F1, GP di Russia 2022: non si correrà più in Russia e i piloti russi in Inghilterra

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La notizia che ha determinato la rottura degli equilibri e della pace, vacillante da anni ormai, ha investito il mondo con un clima di incertezza. In seguito all’invasione militare nella regione di Kiev (qui trovate tutti gli aggiornamenti riguardanti la guerra in Ucraina) che hanno cominciato a portare alla morte a all’arresto di civili innocenti, la Formula 1 si sta confrontando con la possibilità di annullare il GP di Russia 2022.

Pare addirittura di cattivo gusto discutere di queste inevitabili conseguenze.

I primi ad esporsi sono stati proprio i piloti, alcuni fermamente contrari all’idea di correre in un Paese colpevole di aver violato il diritto internazionale, di aver originato un potenziale bagno di sangue – la diplomazia sembra un’opzione ormai superata (il G7 si é già accordato per sanzionare la Russia) che si affievolisce con l’avanzata imperterrita dell’esercito russo – minacciando di agire con misure pesanti anche nei confronti di coloro che interverranno nel conflitto.

Siamo pronti a tutto. Per tutti coloro che dall’esterno cercheranno di interferire: la risposta della Russia porterà a conseguenze che non avete mai sperimentato. La politica dell’impero della menzogna si basa sulla forza bruta e sappiamo che la vera forza è nella giustizia e nella verità, che è dalla nostra parte. La sicurezza della patria sarà garantita in modo affidabile“, ha sostenuto così Vladimir Putin, presidente della Russia e mandante di tale attacco scellerato.

AGGIORNATO: stop alla vendita dei biglietti, non si correrà più a Sochi

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Fonte: Motorbox

La F1 ha rilasciato un breve comunicato per aggiornare i tifosi sulla questione: “La Formula 1 segue da vicino gli sviluppi, come tutti, e in questo momento non ha ulteriori commenti da fare sulla gara in programma a settembre. Continueremo a monitorare la situazione da vicino“.

Attualmente risulta impossibile preordinare o acquistare i biglietti per la gara e gli eventi annessi al Gran Premio di Russia 2022, programmato per le date del 23-24-25 settembre all’Autodromo di Sochi. Nonostante l’incertezza della situazione, spuntano già nominativi in sostituzione di questa tappa di calendario del Campionato mondiale: la prima ipotesi ricadrebbe sulla Turchia, disponibile per l’organizzazione del Gran Premio di Istanbul.

Si attendono notizie dalla conferenza indetta dalla Formula 1 che ha riunito le diverse scuderie e Stefano Domenicali, tenutasi nella serata di ieri.

AGGIORNAMENTO (25/02/2022)

L’ultimo comunicato della Formula 1 annuncia la cancellazione del Gran Premio di Russia 2022.

Il Campionato del mondo di F1 visita paesi di tutto il mondo con una visione positiva per unire le persone e le nazioni. Osserviamo gli sviluppi in Ucraina con tristezza e shock e speriamo in una soluzione rapida e pacifica alla situazione attuale. Giovedì sera la F1, la FIA e le squadre hanno discusso la posizione del nostro sport e la conclusione, inclusa l’opinione di tutte le parti interessate, è che è impossibile tenere il Gran Premio di Russia nelle circostanze attuali“.

Vettel e Verstappen contrari al GP di Russia 2022

In contemporanea, a Barcellona, si stanno tenendo i consuetudinari test pre-stagionali, di cui le ultime interviste rilasciate hanno potuto evidenziare le opinioni dei piloti coinvolti nella stagione ormai sempre più vicina.

Mi sono svegliato questa mattina e leggere le notizie è stato uno schock. E’ orribile quello che sta succedendo. Se guardiamo al calendario abbiamo una gara in Russia e la mia opinione è che non dovrei andare. Non andrò“, così si è espresso il quattro volte campione del mondo Sebastian Vettel, venuto a conoscenza degli eventi che hanno interessato Kiev nella mattinata di ieri, “È sbagliato gareggiare in quel Paese. Mi dispiace per le persone, persone innocenti che stanno perdendo la vita, uccise per ragioni stupide e una leadership veramente strana e folle“.

