Addio Gino Strada, fondatore di Emergency

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La morte prematura di Gino Strada ha sconvolto tutto il web, anche chi Gino Strada non lo conosceva e sta scoprendo solo ora la persona che era. Medico e chirurgo di guerra, fondatore di Emergency nel 1994 con la moglie Teresa Sarti, impegnato da anni ad aiutare le persone in difficoltà a causa della guerra. Aveva 73 anni e proprio questa mattina aveva pubblicato il suo ultimo articolo su La Stampa, parlando della tragica situazione in Afghanistan.

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Gino Strada
Fonte: web

Era laureato in Medicina e Chirurgia presso l’Università Statale di Milano, specializzandosi poi in Chirurgia d’Urgenza. Fino al 1988 Gino Strada ha fatto pratica nel trapianto di cuore e poi decide di indirizzarsi verso la chirurgia traumatologica e la cura delle vittime di guerra, sempre cercando di aiutare il prossimo con la propria conoscenza. Tra l”89 e il ’94 ha lavorato con il Comitato internazionale della Croce Rosse in diverse zone di guerra: Pakistan, Etiopia, Perù, Afghanistan, Somalia e Bosnia ed Erzegovina.

Proprio nel 1994 Gino Strada fonda Emergency insieme alla moglie Teresa Sarti e un gruppo di colleghi, un’associazione umanitaria e internazionale che ha come obiettivo la riabilitazione delle vittime della guerra e delle mine antiuomo che, fino al 2013, ha aiutato gratuitamente più di 6 milioni di persone in 16 paesi diversi in tutto il mondo. Con l’ONG ha promosso la costruzione di ospedali e posti di primo soccorso in 18 paesi del mondo.

A dare la notizia della sua morte è stata una fonte vicina alla famiglia. L’AGI, che ha condiviso la news, ha fatto sapere che al momento della Gino Strada si trovava in Normandia. La notizia è poi condivisa anche dalla figlia del chirurgo, Cecilia Strada, che scrive: «Amici, come avrete visto il mio papà non c’è più. Non posso rispondere ai vostri tanti messaggi che vedo arrivare, perché sono in mezzo al mare e abbiamo appena fatto un salvataggio».

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Gino Strada
Fonte: Web

Continua, poi: «Non ero con lui, ma di tutti i posti dove avrei potuto essere…beh, ero qui con la ResQ – People saving people a salvare vite. È quello che mi hanno insegnato mio padre e mia madre. Vi abbraccio tutti, forte, vi sono vicina, e ci sentiamo quando possiamo». La Presidente dell’ong Rossella Miccio ha detto all’Adkronos: «Nessuno se l’aspettava. Siamo frastornati e addolorati. È una perdita enorme per il mondo intero. Ha fatto di tutto per rendere migliore il mondo. Ci mancherà tantissimo».

Gino Strada: l’addio sul web

Anche sul web politici, commentatori, giornalisti, influencer, semplici cittadini, hanno detto addio a Gino Strada. Vauro Senesi lo saluta con un lungo post: «Gino Strada se n’è andato. Capitava. Ci capitava, in Afghanistan come in Iraq, come in tanti luoghi di guerra, di restare senza parole davanti all’orrore ed alla sofferenza. A volte insieme le cercavamo per denunciare il crimine che è la guerra. Dovevamo trovarle e le trovavamo. Io invece oggi non ne trovo per dire il dolore che la scomparsa di Gino mi provoca dentro. Non le trovo perché non possiamo più cercarle insieme. Addio caro Gino».

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Gino Strada
Fonte: web

Anche il sindaco di Milano Beppe Sala lo ricorda in un post su Instagram: «Se ne è andato un caro amico, Gino Strada. Gli volevo bene e lui ne voleva a me. In giugno avevo celebrato il suo matrimonio con la dolce Simonetta, una cerimonia riservata come loro desideravano. Di Gino si può pensare quello che si vuole, ma una cosa è certa: ha sempre pensato prima agli altri che non a se stesso. Mi e ci mancherai». Anche Roberto Speranza, ministro della Salute, gli dice addio: «Difendere l’uomo e la sua dignità sempre e dovunque. Questa la lezione più bella di Gino Strada che non dobbiamo dimenticare mai. La mia vicinanza ai suoi cari e a tutta @emergency_on».

Pietro Grasso, di Liberi e Uguali, invece scrive: «Mentre i talebani avanzano in Afghanistan arriva la triste notizia della morte di Gino Strada. Ha fondato Emergency per curare le ferite e le vittime di tutte le guerre, ha tenuto alto il nome dell’Italia nel mondo e non si è mai tirato indietro di fronte alle difficoltà nel nostro Paese e all’estero. Un abbraccio affettuoso e commosso a Cecilia e a tutti coloro che lavorano o fanno volontariato per Emergency». Enrico Letta, segretario del PD, scrive: «Da oggi l’Italia è più povera. #GinoStrada».

Tutti così i messaggi per Gino Strada, una persona splendida che ha fatto cose splendide per l’umanità, e per questo merita di essere ricordato da tutti. E, per chi non lo conosceva, si informi, legga la sua storia, legga i suoi articoli, in modo il suo verbo sia diffuso anche dopo la sua morte, in modo da renderlo immortale. Intanto, vediamo il pensiero delle persone, vip e non, condiviso su Twitter.

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