Holodexxx: videogioco erotico che ha perso $20.000 contro Steam

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Sulla piattaforma che distribuisce giochi in formato digitale Steam, di recente c’è stata una discussione, molto costosa, sulla definizione di pornografia, in particolare dove che gli sviluppatori di Holodexxx, un gioco VR erotico, stanno cercando di fare chiarezza su cosa è consentito e cosa no, arrivando però a perdere $20,000 a causa di tutte le modifiche che hanno dovuto effettuare. Sembra infatti che la piattaforma preferisca i giochi in cui si uccidono delle persone a quelli erotici.

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Fonte: Holodexxx

Holodexxx e la lotta contro la definizione di “pornografia” su Steam

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Fonte: Holodexxx

Holodexxx «è la prima esperienza sessuale completamente interattiva al mondo, costruita da zero per la realtà virtuale», così leggiamo sul Patreon ufficiale del gioco virtuale. «Utilizzando lo stato dell’arte della scansione 3D, avanzata motion capture full-body, e sistemi di intelligenza artificiale controllati dalla voce, stiamo creando le più convincenti e interattive stelle del porno umano virtuale. Il futuro dell’intrattenimento per adulti non è un video a 360 , è un’immagine reale e interattiva di esseri umani virtuali pieni di personalità e attitudine», continuano.

Quindi, sì, Holodexxx è un gioco che, in poche parole, consente di interagire virtualmente con delle sex worker reali, tra cui anche dei nomi non da poco come Riley Reid, Tori Black o Mia Malkova. Forse proprio è quello il motivo per cui il gioco è costantemente bannato da Steam, per la presenza di persone reali. Forse, perché gli sviluppatori del gioco non riescono ad ottenere una risposta dalla piattaforma che, semplicemente, afferma di non consentire la pornografia sulla propria piattaforma.

Il team di Holodexxx, dopo aver provato a eliminare la nudità, i video e ad aggiungere dialoghi e un gameplay, è arrivata alla conclusione, come scrivono sul loro blog ufficiale, che «il denominatore comune per tutte le nostre presentazioni era l’inclusione delle entertainers adulte — sia vestite che non vestite». Quindi si chiedono se «un artista 3D ricrea un performer adulto virtuale da zero, utilizzando la modellazione 3D tradizionale e texturing non ottenuti attraverso la fotogrammetria, è accettabile? Se stilizziamo i nostri personaggi delle star adulte, ma manteniamo intatte le loro identità, innescherebbe la stessa repulsione di Steam?».

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Fonte: Holodexxx

Domande a cui Holodexxx non riesce a ottenere risposte, poiché Steam continua con il «silenzio radio». Il direttore creativo di Holodexxx, Mike Wilson, ha detto a Kotaku: «La nostra fanbase aumenta ogni mese, il che ci dice che c’è una crescente domanda per il tipo di contenuto che stiamo creando». Chissà se prima o poi riuscirà a essere pubblicato, o se dovranno semplicemente rassegnarsi. Voi giochereste a un gioco del genere, o preferite quelli di guerra?

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