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Fonte: Fox Sports

Max Verstappen, laureatosi campione del mondo nel 2021, appoggia l’opinione di Vettel: “Quando un paese è in guerra non è giusto correrci, questo è evidente. Ma al di là di quello che penso io, dipende da quello che l’intero paddock deciderà di fare“.

È veramente triste vedere cosa sta succedendo, specialmente nel 2022. Penso che prenderemo una decisione, la Formula 1 prenderà una decisione ma non posso dire di più perché onestamente non ho il quadro completo della situazione“, ha riferito Charles Leclerc.

É tutto molto triste. Al momento possiamo solo aspettare e sperare che tutto vada per il meglio. Da qui a settembre c’è molto tempo, mi auguro che tutto si fermi molto presto. Non dobbiamo restare a guardare, possiamo provare a fare qualcosa ma sicuramente ci sarà una discussione molto profonda, capire quali implicazioni possano esserci e fare la scelta migliore per il futuro. La Formula 1 però non è la cosa più importante al momento, lo è invece ciò che sta accadendo lì, che è davvero molto triste“, ha riferito il team principal della Ferrari, Mattia Binotto

Pierre Gasly ha commentato l’accaduto attraverso il suo account Instagram, condividendo la terribile immagine delle prime esplosioni in territorio ucraino, mentre Fernando Alonso ha espresso la sua preoccupazione per i bambini intrappolati in questa guerra.

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L’assenza dell’Haas e del pilota russo Mazepin

Il team principal della Haas Günther Steiner non ha preso parte alla conferenza FIA del secondo giorno di test pre-stagionali, e lo stesso trattamento è stato riservato al pilota della scuderia Nikita Mazepin: infatti, Mazepin è stato esonerato dall’incontro con i media, ma gli insulti violenti e le minacce continuano a imperversare sui social network nei confronti del pilota di nazionalità russa.

Mazepin aveva già rilasciato una dichiarazione inerente alla crisi scatenata a causa delle tensioni nel Donbass: “Dagli accordi che abbiamo raggiunto con la Formula 1 la gara non è in discussione, e sicuramente mi vedrete in pista. Non mi sento affatto in difficoltà, anche perché sono sempre stato un grande sostenitore dello sport senza politica“.

Oggi la monoposto della Haas non presenterà l’immagine dello sponsor russo Uralkali o altri riferimenti al Paese sulla sua livrea, che sarà quasi interamente bianca.

L’opinione pubblica ha persino richiesto la squalifica di Mazepin e in estremo anche quella della scuderia Haas. É stata proposta la sostituzione con Pietro Fittipaldi, pilota di riserva della scuderia. Le uniche conferme a queste voci si rivolgono alla presenza di Fittipaldi ad uno shooting fotografico ufficiale, in realtà possibile grazie al suo effettivo ruolo da pilota di riserva.

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Fonte: Instagram @ haasf1team

AGGIORNAMENTO (25/02/2022)

AGGIORNAMENTO (28/02/2022)

La FIA ha indetto una conferenza speciale per discutere del futuro di Nikita Mazepin all’interno della F1. La riunione d’emergenza é stata richiesta dalla Federazione dell’Automobile Ucraina. Al momento pare che la Federazione abbia richiesto l’esclusione di tutti i piloti di nazionalità russi appartenenti ad ogni categoria.

AGGIORNAMENTO (01/03/2022)

La FIA ha deciso di permettere ai singoli piloti di nazionalità russa di continuare a correre, ma non sarà possibile disputare gare in Russia o mostrare riferimenti simbolici o ideologici del Paese.

AGGIORNAMENTO (02/03/2022)

AGGIORNAMENTO (03/03/2022)

La F1 annuncia il verdetto finale: “La Formula 1 può confermare che é stato cancellato il suo contratto con l’organizzatore del Gran Premio di Russia, ciò significa che non si correrà più in Russia in futuro“.

Per supportare l’Ucraina in questo momento così difficile e delicato vi invitiamo a interessarvi alle operazioni dell’organizzazione no-profit Razom for Ukraine e altre iniziative correlate.

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