Meloni su Maria Paola: «Stato deve tornare a farsi sentire» ma non approva il DDL Zan

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Dagli ultimi tragici avvenimenti sembra proprio che l’Italia, dalla quarantena, non ne sia uscita migliore, ma per fortuna Giorgia Meloni chiede allo stato di farsi sentire. Peccato che, quando si fa sentire, lei gli faccia la guerra.

Nell’ultima settimana abbiamo perso Willy, un ragazzo di 21 anni perché 4 razzisti lo hanno massacrato di botte finché non è morto, e Maria Paola, una ragazza di 22 anni perché il fratello non riusciva ad accettare il fatto che stesse con un ragazzo trans, quindi un femminicidio con aggravante transfobica.

Maria Paola non ha avuto un incidente, Maria Paola è stata uccisa da suo fratello Antonio perché era «stata infettata», perché Antonio voleva «dare una lezione a mia sorella e soprattutto a quella là» e, con quella là intende Ciro, il fidanzato di Maria Paola con cui la ragazza pensava di andare a convivere.

Giorgia Meloni, su di lei, ha scritto un post su facebook, pregando per Maria Paola e chiedendo allo stato di «farsi sentire e dare il messaggio chiaro che la violenza non è tollerata e chiunque la pratichi ne dovrà rispondere davanti alla legge.»

Giorgia Meloni: il post su Facebook

Allega la foto della ragazza con l’articolo della Repubblica, e poi aggiunge: «Tanta la violenza che si cela dietro questa inaccettabile morte: da quella contro gli omosessuali a quella sulle donne. Ma anche quella indegna idea che una donna non possa scegliere per sé stessa e che abbia bisogno del permesso di qualcuno per essere libera.»

Delle parole vere che descrivono a pieno il periodo in cui l’Italia sta vivendo, colmo di omofobia, transfobia, misoginia e, spesso, viene proprio dai più giovani.

Se solo ci fosse una soluzione per cercare di far cessare l’omotransfobia! Se solo ci fosse un modo per salvaguardare tutte le persone della comunità lgbtq dagli omofobi e le donne dai maschilisti misogini! Se solo qualcuno avesse proposto una legge che però non è stata ancora approvata poiché qualcuno la ritiene discriminazione!

Cosa? Esiste una proposta di legge?

DDL Zan: la legge contro omotransfobia e violenze di genere

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Fonte: @murderskitty

La legge contro l’omotransfobia e la violenza di genere è stata proposta a luglio da Alessandro Zan, deputato del Partito Democratico, con l’obiettivo di far cessare qualsiasi tipo di discriminazione e di violenza per orientamento sessuale, genere e identità di genere.

Una legge che si sarebbe integrata a quella Mancino, con cui si puniscono i crimini e le discriminazioni per nazionalità, etnia o religione. Una legge simile a quella proposta già nel 1996 da Nichi Vendola, che però non fu approvata.

Una legge a cui tutti hanno votato a favore, tranne tre partiti, di cui due hanno votato contro e uno si è astenuto. Provate a indovinare i partiti? Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia.

Sì, proprio Giorgia Meloni che ha chiesto allo stato di intervenire contro un femminicidio transfobico, ha votato contro alla legge contro l’omotransfobia e la violenza di genere.

Giorgia Meloni: «gli omosessuali in Italia non sono discriminati»

Giorgia Meloni si è espressa più volte contro il DDL Zan, il cui unico obiettivo è quello di proteggere. E questo perché, lei stessa, più volte viene definita omofoba.

«Vengo definita omofoba decine di volte al giorno solo perché considero l’utero in affitto una pratica barbara. Questo non vuol dire che odi qualcuno ma che voglio soltanto difendere il sacrosanto diritto di un bambino ad avere un padre e una madre.

Per amore, e non per odio, conduco queste battaglie. Siamo davanti ad una proposta di legge profondamente sbagliata, che rischia di creare davvero delle discriminazioni e dei cortocircuiti incredibili.»

Quindi, essendo lei definita omofoba, teme di finire nei guai. E intanto Maria Paola è morta. La leader di Fratelli d’Italia ha però capito il vero obiettivo della proposta di legge Zan contro l’omofobia, che non è quella di proteggere una comunità che ogni giorno viene discriminata, ma è

«quello di introdurre un reato di opinione. Reprimere idee e punti di vista diversi che non hanno argomenti per affrontare è un antico vizio di qualcuno e non vuol dire costruire la modernità. Si chiama regime e noi lo combattiamo».

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Fonte: @murderskitty

Sì, ha letteralmente usato la parola regime. In uno stato dove la concorrenza si esprime sui social, attacca il Presidente del Consiglio e i ministri, in cui è spesso invitato in programmi come Non è la D’urso, siamo in un regime perché un uomo ha proposto una legge per proteggere qualcuno.

L’omofobia, non è un’opinione. Non è un punto di vista. Non è un’idea. L’omofobia è solo odio ingiustificato nei confronti di una persona che dovrebbe avere gli stessi diritti di chiunque, ma non li ha.

Ma forse, vedendo una ragazza venire uccisa dal fratello solo perché aveva un fidanzato trans, adesso Giorgia Meloni avrà compreso a cosa il DDL Zan punta: proteggere i cittadini italiani, proteggere le minoranze.

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