#15 – Impariamo il polacco: cultura e glossario di Natale

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Bentornati nel 15esimo articolo dedicato a Impariamo il polacco! Come ogni multiplo di 5, oggi non ci soffermeremo sulle noiose regole grammaticali, ma neanche impareremo dei termini del glossario, o meglio, li impareremo ma in un contesto, quello natalizio! Vedremo le tradizioni della Polonia (e credetemi che sono davvero belle e particolari) e ci inseriremo qualche termine nel mezzo.

Se avete la fortuna di avere qualche parente polacco, o di trovarvi in Polonia e trascorrere il Natale lì, ve ne renderete conto da soli: le loro tradizioni sono molto particolari e anche abbastanza legate alla religione cristiana, ma io ne sono rimasta davvero affascinata! In particolare, da persona golosa, sono molto curiosa di provare i tipici cibi natalizi, poiché la cucina polacca è buona già nei giorni normali, non immagino durante le festività!

Se invece siete solo curiosi di scoprire come altre culture festeggiano questa festività, allora questo articolo fa comunque al caso vostro. Lo divideremo in tre parti, nella prima tratteremo del cenone e del cibo che viene mangiato, nella seconda invece vedremo le tipiche tradizioni del Natale polacco e, infine, nell’ultima faremo un riepilogo dei termini polacchi che abbiamo utilizzato.

Per cui, senza perdere altro tempo, immergiamoci subito nella cultura polacca. Se invece avete perso qualche lezione o volete recuperarla, potete cliccare qui e sarete portati sulla pagina della rubrica Impariamo il polacco, con tutti gli articoli che abbiamo scritto e studiato in questi mesi!

Il cenone natalizio polacco

Mentre in Italia si comincia quando tutto è pronto o quando tutta la famiglia si è riunita e non c’è un orario ben preciso di inizio o di fine della cena, in Polonia ci sono delle regole ben precise, a partire da quando si può mangiare. Il cenone può iniziare solo nel momento in cui compare la prima stella in cielo, questo perché è un riferimento alla Stella cometa che ha accompagnato i tre re Magi fino a Gesù Bambino.

Questo significa che se il cielo è nuvoloso, non si mangia? No, ovviamente, ma in questo caso dipende dalle tradizioni familiari. In realtà, c’è anche un’altra tradizione che riguarda il cenone, ma che non tutti rispettano poiché è complesso e che consisterebbe nel digiunare per almeno 24 ore, tuttavia in genere in molti, chi vuole almeno provarci, digiuna dalla mattina fino al cenone.

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Fonte: freepik

Per quanto riguarda invece la tavola, c’è un’usanza del popolo polacco molto carina, che consiste nel mettere un piatto e una sedia in più rispetto al numero dei partecipanti alla cena, sia per lo spirito di ospitalità in modo che, se all’ultimo momento, un parente dovesse presentarsi, ci sarebbe posto per lui, sia per gli spiriti dei defunti che si dovrebbero sedere a tavola con la famiglia.

Sotto la tovaglia, invece, si inserisce un po’ di paglia, sempre richiamando la storia di Gesù Bambino che nacque, secondo la Bibbia, in una mangiatoia. Prima di mangiare, poi, le persone si scambiano gli auguri, «Wesołych Świąt!», che in polacco significa Buon Natale, e mangiano un pezzo di cialda di pane bianco, in genere decorata con immagini tipiche del Natale, chiamato, in polacco, oplatek.

Il cibo polacco natalizio

Passiamo ora al cibo. Le portate devono essere 12 (sì, persino più di quelle che si fanno al sud Italia), una per ogni mese dell’anno e, per avere più fortuna nell’anno successivo (e, in questo momento ne abbiamo davvero bisogno), bisognerebbe almeno assaggiarli tutti. Tra queste portate, però, non esiste nulla di carnivoro, questo sempre per una tradizione cattolica.

In Polonia, anche nei giorni comuni, si usa molto mangiare le zuppe, e Natale non fa eccezione. In genere si mangia il barszcz, che è una zuppa di barbabietole, servita con uszka z grzybami, cioè dei tortellini con funghi. Oppure si possono mangiare le crepes a forma di involtini ripiene di krauti o funghi, chiamati krokiet. E, ancora, un’altra zuppa polacca è quella di funghi secchi, la zupa grzybowa.

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Fonte: piccolericette.it

Continuando con i piatti caldi, si arriva al pesce, in particolare il karp, cioè la carpa, che è molto diffuso nei laghi polacchi e che è molto economico. Questa va preparata o in padella o in gelatina. Se invece c’è qualcuno che non lo gradisce poiché con un gusto molto particolare, può essere sostituito da tonno, salmone o altri pesci. Un altro pesce tipico è lo śledz, l’aringa, che nella gastronomia polacca è molto apprezzata ed è presente in diverse ricette.

