Laura Boldrini vs Feltri: la diatriba per l’articolo non pubblicato

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Abbiamo già parlato in un’altra occasione dell’articolo di Vittorio Feltri nei confronti della ragazza che è stata stuprata da Genovese in una delle sue feste e in cui lui cercava di colpevolizzare la vittima. Ne abbiamo parlato noi come ne ha parlato l’intero web, Laura Boldrini inclusa, in un articolo che il figlio del giornalista, direttore dell’HuffingtonPost ha deciso di non pubblicare.

Due giorni fa Laura Boldrini ha raccontato sul suo profili di Facebook la situazione che l’ha coinvolta: «Avevo scritto un intervento per il blog dell’Huffington Post in occasione della Giornata contro la violenza sulle donne. Il direttore di HuffPost, Mattia Feltri, ieri non ne ha autorizzato la pubblicazione. Sapete perché?», ha scritto in un post, chiedendo un’opinione ai suoi seguaci, e anche per sfogarsi.

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Fonte: instagram

A quanto detto dalla parlamentare, Mattia Feltri, figlio di Vittorio Feltri, si sarebbe rifiutato di postare l’articolo poiché la donna citava il padre e il suo articolo intitolato “La ragazza stuprata da Genovese è stata ingenua“, in cui cercava di colpevolizzare anche la vittima per le ore di terrore che ha dovuto subire. Insomma, una cosa che non dovrebbe mai e poi mai accadere.

Ha scritto, quindi, che Mattia Feltri ha scelto di «non pubblicare un intervento per via dei suoi rapporti familiari», chiedendo poi ai suoi seguaci: «Ma è accettabile una cosa del genere? Per me no, non lo è. In tanti anni non mi sono mai trovata in una simile situazione. Sia chiaro che continuerò ad impegnarmi perché sia rispettata la dignità delle donne, anche nell’informazione e sul piano del linguaggio, e continuerò a difendere sempre la mia libertà di parola».

Insomma, Laura Boldrini è stata censurata, come afferma il web, per una semplice frase che tra l’altro rasenta la verità, dove non ha minimamente insultato o mancato di rispetto a Vittorio Feltri ma che, come dovrebbe fare una vera giornalista, racconta solo la verità. Su Twitter hanno persino detto che è stata troppo gentile e soprattutto che tutti si aspettavano che avesse insultato il padre, mentre ha solo scritto del suo articolo. Vediamolo insieme.

Laura Boldrini e l’articolo non pubblicato da Mattia Feltri

Dopo aver denunciato l’avvenimento sui social, i followers sono subito corso in soccorso di Laura Boldrini, chiedendole anche di leggere l’articolo che ha scritto con tanta passione e con tanta verità, con tanta voglia e desiderio di cambiare questo mondo, di proteggere le persone che, al momento, vengono considerate minoranze e che, piano piano, divengono sempre più vittime, o sopravvissute.

Nel post linkato potete leggere l’articolo che purtroppo non è stato postato per una semplice frase, per una frase che, di offensivo, non ha proprio nulla, se non il nome. La frase incriminante è stata questa: «Cosa dire del resto dell’intervento di ieri di Feltri su Libero, in cui si attribuiva la responsabilità dello stupro non all’imprenditore Genovese ma alla ragazza diciottenne vittima?».

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Fonte: facebook

Dopo aver letto l’articolo, una ragazza su Twitter scrive: «Comunque la Boldrini ha solo detto “Feltri ha colpevolizzato la vittima” io prima di leggere l’articolo mi aspettavo un “Feltri infame spero che venga radiato lui e il suo giornale di merda e che non possa più praticare schifoso maschilista” insomma si è trattenuta a mio parere», e d’altronde è l’opinione che pensano in molti.

Non ha insultato, non ha chiamato fascistasessistamisogino, nessun insulto nei confronti di Feltri che si può benissimo trovare sul web, e neanche del suo articolo, in effetti. Quello che Laura Boldrini ha scritto che è l’articolo scritto da Feltri e postato su Libero dava la responsabilità dello stupro alla ragazza diciottenne, una frase che si può benissimo dedurre solo leggendo l’articolo in questione. Ha fatto un breve e conciso riassunto di tutto ciò che era scritto da Feltri.

Le giustificazioni di Mattia Feltri

La risposta di Mattia Feltri non ha tardato ad arrivare, con un articolo sul suo sito, l’Huffington Post e in cui ha confermato tutto ciò che Laura Boldrini ha scritto, ovvero che lui si è rifiutato di pubblicare il suo articolo in quanto veniva citato suo padre, Vittorio Feltri, e avendolo ritenuto un «apprezzamento spiacevole». Ha poi continuato, dicendo:

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Fonte: twitter

«Ritengo sia libera di pensare e di scrivere su mio padre quello che vuole, ovunque, persino in Parlamento, luogo pubblico per eccellenza, tranne che sul giornale che dirigo. L’ho chiamata e le ho chiesto la cortesia di omettere il riferimento. Al suo rifiuto e alla sua minaccia, qualora il pezzo fosse stato ritirato, di renderne pubbliche le ragioni, a maggior ragione ho deciso di non pubblicarlo.

Al pari di ogni direttore, ho facoltà di decidere che cosa va sul mio giornale e che cosa no. Se questa facoltà viene chiamata censura, non ha più nessun senso avere giornali e direttori.»

Ha anche poi parlato a Radio Capital, affermando che «in 20 anni di carriera non ho mai scritto di Vittorio Feltri e non ne parlo in pubblico, questa è la mia regola. Lei si è rifiutata di togliere quelle considerazioni su mio padre e contemporaneamente mi ha detto che se non avessi pubblicato quell’articolo avrebbe reso pubbliche le ragioni della mia scelta. Io l’ho vista come una minaccia».

In tutto ciò, sebbene il figlio si fosse già difeso da solo, papà Vittorio è voluto anche intervenire su Twitter a favore di Mattia. Peccato che abbia sbagliato a taggare Laura Boldrini. Insomma, non ne fa una giusta!

Voi cosa ne pensate di questa vicenda? Laura Boldrini ha fatto bene a denunciare la questione o avrebbe dovuto accettare la decisione di Mattia Feltri?

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