Claudio Ranieri sul coming out di Jakub Jankto: “Siamo tutti una famiglia e stiamo bene tutti quanti insieme”

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Claudio Ranieri, allenatore di calcio ed ex calciatore, all’età di 71 anni risulta avere una mentalità più aperta dei giornalisti di Libero Quotidiano. La scorsa settimana ha fatto molto parlare il coming out di Jakub Jankto, importante giocatore del calcio italiano. Ma ne ha fatto parlare non perché un personaggio famoso è omosessuale, ma semplicemente perché il coming out proviene da un calciatore che ancora gioca, e il calcio non è esattamente lo sport più LGBT friendly. E giornali come Libero che ha scritto come si sia “scoperto” gay alla fine della carriera (ma quando?), lo dimostrano al 100%.

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Più volte abbiamo parlato di Josh Cavallo, il primo calciatore in attività a fare coming out e che più volte ha messo la faccia per la community LGBT, denunciando anche i mondiali del Qatar, Paese dove l’omofobia è davvero una normalità e dove dai giocatori che indossavano fasce arcobaleno ai tifosi che cercavano di andare contro quel sistema omofobo, in molti hanno cercato di fare la differenza. E nel mondo del calcio questo ha significato davvero tanto.

Altre due parole su Josh Cavallo: nel 2021, ha detto di essere «orgoglioso di annunciare pubblicamente che sono gay», ha raccontato di aver «combattuto la mia sessualità per oltre sei anni ormai, ma ora sono felice di potermene finalmente liberare. Tutto quello che voglio fare è giocare a calcio ed essere trattato allo stesso modo». Ha raccontato della realtà di cosa si prova a essere un calciatore professionista omosessuale, e del suo percorso per accettarsi e per amarsi, per trovare il coraggio di parlarne pubblicamente.

Tornando invece a Jakub Jankto, da parte degli sportivi italiani, in particolare i calciatori, non tantissimi hanno commentato il coming out di Jakub Jankto. Marchisio ha scritto «Coraggioso», mentre l’Inter e la Juventus hanno commentato su Instagram con l’emoji di un cuore. La Fiorentina scrive: «Da sempre contro ogni discriminazione», il Milan dice di essere accanto a Jakub Jankto. Importante è stato il tweet dell’Ascoli:

«Quando abbiamo visto il video in cui hai fatto coming out dichiarando al mondo la tua omosessualità, abbiamo avuto una stretta al cuore, non per il contenuto del video – nel 2023 può essere ancora un problema l’orientamento sessuale di una persona? – ma per i tuoi occhi lucidi alla fine di quel video, dopo aver detto “Sono gay e non voglio più nascondermi”. Subito dopo quella frase lanci uno sguardo al cielo, come se ti fossi liberato di un peso insostenibile.

Noi come Ascoli Calcio, noi come popolo piceno abbiamo ammirato nella s.s. 2015/16 le tue prodezze in campo, la tua professionalità, la tua voglia di arrivare. Nella tua esperienza all’Ascoli ricordiamo i 5 gol e 9 assist nelle tue 35 presenze, ricordiamo un ‘Kuba’ ambiziosissimo, con una voglia straripante di lanciarsi nel calcio dei massimi livelli, andavi in giro col vocabolario di italiano perché imparare bene la lingua ti avrebbe aiutato ad arrivare. E così è stato. A noi, tutto il resto davvero non importa. Forza Kuba! Siamo con te e ti sosterremo sempre!».

L’Ascoli
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Il commento di Claudio Ranieri sul coming out di Jakub Jankto

Claudio Ranieri è considerata una delle persone più importanti nel mondo del calcio. Ha vinto uno scudetto nel 2016 con il Leicester, battendo squadre come United, Arsenal, Manchester City, Tottenham e Chelsea. Ha partecipato alla Premier League, allenando squadre come Cagliari, Napoli, Fiorentina, Valencia, Atletico Madrid, Chelsea, Parma, Juventus, Roma, Inter, Monaco, Nantes, Fulham, Sampdoria e Watford, rischiando persino un altro scudetto con la Roma, vincendo una coppa Italia e una Supercoppa, una Supercoppa di Spagna e una Supercoppa UEFA, divenendo anche miglior allenatore del mondo nel 2016.

Eppure, nonostante tutto questo tempo passato nell’omofobico sport del calcio, non ha perso la sua umanità, e soprattutto non ha paura e timore di esprimere la propria opinione su un coraggioso ragazzo che ha fatto coming out. Poco prima del match tra Bari e Cagliari, Claudio Ranieri ha parlato di Jakub Jankto, che lui ha allenato tra il 2019 e il 2021 con la Sampdoria: «È un ragazzo d’oro, un gran giocatore e un artista, perché dipinge bene. Ha voluto sentirsi libero, lo apprezzo tantissimo. Ce ne fossero altri come lui, farebbero capire che siamo tutti una famiglia e stiamo bene tutti quanti insieme».

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Intanto, il calciatore è comunque stato bene accolto nel calcio. Un suo compagno di squadra gli ha detto, durante la partita: «Cosa gli ho detto al cambio? Gli ho detto che ero contento del modo in cui i fan lo hanno accolto. Non è stato facile per lui, ma siamo una squadra e lo abbiamo sostenuto». Anche l’allenatore avversario ha commentato tutto l’affetto verso il calciatore: «Abbiamo notato cosa stava succedendo intorno a Jakub, ma nessuno ne ha parlato. Ci siamo concentrati sulla partita con lo Sparta, sulla nostra prestazione, e non ci siamo occupati affatto di questo».

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