Ovviamente non mancano i pierogi che, se non avete mai mangiato, dovete assolutamente provare a cucinarli perché vi state perdendo una delle cose più buone della Polonia e della cucina in generale, serviti sia dolci che salati e con diversi ripieni. In genere, quelli più diffusi a Natale, sono quelli con patate e un formaggio simile alla ricotta o con funghi. Altri piatti tipici sono la salatka jarzynowa, cioè l’insalata russa, le lazanki z kapusta i grzybami, ovvero la pasta con crauti e funghi e, infine la kapusta z grochem, cioè i crauti con piselli secchi.

Come bevanda viene servito il kompot, una bevanda dolce realizzata con frutta secca. Oltre i pierogi dolci vengono realizzati anche altre pietanze, come il makowiec, il rotolo di semi di papavero (molto buono, assolutamente da provare!) oppure la kutia, che ha al suo interno grano cotto, semi di papavero, uva sultanina, miele e noci. Tutti ingredienti che, secondo la cultura polacca, dovrebbero portare fortuna (chissà, forse nel 2019, considerando com’è andato quest’anno, non tutti hanno rispettato la tradizione).

Per quanto riguarda la giornata del 25 Dicembre, invece, il Natale polacco inizia già dalla colazione, con alcuni piatti che la sera prima sono avanzati, mentre a pranzo si mangia decisamente meno della sera prima, in genere con i parenti con cui non si è stati alla Vigilia, mangiando la carne che, il giorno prima, non era consentita, e molti piatti tipici come il pasztet, ovvero il paté, realizzato con tanti tipi di carne.

Le tradizioni

Lasciandoci indietro il cenone polacco, passiamo subito alle altre tradizioni. In primis, c’è da dire che prima del cenone, e questa è una tradizione un po’ sessista che spero non rispettino ancora in tutte le case, non appena ci si sveglia le donne si recano in cucina per cominciare a cucinare per tutta la famiglia, mentre gli uomini si dedicano alla decorazione dell’albero di Natale.

Alla fine della cena, come avviene in tutto il mondo e il Natale polacco non fa eccezione, i bambini aprono i regali, ricordando quelli che i Magi portarono a Gesù bambino. Per quanto riguarda gli adulti, invece dobbiamo citare una tradizione molto particolare che portano avanti soprattutto le famiglie che abitano in campagna, ovvero quella dei kolędnicy.

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Fonte: youtube

I kolędnicy sono un gruppo di persone di età diversa che si vestono da alcuni personaggi della Bibbia, quindi sempre una tradizione che riporta alla religione, come gli angeli, i Magi, il re Erode e bussano nelle case dei propri vicini, chiedendo di potersi esibire per loro, cantando e poi aspettandosi una mancia in denaro o, se vi è anche qualche bambino, in dolcetti. Tuttavia non è più troppo diffusa come tradizione.

Finito di mangiare, poi, il popolo polacco si dirige in chiesa per assistere alla Pasterka, la messa di mezzanotte con i canti natalizi. Speriamo, considerando il periodo che stiamo vivendo, che si prendano delle precauzione per evitare assembramenti e contagi. Chi non va in chiesa, però, potrà sentir parlare i propri animali, perché tradizione vuole che, a mezzanotte di Natale, gli animali parlino, tanto che alcune famiglie danno un pezzo di oplatek anche agli animali.

Anche il 25 dicembre si usa andare in chiesa per la messa di Natale, mentre la sera la si passa guardando alcune commedie polacche classiche delle festività, insomma qualcosa di decisamente molto più tranquillo rispetto al giorno precedente.

I termini

Bene, dopo esserci cimentati in quest’immersione nel Natale polacco, rivediamo alcuni termini che abbiamo utilizzato e impariamone anche di nuovi.

  • Buon Natale: Wesołych Świąt
  • Cialda di pane bianco: oplatek
  • Zuppa di barbabietole: barszcz
  • Tortellini con funghi: uszka z grzybami
  • Involtini di krauti/funghi: krokiet
  • Zuppa con funghi secchi: zupa grzybowa
  • Carpa: karp
  • Aringa: śledz
  • Panzerottini dolci o salati: pierogi
  • Insalata russa: salatka jarzynowa
  • Pasta con crauti e funghi: lazanki z kapusta i grzybami
  • Crauti con piselli secchi: kapusta z grochem
  • Bevanda di frutta secca: kompot
  • Rotolo di semi di papavero: makowiec
  • Dolce con semi di papavero, miele, novi, ecc: kutia
  • Paté: pasztet
  • Gruppo di persone che recitano passi della Bibbia: kolędnicy
  • Messa di mezzanotte: Pasterka
  • Natale: Boże Narodzenie (nascita di Dio)
  • Vigilia: Wigilia
  • Presepe: szopka
  • Decorazioni tipiche: pajaki
  • Portatori di Doni (tipo Babbo Natale): gwiador

E questo era il Natale polacco! Noi, ci vediamo fra due settimane con il solito appuntamento con la grammatica!

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