizialmente fosse possibile».

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Ha detto ancora: «Questa è una bambola che non vedo l’ora di aggiungere alla mia collezione! Tante ragazze trans crescono sognando bambole (e in particolare le Barbie) con cui giocare. Ora ne esiste una fatta apposta per noi». Tra l’altro, la Mattel farà anche una donazione a nome di Cox a TransFamilySOS, organizzazione no-profit la cui missione è «creare una comunità più favorevole all’affermazione di genere e all’accettazione della comunità trans».

Infine, ha raccontato di essersi sfogata con lo psicoterapeuta di «tutte le volte che mia madre mi umiliò quando ero piccola perché volevo giocare con le Barbie ma mi veniva sempre negato. Mi sono sempre vergognata e ho avuto dei traumi per questo motivo». Il terapeuta le rispose: «Non è mai troppo tardi per avere un’infanzia felice. Mi disse anche: ‘Esci e comprati una Barbie e gioca con lei’. E l’ho fatto». E adesso sarà lei la Barbie.

Lisa McKnight, vicepresidente esecutiva di Mattel e responsabile globale di Barbie, ha invece detto che «non potremmo essere più entusiasti di celebrare la pluripremiata attrice, produttrice, scrittrice e pioniera dei diritti LGBTQ+ Laverne Cox con una bambola. Siamo orgogliosi di sottolineare l’importanza dell’inclusione e dell’accettazione per ogni età e di riconoscere l’impatto significativo di Laverne sulla cultura con una Barbie Tribute Collection».

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