“Giù le mani dalla Ferrari: di me dite quello che volete”, a Maranello dal 1943

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Enzo Ferrari nasce a Modena nel 1898 e, sin dalla sua infanzia, si appassiona ai motori grazie al padre che decide di portarlo a vedere una corsa automobilistica al circuito di Bologna. La passione per le automobili non si affievolisce nel corso degli anni, così alla fine della Prima Guerra Mondiale decide di fare domanda di lavoro alla FIAT, ma viene rifiutata.

Il sogno ormai infranto lo conduce alle porte di un’azienda produttrice di Torpedo, dove incomincia a lavorare come collaudatore. Il suo percorso si dirama attraverso altre aziende fino al suo incontro con l’Alfa Romeo, per cui lavora come pilota e successivamente come direttore del settore delle corse.

Arriva così il 1929. In questo anno, a Modena, fonda il suo immenso orgoglio, la Scuderia Ferrari. Dieci anni dopo abbandona la carriera da pilota e con essa anche l’Alfa Romeo, a cui rimarrà sempre grato per alcuni degli anni più emozionanti della sua vita, e fonda sempre a Modena l’Auto Avio Costruzioni.

Così ha inizio la storia del Cavallino rampante, in quanto proprio in quell’azienda vengono realizzati due esemplari di spider 8 cilindri, denominata 815. La 815 venne impiegata come vettura nella Mille Miglia nel 1940. Anni più tardi è l’orrore della Seconda Guerra Mondiale a costringere l’interruzione dell’attività agonistica.

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Fonte: Ferrari F1

L’Auto Avio Costruzioni viene trasferita solo nel 1943 a Maranello: anno e luogo storici a cui risalgono i primi modelli per la F1.

La Ferrari della Formula 1

La prima Ferrari a debuttare sul Circuito di Piacenza in data 11 maggio 1947 fu la 125 S 12 cilindri. Due settimane più tardi quella stessa vettura vinse la sua prima competizione, il Gran Premio di Roma. Quando venne istituito il Campionato del Mondo di F1, anche la Scuderia Ferrari vi prese parte, aggiudicandosi la prima vittoria al Gran Premio di Gran Bretagna grazie al pilota Josè Froilan Gonazàlez.

Nel 1952 fu Alberto Ascari a conquistare il primo titolo mondiale con una Ferrari 500 F2. Un altro anno importante per la storia di questa scuderia che da quel momento ha incominciato a costruire la storia della F1, diventando l’unica ad aver partecipato a tutte le edizioni istituite del Campionato del Mondo.

La storia della Ferrari nella F1 non potrà mai dirsi conclusa, ancora oggi continua ad entusiasmare il mondo delle corse automobilistiche. Alcuni nomi hanno segnato per sempre l’automobilismo della F1: da Niki Lauda e Gilles Villeneuve, da Kimi Räikkönen a Fernando Alonso, da Sebastian Vettel al mito di Michael Schumacher, che conta 187 Gran Premi, 72 vittorie e 5 titoli mondiali assieme al Cavallino rampante. In totale sono 79 i piloti ad aver indossato la tuta della Scuderia Ferrari, 110 se si considerano anche coloro che hanno corso con scuderie private oppure che hanno partecipato soltanto alle prove libere o alle qualifiche, senza qualificarsi per il GP della domenica.

Oggi l’avventura continua con Charles Leclerc e Carlos Sainz al volante, affamati di vittorie come i loro predecessori.

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Fonte: Virgilio Sport

La Ferrari del Cavallino rampante

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Fonte: Evo Magazine

La Ferrari è nota in tutto il mondo tramite il suo singolare stemma: il Cavallino rampante su sfondo giallo, accompagnato dalle lettere S e F, ad indicare “Scuderia Ferrari”, e dalle tre strisce di colore verde, bianco e rosso, a simboleggiare l’orgoglio italiano.

Nonostante le diverse rivisitazioni attuate negli anni, questo simbolo non è mai sostanzialmente cambiato. Inizialmente Enzo Ferrari aveva mantenuto il caratteristico Quadrifoglio appartenente alla celebre Alfa Romeo, ma con l’intervento delle gara agonistiche si decise a renderla riconoscibile a tutti proprio attraverso il cavallo rampante.

Originariamente questo simbolo apparteneva alla novantunesima Squadriglia aeroplani da caccia del Maggiore Francesco Baracca, pilota della Prima Guerra Mondiale. Enzo Ferrari conobbe i suoi genitori nel 1923 in seguito alla sua vittoria del primo circuito del Savio a Ravenna. Fu proprio la madre a consigliare l’impiego del cavallino come stemma della sua scuderia, promettendogli grande fortuna: oggi giorno, infatti, lo stemma della Ferrari è diventato uno dei più famosi e influenti in tutto il mondo.

La macchina migliore è quella che deve ancora essere costruita“, così ha esordito il fautore da cui tutto é iniziato. Ci aspettiamo grandi successi al prossimo Campionato mondiale di Formula 1.

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