Henry Molaison: L’Uomo senza memoria – Una tazza d’horror #3

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Terzo appuntamento con la vostra rubrica preferita, Una tazza d’horror, quest’oggi con la storia di Henry Molaison. Nei precedenti articoli abbiamo parlato di storie veramente tragiche e con ancora un punto interrogativo come la famiglia Savopoulos o della storia assurda di Barbora Skrlová, che ha ispirato il film horror Orphan (se vi piacere vi invito a leggerli). Quest’oggi parleremo un eroe della scienza, che vi lascerà a bocca aperta. Spero vi piaccia e buona lettura!

Chi era Henry Molaison?

Henry Molaison chiamato anche il paziente H.M nasce a Brooklyn nel 1926 e morto nel 2008 ad Hartford. Fu il paziente che permise di studiare in modo approfondito le funzioni mnestiche e le strutture anatomiche. La sua storia fu una rivoluzione per la conoscenza in ambito neuropsicologico.

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Henry Molaison

Cosa fece?

All’età di circa sette anni, ebbe un grave incidente in cui colpì violentemente la testa e a seguito del quale sviluppò una forma di epilessia farmaco resistente. Questo disturbo peggiorò sempre di più finchè non lo rese completamente inabile nel condurre una vita “normale”. Questa situazione lo portò nel 1953 a decidere di sottoporsi ad un’operazione cerebrale per mettere fine a questa epilessia. L’operazione esitò in un’asportazione di 8 centimetri di entrambi i suoi lobi temporali mediali, i due terzi anteriori dell’ippocampo, le cortecce entorinale e peririnale e l’amigdala.


Al termine di questo intervento egli non soffrì più di attacchi epilettici così gravi e debilitanti, ma sviluppò una gravissima forma di amnesia. Non riusciva a ricordare niente di quello che gli accadeva, delle persone che incontrava e delle azioni che faceva. Ma se qualsiasi cosa veniva cancellata dalla sua memoria nel momento esatto in cui terminava; la memoria del suo passato era invece intatta. Questo deficit irreversibile lo rese famoso come il paziente H.M.

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Illustrazione di un cervello normale e quello del paziente H.M

Il suo caso fu oggetto di studio per molti anni e portò alla comprensione che la capacità di immagazzinare ricordi è legata a una funzione cerebrale specifica, situata nella parte mediale dei lobi temporali.


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Henry Molaison insieme ai suoi genitori

Quello che di fatto il paziente H.M. non riusciva a fare era il rendere le informazioni contenute nella sua memoria a breve termine, informazioni contenute nella memoria a lungo termine. Tuttavia si scoprì anche che sebbene la sua memoria dichiarativa presentava queste compromissioni, la sua memoria sembrava rimanere intatta. Infatti egli era in grado di diventare sempre più abile nei compiti di memoria procedurale, pur svolgendoli come se fosse la prima volta ad ogni esercizio.

Il paziente H.M. fu un caso eccezionale di studio in ambito neuropsicologico e dal 2009, la mappa digitale in 3D del suo cervello è stata resa disponibile gratuitamente su internet.

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