Testing Week Europea per HIV, HCV e sifilide: dal 22 al 29 novembre i test saranno gratuiti

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Durante il Covid-19 tutte le altre malattie sono state dimenticate. Esistono tante malattie per cui le persone muoiono, e insieme al Covid-19 bisogna trovare un modo per difendersi. Per il coronavirus, c’è il vaccino, abbiamo le mascherine, le distanze sociali, delle regole da rispettare. Ma per altre malattie come HIV, HCV e sifilide serve in primis proteggersi. Poi, però, potrebbe essere utile anche fare un test per capire se si è positivi o no. Durante gli ultimi due anni, a causa delle restrizioni, in modo hanno dovuto rimandare. Ma adesso saranno gratuiti.

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Fonte: web

Dal 22 al 29 novembre, quindi a partire da domani, in 53 paesi d’Europa, con più di 600 community, le ONG e le istituzioni pubbliche offriranno dei test e delle consulenze completamente gratuite per prevenire la morte per HIV, HCV e sifilide. Questo perché da domani avrà inizio la “Settimana Europea del Test”, in modo da sensibilizzare tutti i cittadini su quanto sia importante fare dei test, ma anche uno sprint per le istituzione a fare più informazione.

La Lega Italiana per la Lotta contro l’Aids (LILA), per l’occasione si troverà in otto città italiane: Bari, Cagliari, Como, Firenze, Livorno, Milano, Trento, Torino. Lo screening sarà effettuato tramite dei test rapiti, salivari o capillari contro HIV, HCV e sifilide, anonimi e soprattutto gratuiti. Se poi si vorrà, si potrà anche avere dei colloqui di counselling e informazione pre e post test. Se dovesse risultare positivo, poi, c’è un sostegno psicologico per la persona che sarà anche accompagnata a fare dei test di conferma e poi, eventualmente, gli viene dato l’accesso alle cure.

European Testing Week 2021 contro HIV, HCV e sifilide

«La settimana europea di test è una campagna europea che incoraggia le organizzazioni partner – in comunità, l’assistenza sanitaria e le istituzioni politiche – in tutta Europa a riunirsi per una settimana due volte l’anno per aumentare gli sforzi di sperimentazione e promuovere la sensibilizzazione sui benefici di precedenti test per l’epatite e l’HIV», leggiamo sul sito ufficiale. «L’iniziativa è progredita dal suo avvio nel 2013 e si è trasformata in un evento europeo ampiamente riconosciuto, con la partecipazione di centinaia di organizzazioni ogni anno».

Continuano: «Quello che una volta era un evento annuale è diventato un evento biennale con due ETW che si verificano ogni anno in primavera (maggio) e autunno (novembre). Ogni organizzazione offre il proprio tempo per organizzare le attività della Settimana di Test e creare incredibili dimostrazioni di uno sforzo comune per aumentare la consapevolezza dei test a tutti i livelli organizzativi». Al momento 660 organizzazioni e ONG hanno firmato per partecipare e dare il proprio supporto.

Alcuni dati del 2018 forniti da Eurotest confermano come almeno il 36% di 2,2 milioni di persone hanno l’HIV in Europa, e non sa quale sia il suo stato sierologico. Quindi più della metà, il 53% delle persone con HIV ha ricevuto la diagnosi con un grave ritardo, spesso quando si è già in fase AIDS o quando ci si avvicina, rendendo più complesse le cure e il recupero della salute. In Italia più del 90% delle persone con HIV in trattamento raggiunge lo stato di soppressione virologica.

Questo significa che il livello di virus nel sangue è così basso da non renderlo trasmissibile e in questo modo si potrà avere anche una sana vita sessuale e dei figli in modo naturale. U=U, ovvero Undetectable equals Untrasmittable, significa che in caso il virus non fosse rilevabile, non può essere trasmesso anche senza preservativo. Se quindi vi volete bene, approfittate di questa settimana per fare dei test, e portate con voi anche i vostri cari.

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Fonte: Twitter
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