Professore picchiato a scuola: aveva messo una nota a una studentessa

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Oggi celebriamo la giornata degli insegnanti, e parliamo di un docente di Diritto ed Economia dell’Istituto “Majorana” di Bari che si è trovato nella situazione di dover denunciare due persone che lo hanno aggredito schiaffeggiandolo, facendo irruzione a scuola. Perché? Perché aveva messo una nota in condotta a una studentessa. Quando si dice che il lavoro dell’insegnante è semplice perché ci sono tre mesi di ferie pagate, in realtà non si sa davvero di cosa si parla. Adesso, si è raggiunto qualsiasi colmo.

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Abbiamo parlato di insegnanti carnefici, che hanno molestato le proprie studentesse, di presidi che si sono trovate in una situazione di diffamazione pubblica a causa di uno studente che ha cominciato a vantarsi di avere una relazione con lei, e questa volta parliamo anche di un insegnante che è stato picchiato per aver fatto una cosa che gli compete: aver messo una nota. Che poi la nota fosse giusta o corretta, lo vedremo dopo. Ma ogni docente deve comunque avere il diritto di esercitare il proprio mestiere senza dover aver paura di uscire da casa.

Si parla spesso di studenti (sia delle superiori che dell’università) che vengono maltrattati dai professori, chi con favoritismi, con bullismo psicologico o semplicemente con sadismo, ma poche volte si parla di quello che l’insegnante deve subire. Questa generazione si divide in chi rispetta davvero tutto e chiunque: dall’ambiente che ci circonda, dalle persone, preoccupandosi persino per cose che dieci anni fa non avrebbero mai toccato neanche il pensiero della persona più sensibile. Ma poi c’è anche chi è semplicemente un bullo, chi, per far parlar di sé, bullizza persino i docenti.

Sia chiaro che persone del genere sono sempre esiste. Il bullismo e la mancanza di rispetto non è un qualcosa di questa generazione. Tuttavia, con l’avvento dei social e in particolare di TikTok, si fa di tutto per diventare virali, e quale modo migliore se non maltrattare il proprio insegnante, umiliandolo mentre sta semplicemente facendo il suo mestiere? Nel caso del professore di Diritto di Bari, però, la questione sembra essere persino più seria, in quanto quella nei suoi confronti è stata un’aggressione punitiva.

Insegnante aggredito per aver messo una nota

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Fonte: Pexels

Il fatto risale al 23 settembre. Secondo quanto emerso, il professore aveva ripreso la ragazza che, dopo essere arrivata in ritardo, disturbava la lezione con il suo comportamento, e quindi le ha messo una nota. A questo punto la studentessa gli ha promesso vendetta, come se fossero in un film di gangster. Arrivata la terza ora, l’insegnante è stato picchiato e ora racconta di avere «il terrore solo a pensare di poter ritornare in quella scuola».

Denuncia anche il fatto che siano riusciti a raggiungere tranquillamente «il primo piano dell’edificio scolastico senza alcun tipo di filtro, interrompendo il pubblico servizio con un atteggiamento che è proprio di chi crede di essere impunito». «Due balordi non hanno esitato a riempirmi di schiaffi senza che io potessi spiegare nulla né difendermi, entrando impuniti a scuola e andati via come se nulla fosse accaduto», ha raccontato al Corriere del Mezzogiorno.

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Tuttavia, il docente con 17 anni di esperienza di cui 16 al nord Italia, non ha il sostegno della Preside della scuola, che dice che «la vicenda non è come è stata raccontata dal professore. C’è ben altro. Lui ha avuto atteggiamenti non corretti. Ci sono ancora indagini in corso, per cui non posso essere dettagliata. Io ho comunque approfondito la vicenda ascoltando le alunne. Quello che lui ha dichiarato non corrisponde al vero. Per niente. Lui ha avuto dei comportamenti che non sono consoni a un docente».

Ha anche aggiunto che «i genitori della ragazza hanno fatto una denuncia ai carabinieri dove hanno fatto altre dichiarazioni. Da parte nostra c’è la massima collaborazione con le forze dell’ordine». Insomma, non sappiamo esattamente quale sia la verità, ma intanto il docente sta «valutando un congedo, al momento non me la sento di tornare lì dove ho seriamente rischiato un trauma cranico per il solo fatto di aver esercitato le mie funzioni di docente». Speriamo, comunque, qualsiasi sia la versione, che il colpevole venga punito.

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